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5 film cult da vedere assolutamente a Natale

Natale

Secondo appuntamento con i nostri suggerimenti da vedere sotto l’albero, aspettando le nostre annuali Top10, il Natale e i devastanti pranzi e cene con i parenti. Questa volta tocca ai cult, quei film che ci hanno accompagnato durante l’infanzia e che, nel periodo natalizio, sono un totale MustSee.

Scritta la letterina ad Amazon? Vi siete già fatti i conti in tasca su quanto spenderete quest’anno? Ma, soprattutto, mandato in vacanza la bilancia? Oh, se avete fatto tutte queste cose, direi che adesso potete mettervi comodi, accendere la tv e vedervi uno di questi cinque cult.

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Che siate dei Grinch o che incarniate il perfetto spirito natalizio, è assai difficile che non abbiate visto almeno una volta nella vita questi film.

 

Netflix

 

Inoltre, per chi come la sottoscritta è una terrona migrata al “norde”, questi cinque titoli sono fondamentali per far sì che le merdavigliose nove ore di treno passino il più velocemente possibile. E per chiunque si stesse chiedendo “ma l’aereo, no!?”, ragazzi con quei soldi mi regalo un nuovo tatuaggio!

 

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Una poltrona per due

di John Landis (1983)

Tra gli intramontabili cult degli anni ’80, nonché del Natale, non può di certo mancare questo fenomenale titolo che vede come protagonisti Dan Aykroyd e Eddie Murphy in un’assurda “rivisitazione” della storia Il ricco e il povero, dove i due personaggi si scambiano di posto, ma si trovano coinvolti in una serie di situazioni paradossali e al limite del grottesco. Tutto questo quando? Ovviamente alla vigilia del Natale di una fredda e nevosa New York.

 

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Non è un caso se da oltre vent’anni – precisamente dal 1997 – questo titolo fa parte della programmazione natalizia di Italia 1 su rete pubblica italiana, quasi sempre collocato il giorno della vigilia di Natale.

Ormai appuntamento fisso con quello che è un vero e proprio classico di questo periodo, candidato nell’84 a due Golden Globe e un Oscar, nonché vincitore di due British Academy of Film and Television Arts.

 

 

 

Mamma ho perso l’areo

di Chris Columbus (1990)

Facendo un salto leggermente in avanti, ci troviamo di fronte ad un altro grande classicone, sogno e incubo di qualsiasi bambino. Si, perché ammettiamolo, tutti noi nella vita avremmo voluto essere almeno una volta il piccolo Kevin McCallister – interpretato dall’attore Macaulay Culkin, ormai oggetto di un infinito numero di meme e storie metropolitane a base di droga e degrado – lasciato per sbaglio solo in casa dai genitori proprio durante le feste natalizie e che si ritroverà a vedersela contro due “spietati” ladruncoli di quartiere.

 

Natale

 

Mamma ho perso l’aereo è forse uno dei film più nostalgici con il quale la generazione degli anni ’80 e i primi anni ’90 si ritrova a che fare almeno una volta l’anno i conti, facendoci sentire sempre un po’ più vecchi.

 

 

 

Hook – Capitan Uncino

di Steven Spielberg (1991)

Da un cult che ci fa sentire il peso del tempo che va ad un cult che, invece, ci porta indietro nella nostra infanzia, facendoci volare fino alla seconda stella a destra per poter arrivare all’isola che non c’è.

Questa versione di Steven Spielberg di Peter Pan, con un atipico Peter cresciuto interpretato da Robin Williams, è una delle versioni più commoventi e dolci che ci possa essere sullo schermo.

 

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Probabilmente adesso tutti noi guardiamo Hook con un occhio ancora più lucido e nostalgico – non nascondo di scrivere tutto questo con un bel groppo di gola – da quando il “sempre bambino” Williams ci ha lasciato in modo tragico, eppure la magia di Peter Pan riesce sempre a rimetterci in contatto con il bimbo sperduto che è dentro di noi.

 

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Una pellicola con un cast magico dove troviamo Dustin Hoffman nei panni di Capitan Uncino, Julia Roberts in quelli di Trilli e ancora Maggie Smith in quelli di una Wendy cresciuta e Bob Hoskins nel ruolo di Spugna.

Nel film poi ci sono moltissimi camei particolari, da Glenn Close a Phil Collins, passando per George Lucas e Carrie Fisher, per arrivare ai tre figli – all’epoca davvero bambini – di Dustin Hoffman. Un classico veramente fermo nel tempo che conserva in sé non solo tutta la magia del Natale ma anche quella di una storia bellissima.

 

 

 

Nightmare Before Christmas

di Henry Selick (1993)

Ma Nightmare Before Christmas si guarda a Natale o ad Halloween? Nel dubbio io lo guardo due volte l’anno. E per chi se lo stesse chiedendo – e spero per voi di non scoprire mai il vostro nome – no, non c’è un errore nella regia.

Il film è ideato e prodotto da Tim Burton (infatti il titolo originale è A Tim Burton’s Nightmare Before Christmas), il quale ha accompagnato Selick nella realizzazione e anche di tutti i personaggi e in molte delle riprese del film, ma alla regia è accreditato in tutto e per tutto quest’ultimo, in quanto Burton era alla prese tra la regia di Edward mani di forbice e Batman – Il ritorno.

 

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Il film, concepito anni prima per Disney, era nei piani di Burton da molto tempo, ma proprio per alcuni problemi produttivi, legati soprattutto alla casa di Topolino, si decise di aspettare l’uscita – e successo – di Edward per poter procedere.

 

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La storia la conosciamo tutti ed è per lo più incentrata sullo scheletro Jack, re di Halloween che, preso da un po’ di frustrazione, si innamora del Natale a tal punto da voler prendere il posto di Babbo Natale. Il risultato? Un Natale macabro e tragico! Sfido chiunque di voi a non conoscere almeno una delle meravigliose canzoni composte da Danny Elfman.

 

 

 

Babbo Bastardo

Terry Zwigoff (2003)

Ultimo titolo assolutamente da segnalare, tra tutti questi quello sicuramente più “recente”, ma che in poco si è fatto strada in scioltezza tra i vari cult è il Bad Santa di Terry Zwigoff, già regista del grottesco Ghost World.

Da noi in Italia il film è arrivato con il nome di Babbo Bastardo e, in effetti, rappresenta molto bene il Babbo Natale/Willie interpretato da Billy Bob Thornton, un personaggio tanto scorretto quanto sgradevole che farebbe impallidire perfino lo stesso Grinch.

 

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Infatti Willie è un ladro, alcolizzato, fumatore e con una dipendenza da sesso. Per questo motivo non solo è l’esatto opposto della figura positiva incarnata da Babbo Natale, ma anche come ladro inizia a non essere del tutto affidabile.

Bad Santa è un po’ il cult di Natale per tutti quelli che… non vanno poi così d’accordo con il Natale e più che le lacrime e la gioia sotto l’albero, preferiscono farsi delle grosse grasse risate.

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