Voyager 2 sta per perdere il contatto con la terra: partita nel 1977 è stata la seconda sonda ad uscire dal sistema solare dopo la sua gemella Voyager 1.
Sola nello spazio interstellare, Voyager 2 sta per perdere il contatto con la terra.
Ma non per “colpa” sua.
È sola là fuori nello spazio profondo da 44 anni e insieme alla sua gemella Voyager 1 rappresenta un simbolo dei viaggi interstellari al punto che al loro programma venne dedicato un video tributo.
In realtà per la sonda Voyager 2, che ha viaggiato così lontano nel vuoto interstellare, lo spazio più che la terra è ora tutto ciò che può veramente chiamare casa.
La missione Voyager è la più longeva della NASA
Il veicolo spaziale, che è stato lanciato oltre 40 anni fa e ora rappresenta la missione spaziale più longeva della NASA, è stato progettato per avventurarsi ai confini del nostro Sistema Solare. Per decenni, ha fatto proprio questo, ma l’incredibile viaggio sta per affrontare una nuova sfida.
La manutenzione straordinaria all’antenna Deep Space Station ci farà perdere il contatto con Voyager 2
La NASA ha infatti annunciato che Deep Space Station 43 (DSS-43), l’unica antenna sulla Terra in grado di inviare comandi al veicolo spaziale Voyager 2, sta per andare in manutenzione e l’operazione la renderà silenziosa e non per un breve periodo.
La DSS-43, situata in Australia, ha grosso modo le dimensioni di un edificio di 20 piani e richiede aggiornamenti critici come afferma l’agenzia spaziale. La struttura è anche lei “un’anziana” in servizio da quasi 50 anni, quindi non sorprende che l’hardware obsoleto abbia bisogno di manutenzione.
Purtroppo il costo del lavoro non è solo monetario, ma a farne le spese sarà anche Voyager 2 lasciata sola nello spazio per circa 11 mesi, fino alla fine di gennaio 2021, quando si prevede che le riparazioni saranno completate.
Voyager 2 viaggerà verso l’ignoto in una modalità di funzionamento quiescente
Voyager 2 viaggerà verso l’ignoto in una modalità di funzionamento quiescente progettata per risparmiare energia e mantenere la sonda in rotta fino a quando la DSS-43 tornerà online.
Durante questo periodo di quasi un anno di silenzio radio, le comunicazioni saranno a senso unico.
Potremo ricevere comunicazioni da Voyager 2 ma non rispondere
Altre antenne del Canberra Deep Space Communication Complex (CDSCC) saranno configurate per ricevere qualsiasi segnale trasmesso da Voyager 2 sulla Terra; è solo che non saremo in grado di rispondere, anche se ne avremo bisogno.
La NASA ha fatto tutto il possibile per preparare Voyager 2 per il blackout delle comunicazioni, ma come sempre quando si parla di operazioni nei voli spaziali ci potrebbero essere imprevisti.
Secondo l’agenzia spaziale, le maggiori incognite sono se i sistemi automatici di controllo della spinta di Voyager 2, che più volte al giorno mantengono l’antenna della sonda orientata verso la Terra, funzioneranno con precisione per un periodo così lungo e se i sistemi di alimentazione progettati per mantenere Voyager 2 sufficientemente riscaldata faranno il loro lavoro.
Una nuova sfida dopo il recente problema che la sonda ebbe lo scorso gennaio
La nuova sfida arriva solo pochi giorni dopo che la NASA ha confermato che il veicolo spaziale ha ripreso le normali operazioni a seguito del problema avuto a gennaio che l’aveva silenziata, innescando le routine autonome di protezione dei guasti della Voyager.
Il malfunzionamento ha compromesso una manovra di volo programmata per il 25 gennaio. Fortunatamente le scrupolose valutazioni degli ingegneri della NASA sulla Terra hanno risolto il problema, nonostante i controller dovessero attendere ben 34 ore per ogni singola risposta da Voyager 2, dato che la sonda è talmente lontana che il tempo di trasmissione del segnale è di 17 ore.
La correzione del problema ha comportato la disattivazione e la riaccensione di cinque strumenti scientifici chiave, qualcosa che, secondo quanto riferito, non era mai stato fatto prima. Ma per fortuna il riavvio ha funzionato.
Voyager 2 si trova a 17 miliardi di chilometri dalla Terra
Speriamo che gli ingegneri della NASA abbiano un secondo successo riuscendo a recuperare i corretti contatti con Voyager 2 dopo 11 mesi. Attualmente Voyager 2 è situata a oltre 17 miliardi di chilometri dalla Terra, ed è scientificamente confermato che si trova nello spazio interstellare, proprio come la sua gemella, Voyager 1 (l’unico altro oggetto creato dall’uomo ad aver viaggiato così lontano).
Una volta completate le riparazioni e gli aggiornamenti a DSS-43, non solo saranno rafforzate le nostre comunicazioni con Voyager 2, ma avremo la prova che questa antenna possa funzionare meglio anche per altre missioni imminenti, comprese quelle future verso Marte.
Prima di ciò, però, forse la questione più urgente sarà quella di riprendere il collegamento con questo famoso e ormai a noi carissimo pioniere di decenni fa, mentre naviga sempre più lontano, nel suo viaggio di sola andata verso le stelle.