Recensione Missing Link

Missing-Link-recensione

Missing Link è il nuovo film in stop motion dello studio Laika, scritto e diretto da Chris Butler, che vede al centro della storia la figura del mitico Bigfoot, l’anello mancante tra l’uomo e la scimmia.

Il Bigfoot è un primate leggendario alto dai 2 ai 3 metri, ricoperto di peluria e dai grandi piedi che dovrebbe essere la congiunzione tra uomo e scimmia.

Alto dai 2 ai 3 metri, ricoperto da una folta peluria e dai grandi piedi. Queste sono le caratteristiche principali del Bigfoot, o Sasquatch, leggendaria creatura della cultura americana che vivrebbe nelle foreste settentrionali del continente. Un mito quello del primate che dovrebbe essere la prova esistente della congiunzione tra l’uomo e la scimmia che da sempre affascina l’uomo, tanto che negli USA non solo circa il 10% dei cittadini afferma di credere nella sua esistenza, ma esiste la Bigfoot Field Researchers Organization, la quale si occupa del mistero del Bigfoot.

Da sempre la creatura affascina il mondo dell’entertainment, in particolare del cinema che nel corso degli anni ha dato vita a molte pellicole con protagonista la creatura leggendaria. Che siano commedie, film d’animazione od horror, il Bigfoot ha avuto molte versione per il grande ed il piccolo schermo. L’ultima in ordine di arrivo è Missing Link, nuovo film Laika scritto e diretto da Chris Butler (Paranorman, Kubo e la spada magica) che porta al cinema la creatura in una storia diversa dal solito.

Missing Link è il nuovo film Laika che riporta al cinema la figura del Bigfoot in una storia diversa dal solito.

 

Protagonista della storia è l’investigatore di mostri e misteri Sir Lionel Frost.

Sir Lionel Frost è un famoso investigatore di mostri e misteri. La sua missione è scovare le creature leggendarie in giro per il mondo e riportare con sé una prova della loro esistenza. Finora senza successo Deriso da tutti, in particolare dalla società di esploratori di Londra, l’uomo partirà alla volta dell’America dell’Ovest per trovare e riportare in Inghilterra il mitico Bigfoot.

Giunto a destinazione dopo un lungo viaggio, Frost avrà una sorpresa riguardante la mitica creatura. Inizierà così per l’esploratore un viaggio inaspettato e ovviamente pieno di pericoli attraverso l’America, L’Europa e l’Asia per giungere in una mitica città. Un viaggio che porterà Sir Lionel Frost e i suoi compagni di viaggio alla scoperta di incredibili verità.

 

 

Se pensate che Missing Link sia il solito film sulla ricerca del Bigfoot vi sbagliate di grosso. Nonostante inizialmente ogni cosa faccia pensare all’ennesimo film di un esploratore alla ricerca della mitica creatura, in breve la Laika tira fuori l’asso nella manica per distruggere tutte le sicurezze dello spettatore. Missing Link è una pellicola che tratta in maniera inaspettata il mito dell’anello mancante tra uomo e scimmia e lo fa con ironia, divertimento, azione ed avventura.

Missing Link è un film pieno di ironia, divertimento, azione ed avventura.

Dopo un intro in terra scozzese in cui troviamo Sir Lionel Frost alle prese con una delle sue cacce ai mostri leggendari – con tanto di malcapitato assistente che ne subisce di tutti i colori – l’esploratore si metterà subito alla ricerca del mitico Bigfoot, desideroso di provare sia a sé stesso che alla società degli esploratori di Londra che da sempre lo deride di essere nel giusto.

Inizia per il protagonista e lo spettatore un viaggio alla ricerca del Bigfoot.

Inizia così per Frost, ed ovviamente per lo spettatore, un viaggio attraverso l’Oceano Atlantico e gli Stati Uniti d’America per giungere nelle foreste dove vive la creatura. Ed è proprio una volta giunto a destinazione che si avrà la grande sorpresa del film, in cui scopriremo la vera indole del Bigfoot e la realtà che si cela dietro il viaggio del cacciatore.

 

 

Missing Link è un road movie alla scoperta di sé, una tenera ed avvincente storia di amicizia dove la comicità slapstick la fa da padrone.

Quella raccontata in Mister Link si rivela quindi essere un road movie alla scoperta di sé, una tenera ed avvincente storia di amicizia tra persone tanto lontane ma al contempo vicine, più simili di quanto si creda. Un’avvincente avventura attraverso Oceani, deserti e montagne innevate in cui non mancano le tipiche risse da saloon, sparatorie, inseguimenti e scazzottate. Dove la comicità slapstick la fa da padrone e in cui non mancano le citazioni, bellissima quella di Frankenstein Junior.

Il focus del film più che sulla creatura è su la sua personalità.

Un film il cui focus più che la creatura in sé è la sua personalità. La storia scritta da Chris Butler si concentra sull’animo di Mr. Link, sulla sua solitudine e sul suo desiderio di trovare il suo posto nel mondo. Perché essere l’ultimo della tua specie e passare tutta la vita da soli è qualcosa di terribile per chi unque. Ecco quindi che l’unico modo per riuscire a cambiare la tua vita è chiedere aiuto ad un noto esploratore e magari trovare anche un amico.

Il viaggio, non senza pericoli ed ostacoli, cambierà la vita di chi ne prenderà parte.

Un viaggio quindi che cambierà le vite di chi ne prenderà parte. Non solo di Frost ma anche di tutti coloro che gli sono vicini. Non senza pericoli ed ostali da superare e dove il nemico si nasconde nei posti più impensabili pur di far fallire i protagonisti. Perché quando a guidarti sono la superbia e una mente ristretta si è disposti a tutto pur di non ammettere di essere in torto.

 

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Sin da Coraline e la porta magica la Laika ha fatto dei contenuti dei suoi film e dell’animazione in stop motion i suoi punti di forza. Due elementi che nel corso degli anni sono stati i pilastri su cui si sono retti e fondati i suoi film. Mister Link è solo l’ultimo della lista a non deludere, ma anzi conferma ancora una volta che la casa cinematografica è una delle migliori.

Punto di forza è la sceneggiatura, capace di dare vita ad una storia tanto divertente quanto avvincente e dove i personaggi sono a tutto tondo.

Uno dei punti di forza del film è senza dubbio la sceneggiatura di Butler, capace non solo di dare vita ad una storia tanto divertente quanto avvincente e capace di catturare lo spettatore sin dal primo secondo, ma soprattutto in grado di dare vita a personaggi a tutto tondo, dove non mancano le sfumature e le zone d’ombra. Personaggi in cui si cela molto più di quello che si vede in superficie.

Missing Link è un titolo dal significato duale.

Un titolo Missing Link dal significato duale, perché se il significato più immediato si riferisce all’anello mancante tra uomo e scimmia, il suo senso più profondo riguarda lo stato d’animo del protagonista, il suo sentirsi solo e la sua immensa voglia di trovare il suo posto nel mondo.

 

 

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Ottima la regia di Chris Butler che porta lo spettatore nel pieno della vicenda, facendolo diventare un compagno di viaggio dei protagonisti.

Altro punto di forza del film è sicuramente la regia di Butler, capace di far immergere lo spettatore nella storia e farlo diventare uno dei compagni di viaggio dei protagonisti. Un vero e proprio coinvolgimento nella storia.

Una pellicola Missing Link che continua anche dopo i titoli di coda, mostrando con schizzi e segni sulle mappe che scorrono sullo schermo i viaggi che i personaggi continuano ad intraprendere, perché l’avventura è sempre dietro l’angolo. Inoltre come di consueto non mancherà la classica scena in cui vediamo a velocità aumentata la realizzazione dell’opera.

Piacerà a tutte le fasce di pubblico. Da vedere assolutamente.

Una storia che piacerà sia ai più piccoli che agli adulti, in grado di parlare a più fasce di pubblico e capace di intrattenere e divertire in maniera intelligente e dove la riflessione non manca. Perché ormai è risaputo che i film di animazione non sono un prodotto dedicato eslusivamente ai bambini. Da vedere assolutamente.

 

 

 

 

Missing Link arriverà al cinema il 14 novembre 2019.

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