Il Center for Disease Control and Prevention, il Food and Drug Administration, vari dipartimenti locali e di stato per la salute, insieme ad istituti clinici pubblici e privati, stanno investigando l’improvviso aumento di ricoveri dovuti alle sigarette elettroniche e ai vaporizzatori.

I casi di persone afflitte da patologie polmonari sono saliti a 805, diffusi in 46 stati: di questi, 12 casi sono risultati fatali.

Tutti i casi sono stati correlati all’utilizzo dei vaporizzatori o delle sigarette elettroniche.

In particolare sembra che i prodotti contenenti THC siano da ritenersi in qualche modo coinvolti, comunque in modalità ancora non chiare:

The latest findings from the investigation into lung injuries associated with e-cigarette use, or vaping, suggest products containing THC play a role in the outbreak.

 

Una delle tesi più accreditate è che gli ammalati abbiano utilizzato liquidi amatoriali nei loro vaporizzatori, con una concentrazione di nicotina e/o altre sostanze fuori dalle norme. Non c’è ancora però alcun tipo di conferma e tutte le piste investigative rimanono aperte.

Ad oggi occorre puntualizzare che:

  • Non sono state ancora individuate le specifiche sostanze chimiche responsabili dei danni, associate all’uso con sigarette elettroniche o vaporizzatori.
  • Nessun singolo prodotto o sostanza è stato correlato a tutti i casi.
  • Occorrono più informazioni per sapere se si tratti di uno o più prodotti nocivi, se siano relazionati ai vaporizzatori o alle sigarette elettroniche o se ci sia un brand in particolare da ritenersi responsabile.

 

La situazione attuale negli Stati Uniti

 

La CDC raccomanda di astenersi dall’utilizzo di vaporizzatori o sigarette elettroniche, almeno fintanto che non sia stata chiarita completamente la questione.

Nel nostro paese ad oggi non si riscontra ancora alcun decesso o caso noto, anche se l’attenzione verso questa categoria di prodotti è sicuramente aumentata.

 

Potete scaricare al link sottostante il rapporto in questione: