Cambiano le regole che definiscono le unità di misura: non saranno più determinate da riferimenti fisici ma da formule matematiche.

Oggi è un grande giorno – dice la direttrice scientifica dell’Inrim, Istituto Nazionale di Metrologia, Maria Luisa Rastello – ora le unità del Sistema Internazionale di misura sono riferite a una costante fondamentale, vale a dire che sono basate su un numero che si trova ovunque.

Le classiche unità di misura come chilo, metro, secondo, ampere, kelvin, mole e candela vengono messe da parte: fino a questo momento facevano riferimento ad elementi fisici, come il Grand Kilo, il cilindro di platino-iridio forgiato nel 1879 e conservato in un caveau di Parigi, ora si rifanno a leggi matematiche come le costanti dell’universo.

Conferma, infatti, la direttrice scientifica dell’Inrim:

è una differenza enorme rispetto al passato, soprattutto per il chilo, che era ancora un campione materiale conservato in una cassaforte con tre chiavi assegnate a tre persone. Il nuovo sistema è molto più democratico perché i valori di riferimento sono a disposizione di tutti.

Tutto questo è rivoluzionario ma come spiega il presidente del Inrm, Diederik Wiersma, non dovremo abbandonare le nostre bilance. Nella nostra quotidianità non cambierà nulla, a trarne vantaggio saranno le misure per le quantità molto piccole:

la rivoluzione toccherà settori come l’industria elettronica, l’industria farmaceutica e le applicazioni delle nanotecnologie che ne guadagneranno in precisione

Il nuovo Sistema Internazionale delle misure era stato approvato il 16 novembre 2018 dalla 26/a Conférence générale des poids et mesures (Cgpm), nella quale l’Italia, con l’Inrim, ha avuto un ruolo importante, e va a sostituire il Sistema Internazionale conosciuto dal 1960.

La sostituzione graduale dei riferimenti fisici per le diverse unità di misura è iniziata già dalla fine degli anni ’60:

  • 1967 il secondo: prima unità di misura a essere definita sulla base di una costante, transizione dell’atomo di cesio; 
  • 1979 la candela, definita in base al coefficiente di visibilità;
  • 1983 il metro ha abbandonato la vecchia barra di platino-iridio e in seguito la lunghezza d’onda del krypton per essere definito sulla base della velocità della luce; 
  • ad oggi il chilogrammo, con la costante di Planck; l’ampere, con la carica dell’elettrone; il kelvin con la costante di Boltzmann, e mole con il numero di Avogadro.