L’antitrust italiano, l’AGCM, ha aperto un procedimento di inottemperanza contro Facebook. A novembre del 2018 aveva accertato la sussistenza di pratiche commerciali scorrette da parte del colosso, ora l’accusa è di inottemperanza.

Quello che era stato contestato a Facebook nel 2018 era l’assenza di una reale informazioni –al momento dell’iscrizione– sull’uso che l’azienda farebbe dei dati degli utenti. Inoltre l’AGCM contestava la scritta “è gratis e lo sarà per sempre” dalla home, visto che, secondo l‘antritrust italiano, in realtà l’utente pagherebbe con i suoi dati, da cui Facebook trae un guadagno. Proprio questa scritta, per l’autorità, rischiava di indurre gli utenti a compiere “una scelta di natura commerciale” che altrimenti non avrebbero preso.

Facebook ha rimosso la scritta seguendo le indicazioni dell’AGCM, l’unico problema è che non ha ancora notificato agli utenti i cambiamenti apportati in ragione della decisione dell’autorità. Avrebbe dovuto farlo con una notifica ad hoc sulla pagina personale di ciascuno di loro.

Il procedimento di inottemperanza si concluderà tra 120 giorni e Facebook rischia una sanzione compresa trai 10 mila e 5 milioni di euro.