Piccola rivoluzione in corso nel mercato delle sigarette elettroniche: Juul, una startup del settore fondata nel 2015, è stata acquisita dal gigante del tabacco Altria per ben 12,8 miliardi di dollari.
Juul è partita da San Francisco con le idee chiare e ha conquistato il mercato americano in pochissimo tempo, proponendo un nuovo modello di e-cig mod pod bella da vedere, facile da usare, piccola e leggera e pubblicizzata nella giusta maniera.
I giovani americani di buona famiglia non fumano, ma fanno Juuling o “Juulano” diremmo noi.
La sigaretta elettronica è grande quanto una chiavetta USB allungata. È larga 1,5cm e lunga 9cm. Gli si incastrano dei “pod” comprabili separatamente e venduti in diversi gusti.
Ogni pod assicura 200 tirate e, soprattutto, contiene un alto livello di nicotina.
4 gusti i gusti disponibili: menta glaciale, mix frutta, creme brulee e tabacco virginia.
Juul in tre anni ha conquistato il 70% del mercato ed è arrivata la scorsa estate in Inghilterra dove offre il suo starter kit (che contiene la e-cig e 4 pod) ad un prezzo molto aggressivo di 19.99 sterline.
A differenza dei pod venduti in USA che contengono addirittura 50mg di nicotina, quelli venduti in Inghilterra ne contengono 20mg, il limite massimo consentito per legge in Europa.
È molto probabile che dopo l’acquisizione da parte di Atria la sua espansione globale acceleri e arrivi ufficialmente anche da noi in tempi brevi.
Un nuovo modello di Juul in arrivo si sincronizza con lo smartphone e permette quindi la personalizzazione, profilazione, etc.. oltre alle possibilità di statistiche, gamification, etc.
- Big tobacco just spent $12.8 billion to get a taste of Juul (theverge.com)
- Marlboro punta 12 miliardi sulla sigaretta elettronica Juul (repubblica.it)
- Juul, la piccola pod-mod californiana alla conquista dell’Europa (sigmagazine.it)
- Juul UK (juul.co.uk)