Nella bufera nata su Twitter, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha risposto ad un post specifico che se mancheranno respiratori, ne produrrà lui nelle sue aziende.

Tutto il mondo conosce Elon Musk: l’uomo che vuole andare su Marte, che pensa si stia esagerando con il Coronavirus e che presenta un’automobile a prova di proiettili che si rompe con due sassate. Eppure Elon Musk è anche l’imprenditore che ha dato i natali alla Tesla, un’auto elettrica di indubbio valore: per questo le parole dette su Twitter riguardante un’eventuale produzione di respiratori in caso di necessità non sono da prendere alla leggera.

Dopo aver affermato che Tesla in Fremont continuerà a produrre, oltre alla valanga di critiche ricevute sul suo Tweet, alcuni utenti hanno chiesto se sarebbe disposto a produrre respiratori visto che molti ospedali iniziano ad averne meno di quanti sono i pazienti da curare. Il CEO ha risposto a questa domanda dicendo che, nel caso ce ne fosse bisogno, lo farebbe più che volentieri.

 

 

Ovviamente la risposta non ha tardato ad arrivare: tutti infatti hanno evidenziato come in alcuni paesi già ci sia questa mancanza (come in Italia, per esempio). Il CEO ha spiegato che produrre respiratori per aziende che già oggi sviluppano sistemi hvac per le auto e sistemi di supporto vitale per spacecraft non è difficile, serve solo tempo per adattarsi alla produzione.

Il fondatore di Tesla è una figura pubblica spesso sulla cresta della maggior parte delle discussioni trend, che ha sempre affiancato alla sua voglia di dire ciò che pensa una posizione attiva verso i problemi del mondo. C’è da ricordare infatti che alcune notizie lo vedono fautore di donazioni per la costruzione di sistemi di filtraggio dell’acqua o acquisto di portatili per una scuola nella città di Flint, Michigan.