Abbiamo provato in anteprima Vampire the Masquerade: Vendetta, l’ultima fatica di Horrible Guilds ora su kickstarter. Venite a scoprire con noi il regno dei Principi della notte!

Vampire the Masquerade: Vendetta è da poco arrivato sulla piattaforma Kickstarter con una campagna esplosiva e non potevamo certo farci scappare l’occasione di una golosa recensione in anteprima.

 

https://www.kickstarter.com/projects/horribleguild/vampire-the-masquerade-vendetta

 

Dopo aver provato e riprovato il prototipo ad Essen lo scorso autunno ora finalmente vediamo la fine di questo interessantissimo progetto che mescola una delle ambientazioni GDR più famose di sempre con un gioco di carte basato su strategia, bluff e deduzione.

Venite con noi a scoprire chi sarà il nuovo Principe di Chicago.

 

 

 

Sangue ed altre valute

Il gioco di cui stiamo parlando è un progetto kickstarter che abbiamo avuto modo di provare in anteprima. Materiali e regolamento non sono quindi quelli definitivi ed aggiorneremo l’articolo quando avremo modo di mettere le mani sul prodotto a fine campagna.

Vampire the Masquerade: Vendetta è un gioco di carte per 3-5 giocatori che ci vede impegnati in una lotta senza quartiere per il controllo della città di Chicago. Nei tre round di durata della partita i giocatori dovranno cercare di vincere l’influenza di potenti alleati (sia Mortali che Vampiri) per cercare di diventare i nuovi Principi di Chicago.

All’inizio della partita ogni giocatore sceglierà quale clan andare ad utilizzare. Si tratta dei 7 classici clan della Camarilla di Vampire the Masquerade, uno dei giochi di ruolo più famosi al mondo che giunto a quasi 30 anni di storia rappresenta la bibbia per i giocatori di ruolo appassionati di succhiasangue. Potremo quindi calarci nei panni dei selvaggi Gangrel, dei nobili Ventrue, degli enigmatici Malkavian e di qualsiasi altro clan della Camarilla; basterà scegliere ad inizio partita quale mazzo Clan utilizzare, ognuno dei quali ha carte e strategie radicalmente differenti da tutti gli altri.

 

 

Il cuore di Vampire the Masquerade: Vendetta, infatti, è un sistema di Hand-Building che parafrasa la meccanica del Deck-Building. All’inizio di ogni turno pescheremo due carte tra le nove che compongono il nostro mazzo clan. Sceglieremo una di queste da tenere in mano e l’altra finirà in fondo al mazzo; le carte nella nostra mano sono gli strumenti che dovremo utilizzare per prendere il controllo di Chicago e tutte le carte giocate torneranno nella nostra mano al round successivo.

Al centro del tavolo saranno posizionate le plance location, che rappresentano i diversi luoghi per cui dovremo batterci. In ogni location, ogni round, sarà presente una carta Alleato. Queste carte sono i personaggi che dovremo cercare di portare dalla nostra parte e che ci forniranno Sangue (la moneta del gioco) ed Influenza (i punti vittoria).

 

In questa location dovrete lottare per il supporto di questa biondina dagli occhi socchiusi

 

A turno, a partire dal primo giocatore, ogni giocatore andrà a piazzare una carta dalla sua mano su una delle Location presenti. Ogni carta ha un valore di Potere che andrà a sommarsi alle altre carte dello stesso clan presenti in quella Location per determinare il vincitore durante la risoluzione del conflitto. Inoltre ogni carta ha degli effetti secondari che vanno ad influenzare i giocatori che parteciperanno al conflitto.

Le carte possono essere piazzate scoperte oppure, con la spesa di un segnalino Sangue, coperte in modo da tenere segreta la nostra strategia agli avversari. È inoltre possibile mettere fino a tre segnalini Sangue sopra di esse mentre le giocate, aumentando il Potere di quella carta di un punto per ogni segnalino.

Se il Sangue è moneta sonante per i vampiri è giusto ricordare che è anche una necessità innata. Se finirete il Sangue nella vostra riserva andrete in Frenzy e sarete costretti ad uccidere uno dei vostri Alleati a caso, perdendo l’Influenza che vi avrebbe fornito a fine partita. Bilanciare l’utilizzo del Sangue per evitare che i vostri avversari possano scatenare la vostra Frenzy è uno degli aspetti strategici più importanti di cui tener conto in Vampire the Masquerade: Vendetta.

 

La Frenzy non è bella da vedere

 

Una volta finito di piazzare le carte dalla mano i giocatori passano alla risoluzione. Potete decidere per ogni Location (simultaneamente per tutti i giocatori) se combattere o fuggire. Se rimarrete a combattere potrete partecipare alla spartizione del bottino, ma anche alla spartizione delle botte; se deciderete di fuggire sposterete tutte le carte della Location attuale alla Location finale e non guadagnerete né perderete nulla. Chi vincerà ogni Location prenderà un certo numero di punti Influenza assieme all’Alleato corrispondente, il secondo classificato pescherà un Alleato a caso dal mazzo e riceverà una quantità di Influenza inferiore.

Chi conquisterà l’ultima Location di ogni round, inoltre, entrerà in possesso del token Ambizione, che determina chi è il primo giocatore e chi risulterà trionfante nei pareggi. Alla fine del terzo round di gioco si andranno a sommare tutti i punti Influenza sugli Alleati dei giocatori assieme ai token Influenza e chi ne avrà di più sarà eletto nuovo Principe di Chicago!

 

“Io da grande voglio fare il gargoyle”

 

 

Tintarella di luna

Ho avuto la fortuna di testare questo gioco in maniera intensiva ad Essen, in una versione che assomiglia molto a quella attuale. Già allora attorno al tavolo si respirava un’atmosfera elettrica, dove la spavalderia dei primi turni spariva alla prima risoluzione quando i giocatori si rendevano conto delle possibilità di bluff e strategia fornite dal regolamento. Ho visto partite molto appassionate ed anche se non parlo il tedesco, bastava la gestualità ed il tono dei giocatori al tavolo per capire quanto il gioco stesse piacendo ai giocatori (o quanto una Frenzy ben piazzata al momento giusto possa far incazzare anche Gandhi)

Rispetto a quella versione, il regolamento che i ragazzi della Horrible Guild hanno messo a disposizione per quest’anteprima di Vampire the Masquerade: Vendetta è stato ulteriormente raffinato, con aggiunte molto interessanti e delle semplificazioni necessarie, mantenendo però inalterata l’atmosfera vampiresca contemporanea che mi aveva attirato in primo luogo.

 

La mia reazione quando ho visto che è stato rimosso il gesto dei dentini. Chi c’era ad Essen sa di cosa parlo.

 

Il design asimmetrico di questo gioco è una vera chicca. Ogni clan è rappresentato da sole nove carte, ma sono studiate minuziosamente per incastrarsi in un meccanismo a orologeria dove la forza e la debolezza di ogni clan vanno a creare scenari di gioco sempre differenti e dinamici. Le strategie da adottare con i diversi clan sono frutto della sinergia tra le carte e vi ritroverete a fare partite molto diverse, ad esempio, giocando il clan Toreador od il clan Tremere.

Quindi è un gioco solo per gli appassionati dell’ambientazione? sinceramente non credo sia così. I fan di Vampire troveranno flavor (e non solo) che gronda da ogni carta dato che i personaggi rappresentati sono quelli di Chicago by Night, uno dei setting chiave per Vampire 5a Edizione, ma non è necessario essere patiti di mostri succhiasangue per lasciarsi trasportare in questa appassionante sfida asimmetrica. Saper sfruttare i poteri del vostro clan è importante tanto quanto riuscire a capire i sotterfugi e le trappole che i vostri avversari vi vogliono porre davanti e ben presto anche chi non sa cosa sia la Camarilla viene risucchiato dentro questo gioco come un globulo rosso nelle zanne di un vampiro.

 

Camminare in maniera fica dopo il crepuscolo è prerogativa dei vampiri

 

Sono stato convinto in pieno da questo ennesimo progetto interessante made in Horrible Guild, ma vi invito a non fidarvi solo di me: sulla pagina del Kickstarter troverete un link al regolamento completo insieme al print and play ed i link per provare il gioco in modalità telematica, a prova di zona rossa. Potrete vedere da voi perchè mi sia gasato così tanto e spero non vi lasciate sfuggire l’occasione di mettere le mani (adeguatamente disinfettate) su un progetto nato da una realtà italiana che per me ormai è sinonimo di qualità.

Un’opportunità da leccarsi le zanne!