Twitter è riuscito a proteggere il suo CEO da un defenestramento che era dato quasi per certo. Jack Dorsey rimane CEO, ma Elliott Management e Silver Lake difficilmente molleranno.

La settimana scorsa era emersa la notizia di un aumento di partecipazione in Twitter da parte del fondo Elliott Management, di proprietà dell’investitore Paul Singer (che, sempre attraverso il suo fondo, è anche proprietario del Milan).

Singer aveva accumulato oltre 1 miliardo di azioni dell’azienda, e sembrava che volesse usare il suo ruolo in Twitter per dare il ben servito a Jack Dorsey – co-fondatore e attuale CEO della piattaforma.

 

 

In particolare, gli veniva rimproverata una posizione ambigua che gli avrebbe impedito un reale impegno nel social, motivo per cui la crescita di Twitter negli anni si è praticamente azzerata. Dorsey è anche il CEO di Square Inc, una piattaforma per i pagamenti.

Oggi sembra che i dirigenti di Twitter siano riusciti a proteggere il ruolo del loro CEO: Jack Dorsey rimarrà il N.1 dell’azienda.

Twitter, Silver Lake (un altro grosso investitore) e Elliott Management sono arrivati ad una posizione di compromesso: il CEO attuale riamane, in compenso il CDA acquisterà tre nuovi membri incaricati di revisionare la leadership dell’azienda sviluppandone il potenziale di crescita.

Twitter ha comunicato la notizia come una vittoria per tutta l’azienda. Il messaggio che era passato sui media e all’opinione pubblica era quello di una sorte di golpe interno all’azienda, cosa che ovviamente aveva creato un senso di sfiducia e frustrazione — specie in parte degli utenti del social che temevano un cambio radicale per la piattaforma.

Ma la condizione di Dorsey rimarrebbe precaria, secondo molti analisti. Ad esempio Casey Newton su The Verge lascia intendere che è molto verosimile che presto o tardi il cambio di leadership —che viene ormai caldeggiato dagli investitori da mesi— sarà inevitabile.

Non solo perché questa era l’ambizione del fondo di Paul Singer, ma perché questo è anche il modo in cui opera Silver Lake, equity firm che ha aumentato progressivamente la sua partecipazione in Twitter. “Silver Lake non acquista azioni di aziende quotate in borsa, ma ne prende il possesso per toglierle dal listino pubblico”, ha spiegato non a caso Scott Galloway, Professore dell’Università di New York e azionista di Twitter. Proprio come Elliott Management, non agisce in modo passivo, ma per cambiare le regole del gioco.