Sundar Pichai, già CEO di Google, ha preso anche le redini della società che controlla Google: Alphabet — sostituendo Larry Page. Lascia il vertice anche Sergey Brin.

Google abbandona il suo modello dirigenziale atipico e passa ad un unico uomo al vertice di tutte le operazioni.

Larry Page e Sergey Brin rimarranno nel gruppo dirigenti di Alphabet, di cui mantengono ovviamente il controllo azionario. Page controlla circa il 26.1% dei voti del CDA di Alphabet, mentre Brin ne gestisce un altro 25.25%. Pichai meno dell’1%.

He can execute more effectively without having to worry about stepping on the toes of Page and Brin.

ha spiegato il Chief investement strategist di Baker Avenue Asset Management King Lip a Reuters.

Pichai, 47enne di origini indiane, da quando è stato nominato CEO di Google ha guidato l’azienda verso una stagione di notevoli successi, specie in borsa, con le azioni di Alphabet salite di oltre il 70%.

Google, tra motore di ricerca e inserzioni (ma non solo), fornisce ancora il 99% dei ricavi di Alphabet — che nel frattempo pensa ad altri ambiziosi (e costosi) progetti, basti guardare al settore delle auto a guida autonoma.

Il passaggio del controllo dai fondatori a Pichai non solo normalizza Google, che ad oggi si basava su modello tricefalo piuttosto insolito (specie per un’azienda di queste dimensioni), ma è anche considerato piuttosto fisiologico. Così Rick Meckler, un altro analista:

You see most of these companies over time need to transition from founders managing them to the next generation of professional managers.