Il Coolest Cooler è un ottimo esempio del mondo del crowdfunding online. Un frigorifero portatile con un design accattivante e perfino un frullatore integrato. Lo vedi, capisci immediatamente che non ti servirà mai, eppure lo desideri ardentemente.

La campagna di crowdfunding per il Coolest Cooler è il secondo progetto di maggiore successo della piattaforma Kickstarter, che se la gioca assieme ad Indiegogo per lo scettro di piattaforma leader del settore.

Quando venne lanciato nel 2014, ormai ben 5 anni fa, il Coolest Cooler raccolse 13 milioni di dollari. Soltanto la prima linea di smartwatch Pebble è riuscita a fare meglio in tutta la storia di Kickstarter.

Ora il Coolest Cooler si aggiunge al già ricco club dei fallimenti colossali del crowdfunding online.

Funziona così: una startup propone un progetto, che può essere un nuovo device avveniristico, un gioco da tavola o addirittura un film — il lungometraggio di Veronica Mars è stato finanziato in questo modo.

 

 

I finanziatori si chiamano backer e in genere hanno la possibilità di ottenere il prodotto ad un costo ridotto rispetto al futuro prezzo di listino; quando non è possibile, ad esempio perché si tratta di un film che verrà distribuito nelle sale, o perché non vogliono pagare per intero la cifra richiesta per avere il prodotto finale, vengono ricompensati con dei gadget.

 

 

Inutile dire che sulle ambiguità del crowdfunding online ci hanno marciato diversi scammer

Il fatto è che Indiegogo e Kickstarter —come del resto specificano le stesse piattaforme— non sono degli store online.

Quando si finanzia un progetto, l’azienda ha l’obbligo di usare i fondi per fare tutto il possibile per trasformarlo in realtà. Ma si sta facendo una scommessa su una startup, il che significa che può anche andare tutto storto.

In quel caso —se non c’è dolo o una grave negligenza— i soldi sono persi, e l’oggetto non verrà mai spedito. Inutile dire che sulle ambiguità del crowdfunding online ci hanno marciato diversi scammer, con casi particolarmente eclatanti.

Negli anni la giustizia si è data una svegliata, e gli autori di diverse campagne truffaldine o eccessivamente ingenue fin dalle premesse sono finiti davanti ai giudici. Anche le stesse piattaforme ora pretendono molte più garanzie dagli autori dei progetti: ad esempio per i prodotti Hi-tech ora deve esserci sempre un prototipo funzionante prima dell’apertura del crowdfunding.

 

 

Ma tornando al nostro frigorifero: nonostante i 13 milioni di dollari, l’azienda dietro al progetto è riuscita a consegnare solamente 2/3 dei Coolest Cooler promessi. Dovevano riceverlo in 60.000, è andata a finire che moltissimi backer sono rimasti a bocca asciutta.

L’ultimo aggiornamento a marzo del 2018, con i fondatori che hanno incolpato la guerra commerciale di Trump per giustificare il loro fallimento. Ma il Coolest Cooler non nasce ieri, è un progetto del 2014.

 

 

Aveva fatto anche molto discutere il fatto che prima ancora che tutti i backer ricevessero il prodotto, questo era già stato messo in vendita anche su Amazon, probabilmente per ottenere maggiore liquidità.

There’s always a risk in creating something new, and some projects won’t end up working out. In this case, unfortunately, 1/3 of the backers won’t receive the reward they were promised. We’ve worked hard to make it clear that Kickstarter is not a store. And in the five years since this project was funded, we’ve taken steps to help creators be more transparent with backers, and to better understand what it will take to bring their project to life

scrive Kickstarter in un comunicato. L’azienda dietro al Coolest Cooler ha cessato ufficialmente le attività ed ha dichiarato la bancarotta.