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Top 10 Fumetti Italia 2018

Siamo giunti alla fine di questo 2018, altro anno importante per la produzione fumettistica sia italiana che estera. E come ogni anno inizio già dalla metà di dicembre a stilare classifiche e graduatorie sulle migliori uscite dell’anno, finendo come sempre ad arrivare all’ultimo momento.

Sono un eterno indeciso. Oppure è uscita veramente troppa roba bella. Il risultato non cambia: sto scrivendo queste righe la Vigilia di Natale.

Esattamente come l’anno scorsoho optato per realizzare tre diverse classifiche, per dare spazio e dignità ai tanti bellissimi fumetti usciti e per non obbligarmi a scelte radicali che non fanno proprio parte del mio stile. E già così è una mezza tragedia, fidatevi.

Tante letture anche quest’anno e un trend qualitativo che si attesta su quello raggiunto nel 2017 a dimostrazione di quanto questo settore non stia assolutamente perdendo colpi, anzi.

Tuttavia una premessa è doverosa: queste classifiche rappresentano il meglio delle mie letture dell’anno. Sono un essere umano e non posso leggere tutto quello che esce, anche se sapete bene che sono un notevole divoratore di fumetti.

Per cui l’invito è quello di farci sapere nei commenti quali sono le vostre preferenze, senza indugi, al fine di poter avere una panoramica davvero completa ed esaustiva di un altro grande anno di fumetti e de Il Trono Del Re. In ogni caso i fumetti che troverete di seguito sono tutti di altissimo livello, questo è garantito.

Ne approfitto per augurarvi uno splendido 2019, ricco di grandi letture e soddisfazioni.

Quest’anno abbiamo deciso di pubblicare separatamente le tre classifiche, quindi cominciamo con la Top 10 Fumetti Italia.

 

 

 

 

Top 10 Italia

 

 

.10

Salvezza

di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Feltrinelli Comics)

 

Avrete tutti sentito parlare della nave Aquarius della ONG SOS Méditerranée.

Ebbene questo fumetto è il reportage dell’avventura di Marco e Lelio a bordo della nave che ha soccorso tanti migranti in difficoltà (anzi no, in pericolo di vita) nel celebre tratto di mare tra l’Italia e la Libia.

In pieno graphic journalism saremo trasportati a bordo della nave e saremo testimoni della vita di tutti i giorni di un’organizzazione che si pone come obbiettivo quello di salvare vite umane.

Non mancheranno i momenti leggeri, addirittura quelli noiosi dati dagli impedimenti burocratici o climatici, fino a giungere all’operazione di soccorso vera e propria.
La lettura di questo libro è importante per non avere più a possibilità di dire “non sapevo” o “pensavo fosse diverso”.

La lettura di questo libro è importante per non avere più a possibilità di dire “non sapevo” o “pensavo fosse diverso”. In questo momento tumultuoso quanto a situazione politica è giusto potersi informare su quello che veramente sta accadendo poco distante dalle nostre coste e farlo attraverso il medium del fumetto credo sia un’ottima opportunità di avvicinamento per tutti.

E in più va detto che, pur non essendo un fumetto di supereroi, Salvezza presenta un ritmo notevole, disegni decisamente molto belli e tanta azione, a dispetto di chi potrebbe pensare che giornalismo a fumetti equivalga a noia.

Se la pensate così, rimediate subito. Non c’è occasione migliore.

 

La nostra recensione: 

 

 

 

.09

Nomen Omen

di Marco B. Bucci e Jacopo Camagni (Panini Comics Italia)

 

Con il secondo numero di Nomen Omen mi sono convinto di una cosa: in Italia ci sono tantissime potenzialità per conquistare il mercato estero, anche quello più pop.

Se Contronatura di Mirka Andolfo ha riscosso un buon successo negli States non potrei immaginare esito diverso per l’opera di Marco B. Bucci e Jacopo Camagni.

Becky, la protagonista di questo fumetto capace di “vedere” la magia sotto forma di colore, in questo secondo volume riuscirà finalmente a padroneggiare le sue capacità magiche, unite a quello che le riesce meglio in assoluto, cioè la dimestichezza con tutti gli apparecchi elettronici e l’utilizzo del web, divenendo al 100% una strega moderna e attuale.

Sarà in grado di recuperare il cuore che le è stato strappato dal Re di Arcadia e nel contempo di liberare i propri amici intrappolati in una dimensione magica invisibile agli occhi umani?

Nome Omen racchiude tantissimi elementi pop di potenziale gran successo: protagonisti giovani poco più che adolescenti, attentissimi al look, una dimensione magica urban fantasy alla Harry Potter invisibile agli umani non dotati di poteri, l’impiego di tecnologia e social in maniera assolutamente attuale e coerente, la passione travolgente che sfocia in sensuali scene ricche di eros, (sia etero che gay) e una vicenda di crescita e autodeterminazione degna di alcune stagioni di Buffy, l’ammazzavampiri.

Dite quello che volete ma io lo trovo un prodotto dal potenziale elevatissimo (che in parte accoglie un’eredità di stampo nipponico alla Clamp, ma che si conferma molto originale) e che spero sbarchi presto negli States a dimostrazione di quello che possiamo fare con la giusta dose di freschezza e stile.

 

La nostra recensione:

 

 

 

.08

Sospeso

di Giorgio Salati e Armin Barducci (Tunuè)

 

Si parla tanto di bullismo e di situazioni veramente al limite che riguardano specie i più giovani. Non che in passato certe cose non accadessero, semplicemente oggi sembra tutto più esasperato, forse perché siamo peggiorati come esseri umani o forse perché la massificazione mediatica rende tutto più vasto.

Sospeso di Giorgio Salati, con gli originali disegni di Armin Barducci fotografa proprio questa condizione e lo fa con sensibilità davvero sorprendente.

Conosceremo Martino, un ragazzo di provincia come tanti, anzi più sfigato degli altri, vittima costante delle angherie degli spietati compagni di scuola e dell’indifferenza da parte della ragazza che gli piace. Ma Marty con il suo walkman sempre acceso e una colonna sonora che ci riporta negli anni 90, scoprirà di avere un potere particolare, quello di poter dilatare a piacimento il tempo per poter toccare puri attimi di felicità e realizzazione, in una azzeccatissima metafora della diversità di condizione tra la fine dello scorso millennio, caratterizzato da lunghe attese e pazienza, e l’immediatezza dei mezzi odierni.

Una storia commovente come poche, che saprà emozionare in particolare chi è genitore e che piacerà ai più sensibili, perché scritta con maestria e delicatezza, pur trattando un argomento di cui ognuno di noi fatica a parlare, specie in pubblico.

Un libro davvero bellissimo, originale nel tratto e che espone un tema davvero delicatissimo con rispetto e grandi capacità narrative.

 

 

 

.07

Non bisogna dare Attenzioni alle Bambine che Urlano

di Eleonora Antonioni e Francesca Ruggiero (Eris Edizioni)

 

Sono diventato papà da pochissimo di una splendida bambina. E mentre mia moglie era in dolce attesa ho letto con grandissimo piacere questo originalissimo libro di Eleonora e Francesca edito da Eris, che però mi ha colpito molto.

Ci ritroviamo negli anni ’90, con tutti i richiami pop del caso, a leggere il diario di queste ragazze, nella critica età dell’adolescenza, tra gelosie, amori inconfessabili, segreti notturni, il tutto realizzato con le penne colorate e uno stile grafico tanto immediato quanto efficace.

Questo fumetto mi ha colpito perché mi ha permesso di dare uno sguardo intimo nel mondo di queste ragazze nella loro fase più delicata, il passaggio da bambine a ragazze e di farmi capire alcuni meccanismi che si tendono a dimenticare dell’adolescenza. Mi ha colpito perché un giorno, da padre, mi ritroverò a dover gestire certe situazioni e Dio solo sa se sarò pronto in quel frangente.

È un libro sorprendente, adatto sia ai giovani (intendo tra i 16 e i 20 anni), sia ai più grandicelli come me, che non potranno fare a meno di emozionarsi nel ricordare la propria adolescenza e gli eventi che l’hanno caratterizzato.

Tendiamo a dimenticarcene crescendo, ma quello che da adulti ci sembra sciocco, a 14 anni è più imponente di una montagna.

 

 

 

.06

Kids With Guns

di Capitan Artiglio (Bao Publishing)

 

Il miglior esordio di quest’anno è di Capitan Artiglio, al secolo Julien Cittadino. Il suo fantasy western, tra banditi, dinosauri e misteriosi poteri è stato fin da subito una lettura accattivante, favolosamente pop nel disegno (che in qualche modo ricorda influenze francesi e giapponesi, ma in assoluto rende Cap Artiglio uno dei talenti più vivaci e apprezzabili in Italia), piena di citazioni e richiami (da Trigun ai Gorillaz, fino a Dragon Ball Z).

Il cliffhanger finale ci ha lasciati con il fiato sospeso e aspettiamo per il 2019 il secondo volume di una vicenda che gode di tantissima attenzione, nella speranza che Julien non senta troppo la pressione e possa sviluppare un percorso di trama avvincente.

Capitan Artiglio è parte di una nuova generazione di fumettisti, meno autoriali e cinici rispetto ai trend attuali, e forse per questo con un potenziale da sviluppare vastissimo e un mercato di fronte molto trasversale.

Gli auguro il meglio, faccio il tifo per lui dal giorno uno.

 

La nostra recensione:

 

 

 

.05

Macerie Prime Sei Mesi Dopo

di Zerocalcare (Bao Publishing)

 

La storia di Zerocalcare in due parti sulla crescita, sull’assunzione di responsabilità e sui cambiamenti che la vita ci impone nel suo corso è molto importante per la carriera dell’autore romano.

Segna infatti una pausa nella sua produzione di libri (Michele continua a ripetere che vuole imparare e a fare i cartoni animati), ma scatta anche un’istantanea molto lucida e reale di una situazione sociale ben precisa: quella dei trentenni.

Quella di persone che sono cresciute con un sogno che, a causa della crisi e dei cambiamenti sociali ed economici, gli è stata strappato via. Il tutto contrapposto alle nuove generazioni, gli abitanti delel macerie, che non hanno mai ricevuto promesse, anzi, e che quindi hanno sviluppato una qualche forma di armatura.

Le vicende di Zerocalcare e dei suoi amici sono anche le nostre, impossibile non riconoscersi in qualche modo in quanto si legge in questo libro (e nel precedente capitolo), godendosi anche i momenti di leggerezza, ma costatando sempre quanto la direzione che stiamo prendendo sia quantomeno pericolosa.

È un libro cinico, ma non privo di speranza. Non è il mio libro preferito di Zerocalcare, ma sicuramente è uno dei suoi lavori più importanti e – opinione personale – impattanti.

 

La nostra recensione:

 

La nostra intervista a Zerocalcare:

 

 

 

.04

Oudeis Omnibus

di Carmine di Giandomenico (Saldapress)

 

Il fumetto dei record di Carmine di Giandomenico finalmente gode della sua edizione definitiva, grazie a Saldapress.

Il viaggio fisico e onirico di Oudeis (Nessuno), alla ricerca della propria identità e dei propri ricordi, dalle atmosfere cyberpunk alla Ghost In the Shell dei primi due volumi si trasforma in un epico finale dall’altissimo livello stilistico e poetico, emozionante e ricco di sentimento.

Anche se la narrazione non è lineare non si percepirà lo stacco temporale tra i primi due capitoli e l’ultimo conclusivo, il cui stile unico è anzi azzeccatissimo.

L’opera che ha segnato il Guinness World Record e consacrato Carmine come autore più veloce del mondo con 56 tavole 70×100 in 42 ore, non poteva non concludersi che in questa maniera.

E se questo è il risultato raggiunto non si può non pensare a cosa si sarebbe potuti arrivare secondo il progetto iniziale di una serie lunga 10 anni con collaborazioni esterne e tanti “spin off”.

Oudeis è un’opera veramente eccellente, in cui si respira fortemente il cuore e l’anima di Carmine di Giandomenico, che libero dalle zavorre della serialità mainstream si lascia andare ad una genuinità davvero emozionante.

 

La nostra recesione:

 

 

 

.03

Mercurio Loi

di Alessandro Bilotta e AA.VV. (Sergio Bonelli Editore)

 

La serie scritta da Alessandro Bilotta riesce a confermarsi anche quest’anno come uno dei migliori fumetti italiani.

In Mercurio Loi c’è spazio non solo per la costruzione di trama, l’investigazione e la grande capacità di creare dialoghi appassionanti: c’è la voglia di sperimentare, di utilizzare canoni narrativi non propriamente usuali per la Sergio Bonelli e di stupire il lettore, anche con storie che mai avremmo pensato di leggere in una catalogo simile.

Come ad esempio nel numero 12 “Una settimana come tante”, in cui la routine e la contemplazione saranno i veri protagonisti, quasi a dimostrare che non serve per forza un’azione frenetica e ritmata per rendere interessante una storia.

A volte basta un personaggio affascinante ad accompagnarci per una passeggiata a Roma per essere catturati.

I 6 numeri del 2018 di Mercurio Loi contengono davvero di tutto per soddisfare i lettori, anche quelli con gusti raffinati, grazie alle tante situazioni diverse trattate (dalle società segrete ai rivoluzionari senza armi, al ribaltamento dei ruoli facendo emergere l’assistente Ottone e gli altri comprimari), il tutto sempre con quell’incredibile varietà di generi già vista nel corso del 2017, con dialoghi eccellenti e un cast di disegnatori di prim’ordine.

Sicuramente Mercurio Loi è la serie più innovativa del catalogo Bonelli, ma in generale è una delle serie italiane più geniali degli ultimi anni.

 

 

 

.02

4 Vecchi di Merda

di Marco Taddei e Simone Angelini (Coconino Press)

 

Il nuovo libro di Taddei e Angelini è spietato, cattivo, senza nessun tipo di filtro. È un libro difficile da mandare giù a tratti, ma nonostante tutto è anche senza dubbio uno dei migliori fumetti italiani degli ultimi tempi.

Conoscerete Colt, un vecchio punk radicato nella sua (contro)cultura di opposizione, un tempo chitarrista della band 4 pezzi di merda, ormai diventato vecchio e solo, nella società ultraproduttiva, standardizzata e tutt’altro che auspicabile del 2029, dove gli anziani sono un peso mal digerito che nessuno vuole più.

Nel totale decadimento sociale, persino più cinico e oscuro rispetto a quello che potremmo immaginare oggi, quando Colt si ritroverà ospite del misterioso ospizio di Villa Doris cercherà un ultimo sussulto di vita accettando compromessi e scelte al limite della follia, pur di formare i 4 Vecchi di Merda, una band il cui unico scopo è annullarsi in un concerto prima che la società fagociti anche l’ultima scintilla di personalità.

Il linguaggio è duro, i disegni diretti e non si fanno sconti. 4 vecchi di merda è un libro bellissimo nella sua infinita tristezza, uno sguardo al futuro (speriamo improbabile) a quelli che saranno gli anziani di domani, in una società esasperante.

A volte vorresti chiudere il libro, girarti da un’altra parte. Ma non ce la si fa, la lettura procederà inesorabile.

Mi chiedo come sia possibile che tanto cinismo risulti nel contempo così affascinante.

 

 

 

.01

Cinzia

di Leo Ortolani (Bao Publishing)

 

Il gradino più alto del podio va al Leo Ortolani nazionale, alla sua prima graphic novel, dedicata non al mitico Rat-Man ma ad un personaggio “comprimario” (ma neanche tanto) come Cinzia.

Con la conclusione di Rat-Man tutti si sarebbero aspettati un calo produttivo e creativo e invece Ortolani riesce a stupire con un fumetto decisamente importante, che riesce a coniugare contenuti, significato, humor caratteristico delle storie del Ratto e stile personale in una dimensione e un ritmo così congeniali all’autore che davvero lasciano a bocca aperta.

La storia di Cinzia non parla solo di un transessuale che cerca di trovare la propria felicità in un mondo che non riesce a capirla e quindi accettarla (nemmeno la comunità LGBT di cui fa parte), è uno spaccato sociale di grande attualità, scandito perfettamente nello humor delle tante gag e che addirittura prende a prestito lo stile del musical per arricchirsi ulteriormente.

Uno spaccato sociale di grande attualità, scandito perfettamente nello humor delle tante gag e che addirittura prende a prestito lo stile del musical per arricchirsi ulteriormente.

Già Ortolani ha dimostrato negli anni di essere un campione di serialità, ma ora che con Cinzia si sono spalancate le porte anche del romanzo grafico, possiamo tranquillamente dire senza timore che Leo sia il davvero uno dei più grandi fumettisti che abbiamo in Italia.

 

La nostra recesione:

 

 

 

Menzioni Speciali

 

 

Tosca dei Boschi

di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing)

Tosca dei Boschi è un fumetto che nella sua semplicità di trama riesce a trasmettere una grande emozione, grazie a dei disegni davvero efficacissimi e alla forza di valori come l’amicizia, l’uguaglianza, le generosità.

Adatto ai più piccoli ma perfetto anche per i più grandicelli che vogliono evadere con la fantasia questo fumetto vi sorprenderà per la sua delicatezza i suoi toni educati e per un sincero spirito d’avventura degno di una favola senza tempo.

Altro gran colpo dalla coppia Radice – Turconi!

 

 

Brindille

di Frederic Brremaud e Federico Bertolucci (Saldapress)

Brindille non dovrebbe entrare in questa classifica, in quanto pubblicato originariamente da Glènat per la Francia, ma essendo realizzato dal nostro Federico Bertolucci e da Frederic Brremaud (che abita a Como ormai da anni e parla italiano meglio di me) ritengo giusto dargli lo spazio in questa classifica.

Gli autori di Love ci portano in un mondo naturale fatato a fare la conoscenza di Brindille, una ragazzina dotata di poteri magici che sembra essere destinata a qualcosa di grande, complice una combriccola di elfi e alcuni animali guida in un percorso iniziatico di formazione suggestivo, favoleggiante e che nasconde molteplici significati nascosti.

E poi è una vera e propria poesia per gli occhi.

 

 

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