In Minecraft esiste un’enorme libreria digitale che accoglie al suo interno oltre 200 articoli che sono stati censurati in diversi paesi del mondo. Si tratta di un’interessante iniziativa promossa da Reporter senza Frontiere, organizzazione non governativa e no-profit, a favore della libertà di informazione e di stampa.

Minecraft si schiera in favore della libertà di espressione e di stampa, aderendo ad un’interessante iniziativa intrapresa dall’organizzazione no-profit Reporter Senza Frontiere.

Ecco così che nasce “The Uncensored Library“, un’enorme libreria virtuale nata con lo scopo di dare voce ai giornalisti vittime di censura. La biblioteca, attualmente accessibile, ospita oltre 200 libri di “Minecraft” al cui interno sono stati ri-scritti articoli e post social che sono stati censurati in Messico, Vietnam, Arabia Saudita, Egitto e Russia. L’idea è semplice: questi 5 paesi censurano i contenuti, ma non Minecraft.

Nella Uncensored Library sono state costruite 5 aree ognuna dedicata ai paesi sopra elencati e ognuna rappresentata da 5 giornalisti/blogger vittime di censura:  Jamal Khashoggi per l’Arabia Saudita, Yulia Berezovskaia per la Russia, Nguyen Van Dai per il Vietnam, Javier Valdez per il Messico e il portale Mada Masr per l’Egitto.

La biblioteca raccoglie le versioni inglesi ed originali dei diversi articoli ed il catalogo risulta attualmente in crescita. Per maggiori informazioni sull’iniziativa è possibile visitare il sito uncensoredlibrary.com, che accoglie diversi contenuti che vi permetteranno di approfondire la genesi di quest’ambizioso progetto tra cui un mini-documentario ed un making-of.

 

 

Attualmente Minecraft ospita una community di oltre 145 milioni di persone e l’obiettivo del progetto resta quello di riuscire a sensibilizzare il pubblico più giovane, sfruttando il videogioco non solo come mero strumento creativo, ma anche e sopratutto come un efficace mezzo di divulgazione.