House of X e Powers Of X: cosa sta succedendo agli X-Men?

È appena arrivata in Italia la rivoluzione Marvel, targata Hickman. I mutanti della Casa delle Idee sono tornati ad essere un brand sul quale investire e a quanto pare ne vedremo delle belle. È arrivato il momento di capire assieme: “cosa sta succedendo agli X-Men?”

Cosa sta succedendo agli X-Men? La risposta migliore è che finalmente si stanno riprendendo il posto d’onore che spetta loro, da sempre, nella Casa Delle Idee.

Essendo una property cinematografica di Fox, Marvel negli ultimi anni non ha fatto molti investimenti, lasciando la gestione a trame piuttosto banali e a risultati non sempre felici (anche in termini di vendite). Eppure nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito alla morte e resurrezione di Wolverine e di Charles Xavier, al ritorno di Jean Grey (nella riuscita ed interessante miniserie scritta da Matthew Rosenberg), alla rifondazione delle famose squadre Oro e Blu.

Il livello di qualità generale e di hype attorno ai possessori del gene X si è affievolito e non poco.

Insomma non è che non sia successo niente. Solo che il livello di qualità generale e di hype attorno ai possessori del gene X si è affievolito e non poco. A dispetto di un successo al cinema confermato al botteghino dai vari Deadpool, Logan e Deadpool 2.

I lieto fine piacciono a tutti e quindi dopo la famosa acquisizione di Fox da parte di Disney anche i riflettori hanno iniziato ad orientarsi nella direzione degli X-Men.

Dopo tanti anni di – tutto sommato – noia, bisognava dare un segnale forte e deciso, uno cambi di passo coraggioso e non l’ennesimo restart fatto solo per sciogliere qualche nodo di troppo o per tentare di accalappiare nuovi giovani lettori spaventati dalal continuity.

Gli X-Men sono parte della colonna vertebrale di Marvel, con un passato glorioso e una trasversalità unica, persino maggiore rispetto a tanti eroi leggendari come Captain America o Iron Man.

 

La scelta per il nome giusto a cui affidare il malloppo è ricaduta su Jonathan Hickman

Ecco quindi che la scelta per il nome giusto a cui affidare il malloppo è ricaduta su Jonathan Hickman, un nome ancora abbastanza fresco quanto ad anni di carriera (il suo esordio in Marvel risale al 2009) ma già molto quotato, dannatamente abile nel creare complesse trame con grandi cast di personaggi. Uno attento alla continuity ma sufficientemente coraggioso da mettersi in confronto con i due grandi poli generati in epoca remota da Chris Claremont (anni ’70 e ’80) e Grant Morrison (primi anni 2000).

 

 

Hickman si è occupato con particolare successo dei Secret Warriors (utilizzando personaggi anche definibili secondari) e imbastendo intrecci di trama notevoli e appassionanti, con tanti riferimenti alle spy story a lui molto care. Ha portato avanti i Fantastici Quattro dal numero 570 al 611, creando la Fondazione Futuro e rendendo la famiglia più famosa del mondo Marvel un super gruppo vasto, con addirittura la presenza dell’Uomo Ragno dopo la dipartita di Johnny Storm. E poi, dopo altre serie ed esperienze tra cui il bellissimo Infinity con Thanos, figlio di Thanos, Ordine Nero e Wakanda scatenati, si inventa il crossover evento Secret Wars che coinvolge non solo l’universo Marvel che tutti conosciamo (Terra 616 con il suo cast gargantuesco di personaggi) ma anche quello di Terra 610.

Le due dimensioni finiscono per scontrarsi amalgamando parti di entrambi nel Battleworld, consegnando poi il tutto nelle mani di un quasi divino Dr. Doom e generando le conseguenze più pazze.

Dovrei scrivere un intero approfondimento per raccontarvi nel dettaglio ciò che è stato Secret Wars; vi basti sapere che il nostro Jonathan Hickman, attentissimo a non sprecare neanche un colpo o un’occasione per un “effetto wow”, si è divertito nel creare questo caos “controllato”, tanto quanto si sarebbe divertito Michael Bay in un ex base militare piena di carri armati e dinamite.

Poi dipende da che punto di vista si guarda la cosa: i lettori sono stati letteralmente sommersi di pubblicazioni.

 

 

 

 

House of X e Powers of X diventando quindi le due serie parallele e indissolubilmente collegate che in 6 uscite ciascuna completeranno il quadro nel quale si muoveranno le nuove testate X-Men, New Mutants, Marauders, Excalibur, Fallen Angels ed infine X-Force.

Dunque si, Hickman era probabilmente la scelta più convincente per azzerare le cose inutili del passato, tenere la mano ben salda sulla continuity e rivoluzionare tutto il resto a colpi di tonnellate di fumetti con altrettante tonnellate di cliffhanger per lasciare col fiato sospeso anche i fan più hardcore. E ovviamente guadagnare una valanga di soldi.

 

SPOILER ALERT
Da qui in poi, siete avvisati, si entra in zona SPOILER. Impossibile fare il punto della situazione senza descrivere cosa accade nei fumetti.

 

House Of X si apre con il rinato Charles Xavier, ora semplicemente X dopo essere sfuggito al piano astrale (era stato ucciso da Ciclope in AvsX) e aver preso in prestito il corpo dell’ibrido umano-sentinella Fantomex, intento a radunare i propri mutanti con Cerebro. O Cerebra. Non ho mai capito perchè si è arrivatia cambiare il suo nome.

Sembra che tutti i mutanti nascano e prosperino sull’isola di Krakoa, un ecosistema vivente e autocosciente, reso famoso in passato per aver prodotto la scissione del gruppo originale degli X-Men (Ciclope, Angelo, Bestia, Uomo Ghiaccio, Marvel Girl) che poi avrebbe dato origine al secondo super gruppo di Chris Claremont, per intenderci quello con Wolverine.

 

In questa nuova condizione Xavier e Magneto sono alleati. Anzi parrebbe che tutti i mutanti siano alleati e intenti a determinare la propria totale indipendenza e sovranità come homo superior.

A questo proposito dall’ingegneria genetica di Krakoa sono stati ricavati 3 particolari fiori i cui semi producano 3 rimedi prodigiosi: un elisir dilunga vita, un antibiotico universale potentissimo e un farmaco capace di curare tutte le principali malattie mentali.

Questi 3 farmaci saranno donati alle grandi super potenze mondiali solo se riconosceranno la sovranità e la libertà del popolo mutante.

Ma l’isola di Krakoa nasconde ben altri prodigi, come ad esempio il complesso sistema linguistico a simboli (che ha creato Hickman stesso) e la tecnologia a portali capace di trasportareun mutante in diversi punti dello spazio istantaneamente. Troppo allettante per non essere una potenziale arma, giusto?

I mutanti nascono da bacelli e quasi allevati dall’isola stessa. Una cosa mai vista prima. Non si capisce se questo sia il futuro o il presente, ma è il caso di non porsi troppe domande così presto.

 

 

Nel frattempo S.H.I.E.L.D., S.T.R.I.K.E., S.W.O.R.D., Hydra e A.I.M. stanno monitorando le attività mutanti consapevoli che se non ci fosse stato il famigerato massacro di Genosha ora i mutanti sarebbero la razza dominante del pianeta.

Ma se il popolo mutante intende affermarsi pacificamente come mai Mystica, Toad e Sabretooth stanno tentando di trafugare delle proprietà di Tony Stark e Reed Richards? E come mai alla cattura di Victor Creed da parte degli F4 stessi, improvvisamente appare un Ciclope, incredibilmente calmo e determinato, che reclama la custodia del “prigioniero” per non creare incidenti ed imbarazzi internazionali?

 

 

 

Nel frattempo su Powers Of X…

La bomba esploderà su Powers Of X che si apre con la presentazione di 4 linee temporali ben distinte:

  • X0: il passato degli X-Men, legato al periodo precedente alla fondazione della squadra.
  • X1: il presente degli X-Men con questo nuovo misterioso Charles Xavier;
  • X2: il futuro dei mutanti e la guerra scatenata contro Nimrod e le macchine;
  • X3: il futuro remoto dei mutanti, forse ormai del tutto scomparsi oppure ascesi ad uno stato evolutivo ancora superiore, come una sorta di coscienza collettiva.

Un’inedita Moira MacTaggert sembra fare la conoscenza del nostro buon vecchio Xavier. Ma lei è dotata di una capacità unica tra i mutanti, ovvero il potere della reincarnazione. Ogni volta che muore, torna nell’utero materno con la piena consapevolezza di ciò che è stato e di ciò che quindi potrebbe essere. Il suo tentativo sarà quello di mostrare tutto ciò che si trova nella sua mente al telepate più potente del mondo che reagirà a dio poco sconvolto.

 

 

Nel presente Mystica consegna a Magneto i piani trafugati dai magazzini Damage Control di Stark e Richards, ma il piano è ancora oscuro e non sembra poi così pacifico.

Nel futuro dei mutanti però sembra esserci inevitabilmente solo guerra; Krakoa è andata perduta e i pochi mutanti sopravvissuti sono frutto delle ibridazioni genetiche operate da Sinistro sui campi di allevamento marziani.
Ma nel sistema solare abitano ancora otto mutanti, sull’asteroide K: tra questi riconosciamo quelli che sembrano a tutti gli effetti Magneto e Wolverine, anche se molto invecchiati.

La Supremazia Uomo-Macchina (in cui sono coinvolte le Sentinelle e MasterMold, la suprema macchina crea sentinelle) combatte le sacche di resistenza rappresentate in questo caso da Rasputin IV (versione femminile di Colosso dotata di una magnifica Spada dell’Anima e un corredo genertico che farebbe pensare a Kitty Pride, Xavier e forse X-23), un Cardinale (terza generazione di mutanti che presentano grandi poteri ma anche una insolita indole pacifista) e Cylobel, frutto del progetto “cervelli neri”, un errore di sistema nel processo di creazione delle entità Uomo-Macchina e utili solo per poterne estrarre informazioni. I mutanti sono in tutto ottomila e vivono divisi tra una colonia esterna dello spazio Shi’ar e la capitale stessa dell’Impero, ovvero Chandilar.

Ma nel sistema solare abitano ancora otto mutanti, sull’asteroide K: tra questi riconosciamo quelli che sembrano a tutti gli effetti Magneto e Wolverine, anche se molto invecchiati.

 

 

 

Nel futuro remoto dell’anno 1000 della storia mutante il successore di Nimrod L’Inferiore prende il nome di Nimrod il Sommo e dialogando con un essere blu chiamato il Bibliotecario, afferma che il corpo ormai rinsecchito di Cylobel non è più utile per trarne informazioni.

L’essere blu ad un certo punto dirà:

Chi, al tempo, avrebbe potuto prevedere la sorprendente conclusione della guerra tra umani, macchine e mutanti?.

 

La scena poi si sposterà su una sorta di Riserva/Serra dove, oltre ad affermare che il capitolo homo sapiens si può ritenere finalmente concluso, si intravedono un uomo e una donna in mezzo alla vegetazione; quasi un Eden in provetta con due redivivi Adamo ed Eva.

 

Le due storie, deliziate dalle tavole dei due disegnatori incredibilmente in forma Pepe Larraz (HoX) e R.B. Silva (PoX), sorprendono realmente per la quantità di novità, sorprese e colpi di scena presenti al proprio interno.

Sembra che l’intento di Hickman sia quello di creare una storia completa del passato, presente e futuro dei mutanti, in un affresco che vedrà assolutamente Moira MacTaggert protagonista, oltre ovviamente al ruolo cruciale di Xavier. Moira è da sempre un elemento chiave della storia mutante, ha aiutato a costruire Cerebro e in molti modi è stata coinvolte in alcune delle trame chiave più importanti.

Ci ha mostrato un presente inedito e misterioso. Un presente che se non verrà in qualche modo alterato genererà le conseguenze che porteranno al fallimento di Krakoa, alla migrazione su Marte, allo sterminio mutante e a quello che abbiamo visto in Powers Of X.

 

Da parecchio tempo Marvel non sembrava così tanto in forma in un restart. Hickman è assolutamente scatenato.

Intanto ha dichiarato che la X del logo non rappresenta solo il gene mutante e il simbolo delle testate in questione, ma anche il numero 10 e che questo numero sarà molto importante nel corso della serie. Questo è dimostrato anche dal fatto che le 4 linee temporali di PoX sono effettivamente “potenze di 10” (anno uno, il passato, dieci ovvero il presente, e poi il cento e il mille).

Le alleanze mutanti sono affascinanti e i riferimenti a quel gioiello che è stato House Of M di Brian Micheal Bendis e Olivier Coipel rendono il tutto ancora più accattivante.

Come tutto questo si colleghi al resto dell’universo Marvel non è ancora dato a sapersi, almeno qui in Italia.

Di certo Hickman ha disseminato le proprie storie e i social di indizi, tra riferimenti cinematografici (2001 Odissea nello Spazio con il monolite nero) e collegamenti diretti a tutta la grande storia dei mutanti Marvel.

Solo tra gli acronimi vale la pena citare il SalCel Khennil nominato da Nimrod e i suoi che riconduce immediatamente alla mente il Salem Center, cioè la sede della Scuola X.

Il fatto che i mutanti dell’anno cento si trovino sotto la protezione della Regina Shi’Ar, Xandra, è un altro dato familiare che la dice lunga sui collegamenti storici alla continuity X-Men. Xandra infatti è la figlia di Charles Xavier e la precedente imperatrice Lilandra che hanno condiviso una storia assieme.

Il ricco comparto di redazionali e informazioni contenute negli albi rendono il world building di Hickman intricato ma estremamente interessante e difficilmente si riesce a resistere alla tentazione di conoscere qualche dettaglio in più curiosando su internet.

Nel secondo numero di House of X scopriremo di più della storia e del ruolo chiave di Moira MacTaggert e vi garantisco che le sorprese anche in questo caso saranno tante.

Se vi aspettavate una recensione, spiacente di avervi delusi, era più importante fotografare il momento.

Perché di certo qui si sta scrivendo una parte importante della storia degli X-Men. Anzi è un momento storico, come sempre quando accade una (neanche tanto) piccola rivoluzione.

È bello assistere ad un momento così fondamentale del fumetto mainstream americano. Un po’ come chi ha letto e vissuto “in diretta” momenti epocali come l’uscita di Crisi sulle Terre Infinite, Secret War, Infinity Gauntlet ecc.

Sono questi i bei momenti in cui dire “io c’ero”. Buona lettura.

 

 

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