La prima missione dedicata allo studio delle stelle luminose vicine che ospitano pianeti extrasolari è pronta per il lancio previsto per il prossimo 17 dicembre. La missione avrà l’obiettivo di effettuare osservazioni di alta precisione delle dimensioni del pianeta mentre passa davanti alla sua stella ospite.
Allo Europe Spaceport in Kourou, nella Guyana francese, il satellite Cheops è stato incapsulato nel razzo Soyuz-Fregat ed è pronto per il suo lancio nello spazio il 17 dicembre.
CHEOPS (CHaracterising ExOPlanets Satellite) dell’ESA (European Space Agency) è un telescopio spaziale per lo studio di pianeti extrasolari, tramite il metodo del transito che avrà il compito di determinare le misure degli esopianeti la cui massa è già nota permettendo di individuarne la densità e di poterli classificare come gassosi o rocciosi.
Attraverso il transito del pianeta davanti alla stella che lo ospita il telescopio rivelerà i minuscoli cambiamenti di luminosità ricavandone così dati essenziali per misurare la loro densità.
Il progetto è gestito dall’università di Berna grazie alla collaborazione di altri centri europei. Non manca il contributo dei ricercatori italiani che hanno disegnato gli specchi raccoglitori e l’ottica a ridosso del piano focale, oltre ad essere responsabili dell’integrazione e del collaudo del telescopio. Il telescopio è stato realizzato sotto la guida dell’ASI e dell’INAF nei laboratori di Leonardo Spa a Firenze, con la collaborazione di Thales Alenia Space a Torino.
Il team italiano comprende anche ricercatori dell’Università di Padova e lo Space Science Data Center dell’Asi.
- Exoplanet satellite encapsulated (esa.int)