Gli astronomi sospettavano da tempo che la collisione di stelle di neutroni potesse creare questi elementi e grazie alle osservazioni dei telescopi dell’ESO (Osservatorio Europeo Meridionale) è stato possibile rilevare la presenza di stronzio (Sr) nell’esplosione dopo l’impatto tra i due corpi.
Quando furono captate le prime onde gravitazionali provenienti dallo spazio l’ESO puntò i propri telescopi tra cui il VLT (Very Large Telescope) verso l’origine del fenomeno che si scoprì essere una fusione di stelle di neutroni denominata GW170817I.
Le stelle di neutroni sono oggetti celesti superdensi che in fase di fusione producono energia concentrata sopratutto nella zona del vicino infrarosso.
Analizzando oggi i dati raccolti si è arrivati all’importante scoperta che conferma che gli elementi più pesanti nell’universo possono generarsi dalla fusione di stelle.
Lo stronzio sulla Terra si trova naturalmente nel terreno concentrato in alcuni minerali e i suoi sali vengono utilizzati per fabbricare fuochi d’artificio di colore rosso brillante.
Rianalizzando i dati del 2017 dalla fusione, abbiamo ora identificato in questa palla di fuoco la firma di un elemento pesante, lo stronzio, dimostrando che la collisione delle stelle di neutroni crea questo elemento nell’Universo.
Ha affermato Darach Watson della University of Copenhagen in Danimarca autore principale dello studio.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature.