Vi consigliamo 17 migliori film sulle epidemie da virus da guardare in questo periodo: da 28 Giorni dopo a The Road a Contagion, cosa guardare se questo clima di tensione e prevenzione vi ha costretti a casa.

Tra quarantena volontaria, prevenzioni e decreti, il coronavirus non ci sta sicuramente rendendo facile questa settimana. Lo scenario di domenica era decisamente degno di un film. Trovandomi proprio a Milano e avendo visto con i miei occhi fin dove può portare la paura nutrita dalla disinformazione e circolazione di notizie false e inutilmente allarmiste, ho pensato: quale momento migliore per parlare dei film sulle epidemie da virus?

Si, per carità, qualcuno potrebbe trovarlo perfino di cattivo gusto. Prendetele con goliardia ragazzi e cerchiamo di sdrammatizzare una situazione resa – eccessivamente – drammatica dalla circolazione delle solite notizie da quattro soldi volte unicamente ad acchiappare “click” e consensi da paura di una popolazione – giustamente – spaventata ed incapace di vedere razionalmente la situazione.

Il déjà vu non era ovviamente mio, ma di un film.

Ecco perché, quando domenica ero al supermercato per la mia consueta spesa base della settimana, il saccheggio selvaggio di scaffali di pasta e pomodori – e qui potremmo scrivere un pezzo tutto dedicato all’Apocalisse secondo gli italiani – e discussioni per del pane o l’ultima scatola di cereali, mi è sembrato di vivere un déjà vu. Il déjà vu non era ovviamente mio, ma di un film. Avete presente la scena di quel capolavoro di Contagion di Steven Soderbergh quando Matt Damon si reca al supermercato con la figlia armati di mascherine e gel disinfettante, e il supermercato è completamente stato preso in assalto, tra l’altro da gente già infetta? Ecco, la sensazione era esattamente quella. Brrr!

Inutile dire che sono tornata a casa ben più angoscia dalla mente (stupida) umana che dalla minaccia del covid-19 in sé per sé.

Avrò visto troppi film sulle epidemie da virus? Troppe situazioni apocalittiche? Forse.

Ciò non toglie che la realtà supera sempre la fantasia, e no, questa non è affatto una buona cosa. Quindi, giovani, se proprio dobbiamo schiattare in questo “anno bisesto, anno funesto”, probabilmente sarà più per colpa nostra che per colpa di “un’influenza un po’ più grave e contagiosa”. Si, ok, siete autorizzati a grattarvi adesso!

Detto questo, se siete appunto spinti da una vena un po’ goliardica e masochista, se siete delle persone poco impressionabili e che non si lasciano facilmente condizionare dai film, allora questi sono i 17 migliori film sulle epidemie da virus che dovreste assolutamente vedere in questo periodo.

 

 

 

28 Giorni Dopo (2002)

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Piccolo cult del regista Danny Boyle e con protagonista Cillian Murphy, 28 Giorni Dopo segue la via più amata al cinema sulle epidemie virus: ovvero quella del virus creato in laboratorio e sperimentato sugli animali. In seguito alla liberazione di scimpanzé sottoposti alla sperimentazione di questo virus che rende particolarmente rabbiosi, l’umanità cade nel panico. Dopo 28 giorni la liberazione degli animali, Jim si risveglia da un lungo coma ritrovandosi da solo in ospedale. Tragicamente scopre una Londra apparentemente deserta, priva di vita. Ma la verità è che gli esseri umani si sono trasformati in bestie selvagge prive di raziocinio, dominati da istinti primordiali e rabbiosi. E da qui in poi comincerà per Jim una vera e propria battaglia alla sopravvivenza.

 

 

 

The Road (2010)

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Con questo film si mette da parte l’azione e la violenza per un percorso più intimo e introspettivo, dove la disperazione va di pari passo alla feroce speranza di un padre (Viggo Mortensen) nei confronti di un futuro migliore per suo figlio. Diretto da John Hillcoat e basato sul romanzo di Cormac McCarthy, The Road si ambienta in un mondo post-apocalittico decimato da un’epidemia non ben specificata, che ha causato tanti danni all’uomo quanto all’ambiente. I pochi sopravvissuti sono diventati cannibali, almeno gran parte di loro. Intermezzato tra passato e presente, compiamo con The Road un viaggio tanto bello quanto straziante, costellato da cinismo e speranza, desolazione e istinto alla sopravvivenza.

 

 

 

Contagion (2011)

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Cosa dire di questo film se non che Steven Soderbergh aveva già previsto tutto? A livello tecnico Contagion non sarà forse il migliore tra i film qui di seguito elencati, ma il realismo di questa pellicola riuscirebbe a lasciare annichilito perfino il più scettico tra gli scettici. Dall’animale più piccolo a quello più grande, dalla mano di uomo a quella di un altro e così via. Contagion spiega perfettamente come un nuovo virus – in questo caso il MEV-1 che colpisce polmoni e sistema nervoso – può diventare in poco tempo virale, passando di Nazione in Nazione semplicemente con una stretta di mano. Le conseguenze di trovarsi di fronte ad un male nuovo e il poco tempo per trovare una cura, prima che la popolazione mondiale venga completamente decimata tanto dalla malattia quanto dalla paura della pandemia, rendono questo film incredibilmente reale e… attuale.

 

 

 

L’esercito delle 12 Scimmie (1995)

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Terry Gilliam e fantascienza sono una combo straordinaria, a questo aggiungiamoci i viaggi nel tempo e un bravissimo Bruce Willis, otterremo L’esercito delle 12 scimmie. Ambientato nel 2035, la popolazione è costretta a vivere sottoterra in seguito all’epidemia di un virus potente e letale scoppiato nel 1996. Un detenuto (James Cole) si offre di compiere un viaggio indietro nel tempo per trovare le informazioni necessarie sull’origine dell’epidemia, localizzare il virus, in modo tale da dare tempo agli scienziati di studiarlo prima della mutazione. Ma a causa di un errore di calcolo, l’uomo viene inviato nel 1990, finendo con l’essere rinchiuso in un istituto psichiatrico, dove incontrerà la dottoressa Kathryn Railly (Madeline Stowe) e Jeffrey Goines (Brad Pitt), il folle figlio di un famoso scienziato (Christopher Plummer) ed esperto di virus.

 

 

 

REC (2007)

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Forse ci sta un po’ stretto fra questi titoli, ma alla fine anche quella di REC è un’epidemia da virus, sebbene sia un virus molto diverso da quello che si potrebbe immaginare.

Grande esempio di cosa il mockumentary ci ha regalato nei suoi anni d’oro, REC è una piccola perla nata dai registi Jaume Balagueró e Paco Plaza che dietro la semplicità della loro storia hanno reso cult un film che ancora oggi ha la capacità di terrorizzare (peccato che i suoi sequel non ne siano all’altezza).

La pellicola segue la delirante notte a Barcellona di Angela, giornalista di una tv locale, che con il suo fidato cameraman Pablo segue le lunghe notti di veri eroi notturni, come per esempio i pompieri. Ed è proprio in una di queste notti che Angela si ritrova in una palazzina a causa di una chiamata improvvisa. Parte degli abitanti sono nell’atrio del palazzo, allarmati dalle urla di una signora anziana qualche piano più su. Quando i pompieri, seguiti da Pablo e Angela, intervengono, lo scenario è molto più inquietante di quanto avrebbero mai immaginato.

 

 

 

La città verrà distrutta all’alba (1973)

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Grande classico del cinema di George R. Romero che dagli zombie passa ai “pazzi” contaminati da un’arma batteriologica in una città della Pennsylvania, Evan’s City. Attacchi di follia da parte della popolazione portano a omicidi e rivolte, seminando sempre più panico e caos. Un caos che minaccia di andare al di là dei confini della cittadina, costringendo l’esercito americano a intervenire e optare per una soluzione drastica per porre fine alla follia di massa e salvare il resto del Paese. Un film che porta il tipico stile di Romero, da una parte la paura mentre dall’altra la critica sociale e politica. Veramente una perla nel suo genere!

 

 

 

It comes at night (2017)

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Pescando nel mare delle uscite più recenti, assolutamente da segnalare tra i film sulle epidemie da virus c’è It comes at night di Trey Edward Shults con Joel Edgerton. Angosciante, claustrofobico, ansiogeno. Paul e la sua famiglia vivono isolati nei boschi, rifugiati dal resto del mondo contaminato da uno strano contagio. La routine della famiglia viene messa a dura prova quando una seconda famiglia in cerca d’aiuto bussa alla loro porta e decidono di ospitarli. Purtroppo la paura e la paranoia inizieranno a prendere il sopravvento troppo velocemente, mentre al di là delle mure domestiche la minaccia diventa sempre più incombente, portando Paul faccia a faccia con una parte di sé che non credeva possedere.

 

 

 

Cargo (2017)

film sulle epidemie da virus Cargo

Non dimentichiamoci nemmeno i film delle nostre piattaforme preferite, come per esempio Netflix. Cargo è uno degli originali Netflix degli ultimi anni con protagonista Martin Freeman. Ambientato in un mondo dominato da un letale virus che trasforma le persone in zombie dopo 48h, Andy e Kay insieme alla piccola Rose, vivono su una casa galleggiante, uscendo solo di notte per trovare qualcosa da mangiare. Ma quando i viveri stanno per terminare, i due sono costretti a mettersi in viaggio, esponendo la loro vita e quella della loro bambina ai rischi di un mondo che ormai ha dimentica cosa voglia dire la parola “umanità”.

 

 

 

Resident Evil (2002)

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Impossibile stilare una lista di film sulle epidemie da virus e non citare Resident Evil, uno dei grandi genitori in ambito videoludico della paranoia della contaminazione da virus capace di rendere mostri gli esseri umani. Ed infatti, nuovamente torniamo ad affondare le mani in tematica zombie. La trasposizione di Paul W.S. Anderson, prima di una lunga saga cinematografica (che ha toccato più bassi che alti), vede le origini del famigerato virus T creato in laboratori dall’Umbrella Corporation, la cui mutazione e rilascio negli ambienti stessi del laboratorio ha creato danni irreversibili. Toccherà alla bella e coraggiosa Alice (Milla Jovovich) sventare la minaccia. Ma siamo proprio sicuri che il virus si siamo fermato unicamente nei sotterranei di Racoon City?

 

 

 

 Light of my life (2019)

light of my life

Il rapporto genitori figli su scenari apocalittici e virus che hanno sterminato gran parte della popolazione, sembra essere un’altra tematica molto amata da questo genere di film. Ed infatti, anche in Light of my Life, il più recente di questa classifica, troviamo una coppia di genitori, interpretati da Casey Affleck e Elisabeth Moss, pronti a tutto pur di proteggere la propria bambina. Diretto dallo stesso Affleck, sebbene il film non abbia avuto una grande risonanza in sala, è una pellicola che incentra tutta la sua sforza sulla sfera intima ed emotiva. Una pellicola che lavora in sottrazione, con un tipo di camera sempre molto presente sui protagonisti, finendo per diventare quasi asfissiante, ma cercando di restituire allo spettatore quello stato di paura e feroce istinto di sopravvivenza e protezione.

 

 

 

World War Z (2013)

world war z

In questo film con protagonista Brad Pitt diretto da Marc Forster, uniamo tanto la tematica degli zombie (o meglio degli esseri umani divenuti zombie a causa di un virus) quanto dei genitori disposti a tutto per la sopravvivenza dei propri figli. La vita di Gerry Lane – ex investigatore delle Nazioni Unite – era perfetta fino all’arrivo di un virus che ha completamente distrutto la civiltà umana. Adesso lui e la sua famiglia devono riuscire a sopravvivere, ma al tempo stesso l’uomo vuole partire alla volta delle origini di questa epidemia, cercando risposte ma anche una soluzione prima che tutto quel delirio segni, una volta per tutta, la fine degli esseri umani.

 

 

 

Io sono leggenda (2007)

io sono leggenda

Vi ricordate da bambini che un po’ ci speravamo nel prendere il morbillo o la varicella per farci un bel po’ di giorni di vacanza? Ecco, dopo questo film si cambia del tutto idea. Si perché il morbillo modificato di Io sono leggenda rende tutti più morti che vivi, in uno strano incrocio tra zombie e vampiri. E ne sa qualcosa il nostro Will Smith, che in questo interpreta l’unico – apparentemente – sopravvissuto sulla terra. Tratto dall’omonimo romanzo di Richard Matheson, sebbene se ne distacchi un bel po’, il film è perfetto per tutti gli amanti dell’azione e dei colpi di scena. Se avete un animale domestico… preparate i fazzoletti.

 

 

 

93 Days (2016)

93 days

Pellicola non particolarmente conosciuta ma molto interessante, soprattutto perché una delle poche che prende come ispirazione una reale malattia, ovvero l’Ebola, 93 Days si apre con lo svenimento di un uomo americano, Patrick Sawyer, non appena atterrato all’aeroporto internazionale Murtala Mohammed di Lagos, in Nigeria. Viene portato al Fiest Consultants Hospital, dove viene ricoverato con sintomi simili alla febbre. Sebbene l’uomo neghi fermamente di essere entrato in contatto con qualsiasi tipo di portatore di Ebola, la dottoressa Stella Ameyo Adadevoh non è convinta. Inizia così una vera e propria corsa contro il tempo per contenere una malattia mortale che si sta diffondendo con sempre più velocità, rischia di decimare un’intera popolazione di oltre 20milioni di persone, per poi espandersi in tutto il mondo.

 

 

 

Cabin Fever (2002)

cabin fever

Esordio alla regia di un giovanissimo Eli Roth, Cabin Fever è conosciuto per essere uno degli horror più amati (soprattutto dagli estimatori dello splatter) e apprezzati degli ultimi vent’anni. Un misto tra critica sociale, classica storia da “cinque amici si ritrovano un cottage in un bosco” e malattia trasmissibili. Il film si apre proprio con un uomo che, toccando la carogna di un cane sfigurato, contrae una forma fulminante ed estremamente contagiosa di fascite necrotizzante. L’uomo chiederà soccorso ad un gruppo di amici che ha deciso di trascorrere un weekend in un cottage nei boschi, ma presi dal panico uccidono l’uomo bruciandolo, il quale cadrà all’interno del serbatoio dell’acqua. La contaminazione ha inizio e quello che voleva essere un tranquillo e spensierato weekend tra i boschi, diventa un lungo incubo senza fine. O almeno, senza lieto fine.

 

 

 

Virus Letale (1995)

virus letale

E chiudiamo questa classifica di film sulle epidemie da virus facendo tornare nuovamente all’attacco le… scimmie. Esatto, avevamo aperto il cerchio con le scimmie assieme a 28 Giorni Dopo e lo richiudiamo nuovamente con le scimmie assieme a Virus Letale, quindi nuovamente con un epidemia da virus diffusa tramite animali.
Quando viene scoperta una malattia in Africa, il colonnello Sam Daniels (Dustin Hoffman) dell’Istituto di ricerca medica dell’esercito degli Stati Uniti per le malattie infettive, viene inviato per indagare. Daniel prova ad avvertire dei rischi di tale malattia ma il suo superiore, il generale Ford (Morgan Freeman), vede l’Africa molto lontana dagli Stati Uniti e non crede che la minaccia stia veramente incombendo. Ovviamente mai parole furono più false, perché proprio una scimmia africana con tale malattia viene importata negli Stati Uniti, seminando ufficialmente il panico.

 

 

Train to Busan (2016)

Train-to-Busan 2

Horror coreano di altissimo valore che ci aveva convinto fin dal suo primo trailer. Train To Busan, presentato alla Festa del Cinema di Roma del 2016, è un zombie movie avvincente, dove appunto si ritorna alla grande, classica e tanto amata epidemia da virus che tramuta l’essere umano in un mostruoso essere senza cervello dominato da un unico istinto rabbioso. Ed infatti queste creature sono proprio più rabbiose che affamate, veloci e dalle pupille bianche, eppure incapaci dei gesti più semplici come aprire una porta scorrevole oppure orientarsi al buio.

L’inizio è tra i più semplici e comuni: fuga non ben identificata di scorie da una centrale biochimica. Nello stesso momento un padre, troppo assente e preso dal suo lavoro, e sua figlia decidono di prendere il treno ed andare a Busan, dove risiede la madre della piccola. Ancora non sanno che questo giorno spensierato sarà l’inizio di un vero e proprio incubo.

 

 

 

Mimic (1997)

Facciamo un nuovo bellissimo salto indietro nel passato con una pellicola cult per tutti gli amanti della cinematografia del regista messicano ed amante dei mostri Guillermo Del Toro. Dopo Cronos, esordio alla regia del regista, Mimic è stata la seconda pellicola di Del Toro. Immediatamente l’immaginario del regista si è impresso forte e deciso nell’occhio della critica e dello spettatore: grottesco, inquietante, mutato. Le sue creature sono tanto terrificanti quanto bellissime, esprimendo l’amore per la materialità del cinema, l’artigianato delle creature create a mano e non al computer.

La pellicola segue la storia di una coppia di scienziato che combattono senza sosta contro un temibile virus che minaccia di decimare la popolazione infantile di New York. Esatto, sono i bambini le vittime predestinate di questo terribile incubo.

La coppia sembra aver trovato una soluzione per debellare il virus mescolando il DNA di due specie diverse, ma quanto può costare caro il giocare con la natura? Il risultato finale forse è ben più temibile del virus stesso e il loro aspetto e a noi fin troppo familiare per riuscire davvero a capire da chi doversi difendere.