L’ospedale di Everett ha in cura il primo cittadino americano che ha contratto il Coronavirus. Per l’occasione è stato usato un nuovo protocollo progettato per ridurre al minimo le possibilità di contagio.
Pochi giorni dopo essere tornato dalla Cina un cittadino americano di 30 anni è corso in ospedale accusando sintomi analoghi a quelli del coronavirus. Era stato a Wuhan. Ulteriori verifiche hanno portato alla scoperta che effettivamente l’uomo aveva contratto il virus.
Ora il Providence Regional Medical Center di Everett sta usando alcune soluzioni di ultima generazione per monitorare il paziente senza esporre l’equipe medica al rischio di contagio.
L’uomo è stato portato in ospedale attraverso una barella speciale appositamente progettata per le malattie estremamente contagiose, si chiama ISOPOD.
Attualmente si trova in un’area isolata dell’ospedale, in una sezione che conta esclusivamente due posti letto.
Il paziente è monitorato costantemente da un robot dotato di schermo. Il robot permette anche la comunicazione tra paziente e staff medico. L’obiettivo è quello di portare al minimo il rischio di contagio.
Sebbene sembri che i sintomi del virus siano ormai svaniti, il paziente deve ancora venire dimesso. Quello che vogliono capire i medici è se esista ancora un rischio di contagio, essendoci il rischio che il virus sia ancora presente in assenza di sintomi.
Questo protocollo è piuttosto recente, ed è stato testato per la prima volta poche settimane fa come possibile forma di trattamento per l’Ebola.