La settimana scorsa avevo promesso che ci sarebbero stati progressi significativi e ci sono stati, anche se non tutti positivi.
La vita a McMurdo in questa settimana è stata scandita dall’attesa del Natale. In generale nel fine settimana ci sono feste ed eventi che per questa settimana sono stati spostati a lunedì e martedì (vigilia e Natale).
La parte più interessante della vita alla centrale è stata la visita di un gruppo di più di 20 pinguini appena fuori McMurdo venerdì sera.
L’altro argomento di cui si è iniziato a parlare nella giornata di Sabato è lo shutdown del governo USA. La base è gestita da enti federali che sono quindi investiti da questo provvidimento.
Al momento sembra che tutti i programmi in Antartico non dovrebbero subire ripercussioni in quanto sono prefinanziati però ovvimanete attendiamo conferme ufficiali da tutti gli enti coinvolti (NSF, NASA e USAP).
La vita ad LDB al contrario di McMurdo è stata frenetica e ricca di avvenimenti. Nella notte tra mercoledì e giovedì il payload superTIGER è stato lanciato. Putroppo dopo solo 6 ore hanno dovuto teminare il volo in quanto il pallone non riusciva a raggiungere la quota desiderata. Al momento non abbiamo aggiornamenti su quello che è successo per cui non si può dire molto di più.
Per noi di BLAST la settimana invece è stata di attesa. Da lunedì scorso volevamo uscire all’aperto ed il meteo non è stato favorevole. Per questo motivo ci siamo dedicati a ultimare le coperture di mylar ed inizare gli scan test.
Durante questi testi al chiuso utilizziamo un carroponte che solleva BLAST e simuliamo la strategia di osservazione. Questo ci permette di capire se i motori hanno dei problemi o se vi è un consumo di potenza anomalo che dobbiamo risolvere. Fare questi test a terra non è semplice, in quanto con tutto il mylar installato la nostra gondola altro non è che un’enorme vela e quindi c’è parecchio attrito. Fortunatamente questi test sono stati tutti positivi.
Giovedì pomeriggio ci è stato detto che il meteo sarebbe stato buono nella notte di sabato per provare ad avere BLAST all’esterno. Fortunatamente le previsioni sono state rispettate. Siamo arrivati sabato alle 3 di pomeriggio e siamo stati fino a domenica alle 6 di mattina.
Il pomeriggio del sabato è stato dedicato alla preparazione di BLAST per uscire dall’edificio e dalle 9 di sera BLAST è stato all’aperto fino alle 6 di mattina quando il vento (e la stanchezza) ci ha costretti a rientrare.
Durante questo periodo all’aperto abbiamo fatto test di diversi sensori (come i magnetometri che misurano la direzione del campo magnetico terrestre) sul dance floor (una piattaforma di legno dove si fa ruotare la gondola).
Finalmente abbiamo testato anche i pannelli solari che sembrano fornire la potenza adeguata a ricaricare le batterie e ad alimentare tutti i vari sistemi di bordo. Infine verso le 2 di notte (anche se tanto qui la notte non esiste) abbiamo iniziato la parte cruciale per-volo: la compatibilità con i sistemi NASA.
Questi test generalmente durano 2-3 ore come avevo già scritto nel primo articolo. Il principale limite per noi qui in antartica era la visibilità dei satelliti TDRSS della NASA. Questi infatti da terra hanno un periodo di buio che va dalle 10 di sera alle 4 di mattina (In volo la situazione è migliore).
Quando non si usa TDRSS si può utilizzare IRIDIUM-PILOT, anche se questo ha una banda inferiore. Oltre ai testi satellitari vengono anche verificati gli altri sistemi di comunicazione che sono alla base del collegamento durante le prime 24 ore quando il pallone è ancora lungo la linea di vista.
Questi sistemi sono anche quelli con la maggior larghezza di banda per cui è molto importante per noi scaricare più dati possibili durante questa fase per verificare che tutto sia ok.
Tutti i test sono stati passati con successo.
Quando siamo rientrati però una valvola criogenica (che lavorava bene da oltre un anno) ha deciso di dare problemi. Adesso stiamo cercando di sistemare il problema per poi volare.