Vista la confusione, gli studiosi hanno chiarito che non esistono evidenze scientifiche che confermino che l’Ibuprofene peggiori i sintomi del Coronavirus.

Il COVID-19 ha molti sintomi, alcuni dei quali identici a quelli di una semplice influenza: per questo motivo molti malati hanno subito iniziato, alla comparsa dei primi sintomi, a prendere farmaci con Ibuprofene come principio attivo (il comune Oki). Poco dopo la pandemia, il Ministro per la Solidarietà e la Salute Oliver Véran aveva però sconsigliato di prendere farmaci come Ibuprofene o Cortisone, in quanto potevano peggiorare l’infezione da COVID-19.

Dal 19 marzo, invece, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato di non evitare l’ibuprofene per alleviare i sintomi. Ovviamente, l’OMS continua a consigliare farmaci aventi Paracetamolo come principio attivo (come la Tachipirina), ma non esistono prove evidenti che l’Ibuprofene peggiori il decorso della malattia.

 

Ibuprofene

 

L’Ibuprofene è un antinfiammatorio non steroideo spesso utilizzato per alleviare infiammazioni, dolore e febbre. Ovviamente, anche il Paracetamolo allevia gli stessi sintomi ad eccezione delle infiammazioni: questo è dovuto al fatto che parliamo di un antiperitico, quindi non un antinfiammatorio ma un analgesico dalle proprietà simili ma che agisce in modo diverso.

La teoria che ha spinto a eventuali analisi si basa proprio su evidenze scientifiche collegate alle polmoniti: esse tendono a peggiorare (e a prolungarsi) con la somministrazione di un FANS (Farmaco Antinfiammatorio Non Steroideo). Ovviamente l’analisi non trova riscontri elevati in quanto, spesso, la gravità della polmonite viene mascherata dall’attenuarsi dei sintomi.

Purtroppo questo Coronavirus, essendo una nuova tipologia di virus, non è ancora ben nota e quindi risulta difficile capire effettivamente eventuali implicazioni dovute a farmaci di vario tipo. Nonostante tutto, la mancanza di prove non significa in automatico una certa mancanza di problematiche: per questo, rimane consigliato preferire il Paracetamolo e, a prescindere, contattare il proprio medico.