Il 12 giugno la sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA ha eseguito una manovra di navigazione raggiungendo un nuovo record come navicella che ha orbitato più vicino ad un corpo celeste.

La navicella si è avvicinata fino a 680 metri dalla superficie dell’asteroide Bennu, il precedente record di OSIRIS-REx era di circa 1,3 chilometri.

Gli scienziati hanno notato avvicinandosi all’asteroide che delle particelle venivano espulse nello spazio dalla sua superficie.

Gli scienziati hanno notato avvicinandosi all’asteroide che delle particelle venivano espulse nello spazio dalla sua superficie. Per capire meglio il fenomeno, le prime due settimane di Orbital B, questo il nome dell’orbita su cui si muove, saranno dedicate all’osservazione di questi eventi scattando immagini frequenti dell’orizzonte dell’asteroide.

Inoltre durante la sua permanenza nell’Orbital B, la sonda utilizzerà tutti gli strumenti scientifici in dotazione per mappare le caratteristiche principali della superficie di Bennu e per selezionare il miglior sito di raccolta dei campioni.

I campioni di questo asteroide primitivo aiuteranno gli scienziati a comprendere la formazione del Sistema Solare oltre 4,5 miliardi di anni fa.

La raccolta dei campioni è prevista per l’estate 2020 con consegna agli scienziati sulla Terra nel settembre 2023.