C’era una volta a Hollywood: Brad Pitt e Leonardo DiCaprio hanno amato la scrittura di Tarantino

Presentato ieri al Festival di Cannes, con un nuovo trailer arrivato sempre nella giornata di ieri, C’era una volta a Hollywood è senza dubbio uno dei film del momento.

L’ultima fatica di Quentin Tarantino è infatti attesissima dai fan, anche per via del cast stellare che compone la pellicola.

Purtroppo da noi ci sarà da aspettare un po’ prima di vederlo al cinema, visto che il film in Italia uscirà nelle sale a Settembre. Nell’attesa, visto che si parlava del cast, leggiamo le dichiarazioni dei due protagonisti principali del film, che hanno parlato dell’ambientazione, della sceneggiatura e della scrittura di Quentin Tarantino, e di cosa li ha convinti a partecipare al film.

Leonardo DiCaprio:

Non credo ci sia un film di Hollywood come questo, e intendo un film ambientato a Hollywood e che parla di Hollywood

Beh, inanzitutto la chance di lavorare con Tarantino. Poi il periodo sicuramente era affascinante, è stato una sorta di omaggio a Hollywood. Non credo ci sia un film di Hollywood come questo, e intendo un film ambientato a Hollywood e che parla di Hollywood, che si sporca le mani scavando nella vita quotidiana di un attore e della sua controfigura. Il 1969 è un anno importantissimo nella storia del cinema e del mondo. Rick e Cliff fanno parte della vecchia guardia, ma tentano anche di esplorare questo nuovo mondo della rivoluzione hippie e l’amore libero. Adoro l’idea di interpretare questo attore che cerca il suo posto in un nuovo mondo, e il suo amico che è stato con lui durante tutti questi anni a Hollywood. Quentin cattura così brillantemente quello che sta cambiando in America, ma anche a Hollywood, attraverso gli occhi di questi personaggi, che hanno impressa in loro l’immensa conoscenza della storia del cinema di Quentin.

Brad Pitt:

Tarantino è l’ultimo ricercatore del bello

Di sicuro il periodo è divertentissimo. Tarantino è l’ultimo ricercatore del bello, dello stile. Se sei in uno dei suoi film, sai di essere in ottime mani. Quentin ti dà questi discorsi, del genere che ripensandoci tornado a casa speravi di aver detto prima, o ai quali pensi un giorno dopo. Il copione sembrava l’evoluzione della voce di Quentin. Tarantino è un autore che spinge il film in una sola, originale direzione. Ma ho trovato questa una sua evoluzione, un amalgamarsi di tutte le cose che abbiamo amato dei suoi otto altri film.

Che ne pensate delle loro parole? Cosa vi aspettate da C’era una volta a Hollywood?

 

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