Abbiamo incontrato il protagonista Joaquin Phoenix, il regista Todd Phillips e l’attrice Zazie Beetz a Venezia, durante la 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dove Joker ha vinto il Leone d’Oro: trainato da un’interpretazione da Oscar, il film farà parlare di sé a lungo.

Dopo aver vinto il Leone d’Oro alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Joker è finalmente in sala. La sera della premiazione abbiamo tutti detto, pensato e scritto che era “una notte da leone”, ma in molti non si aspettavano realmente che Todd Phillips, il regista della trilogia di Una notte da leoni, potesse dare vita a un film così affascinante e complesso.

Uno che ci ha creduto subito invece è Joaquin Phoenix, che fin dalla genesi della pellicola si è seduto nel suo salotto a parlare con il regista del personaggio, costruito ogni giorno e in continua evoluzione, fino all’ultimo ciak. Il Joker creato da Phillips e Phoenix è liberamente ispirato ai fumetti DC e, per il momento, è destinato a rimanere un unicum, senza collegarsi al DC Extended Universe.

Questo Joker, a differenza di tutti quelli visti fino a ora sul grande schermo, è soprattutto un uomo che soffre: soffre talmente tanto da non riuscire più a capire se esiste davvero o no. La bellezza del film di Phillips sta infatti sopratutto nell’averci fatto scoprire l’uomo dietro al trucco da clown: Arthur Fleck è molto concreto e reale, prende batoste (sia fisiche che morali) da chiunque e ha vissuto una brutta giornata di troppo. È a questo punto che entra in scena il Joker e il film, nell’ultima mezz’ora, diventa un crescendo impressionante per potenza visiva ed emotiva.

 

 

Ecco la nostra intervista in video:

 

 

 

Todd Phillips: “Solo quando senti ridere qualcuno lo conosci veramente”

Una caratteristica inquietante di Arthur è che ride involontariamente: quando si trova in uno stato d’animo che lo mette in ansia, esplode in una risata incontrollabile, che sembra spezzarlo in due per il dolore. Uno dei tanti contrasti su cui si basa il film.

Non è una novità per Todd Phillips quella di dare una risata indimenticabile al suo protagonista: anche Jonah Hill in Trafficanti, film precedente (e sottovalutato) dell’autore di New York, rideva in un modo inconfondibile. Come mai questa passione per le risate? Glielo abbiamo chiesto proprio a Venezia:

Anni fa dicevo sempre che non conosci davvero qualcuno fino a quando lo senti ridere: è una cosa che ci mette a nudo. Non so spiegarlo: quando ti viene in mente un amico, o un membro della famiglia, se ci pensi la sua risata ti dice molto di lui.

 

 

 

Zazie Beetz: “Una brutta giornata può cambiarti la vita”

In Joker c’è una citazione esplicita di The Killing Joke di Alan Moore: Arthur, ormai a un passo dalla follia, dice di aver avuto una giornata veramente brutta, proprio come nel fumetto. Zazie Beetz, che nel film è Sophia, vicina di casa del protagonista, è d’accordo? Una giornata storta può cambiare la nostra vita per sempre?

Sì, una giornata davvero positiva o una brutta: tutto ci influenza e una scelta sbagliata può avere un effetto domino sul resto della tua vita. Quindi sono completamente d’accordo.

 

 

 

Joaquin Phoenix: “Joker è un’esperienza unica”

L’interpretazione di Phoenix è incredibile: oltre ad aver perso molto peso, aver trovato una risata che ti entra in testa (e ci rimane a lungo) e una postura propria del personaggio, l’attore sembra essersi totalmente fuso con il ruolo. Molto probabilmente Joker lo porterà all’Oscar come migliore attore protagonista, ma, visto che sembra quasi un test di Rorschach, cosa vede Joaquin Phoenix in Arthur/Joker?

Non voglio imporre la mia interpretazione, perché penso che il valore di questo film sia che significa una cosa diversa per ognuno di noi. Ho sentito già reazioni molto diverse dalle persone.

Non mi piace quando un regista o un attore ti dicono cosa significa un film per loro: non voglio che mi influenzino, voglio avere la mia esperienza personale con il film.

Non guardo mai trailer, non leggo le recensioni, voglio farmi una mia idea. Per me il film in questo senso è unico, soprattuto perché non succede spesso che il film di una major ti lasci libero di farti una tua idea. È un’esperienza unica e odierei rovinarla al pubblico.

 

Joker è nelle sale italiane dal 3 ottobre.