Il nuovo titolo Tt Games cambia prospettiva e ci mette nei panni dei cattivi, sarà stata la scelta giusta? Scopritelo nella nostra recensione!

A distanza di circa una decina di giorni dal nostro incontro con il producer di Tt Games James Burgon, eccoci qui finalmente pronti a parlare del curioso ultimo titolo del team britannico, LEGO DC Super-Villains.

Se da una parte l’intervista ci ha confermato -come se ce ne fosse bisogno – l’aderenza del gioco al solito canone ludico già rodato, dall’altra ci ha permesso di apprendere la bontà ed i valori produttivi di un progetto in grado di convincere fin dai primi trailer.

 

 

Allontanando per una volta il proprio estro creativo da blandi tie-in di franchise e pellicole illustri, Tt Games ha infatti finalmente avuto la possibilità di portare avanti dinamiche narrative originali e coraggiose, immerse con il solito velo ironico e demenziale nel ricchissimo immaginario DC Comics (già esplorato in passato con i vari LEGO Batman).

Svestiamo dunque i panni degli eroi e indossiamo quelli dei cattivi, cosa potrebbe andare storto?

 

Cambio di prospettiva

Sull’onda del successo di Suicide Squad e di una generale popolarità dei villain nel mondo pop cinematografico (e non), Tt Games ha saggiamente deciso di dare una forte sterzata allo storytelling portato avanti con LEGO Batman: basta eroi, è il momento di fare spazio ai supercattivi.

Vi troverete davanti un editor sconfinato, che vi darà in completa libertà sul vostro personaggio.

Nonostante l’importanza di questo grande cambio di prospettiva, la vera altra novità di LEGO DC Super-Villains è l’integrazione di un personaggio custom all’interno del comparto narrativo. Una volta avviato l’incipit del gioco vi troverete davanti un editor dedicato semplicemente sconfinato, il quale vi darà la libertà di fare in pratica qualsiasi cosa con il vostro villain. Dalle scontate personalizzazioni del torso, della testa e della carnagione, fino a dettagliate varianti stilistiche/grafiche dei vari poteri, ulteriormente approfondite da un’ampia scelta cromatica.

Assistita quindi da Lex Luthor e da una sua tirapiedi, la nostra recluta fugge dalla prigione dell’isola di Stryker, giusto in tempo per essere coinvolta in maniera fin troppo artificiosa e forzata in una catena di eventi fuori di testa e sopra le righe, volutamente antitetica rispetto al mood cupo e dark che siamo soliti aspettarci nell’universo DC Comics. Proprio su questo contrasto di opposti si nutre difatti la comicità del titolo, sempre pronto alla battuta e mai in grado di prendersi veramente sul serio.

 

L’intreccio è una montagna russa di eventi abile nel coinvolgere ed appassionare, tra una risata e l’altra.

Il risultato di un approccio così anticonvenzionale si conferma un successo complessivo su quasi tutti i piani, specie se si considera il target di riferimento, costituito in primis da un pubblico infantile; la qualità delle storyline fumettistiche di riferimento – Forever Evil Darkseid War – fa poi il resto, garantendo una montagna russa di eventi abile nel coinvolgere ed appassionare, tra una risata e l’altra. Il tutto parte dall’improvvisa scomparsa della Justice League, nell’immediato sostituita dal misterioso Justice Syndicate, un gruppo di presunti eroi provenienti dalla dimensione parallela di Terra-3.

Laddove il team capitanato da Ultraman sembra adempiere di continuo alla salvaguardia del pianeta, sempre più villain – Joker, Harley Quinn e Anti-Flash tra i tanti – iniziano a stancarsi della situazione, unendosi sotto l’egida di Lex Luthor e scoprendo mano a mano i vari segreti di un piano molto superiore a loro. Durante la decina di ore abbondanti che vi serviranno a completare l’avventura (comprese 5 missioni extra) avrete l’occasione di imbattervi in centinaia di personaggi e decine di scenari, arrivando a un risultato che i fan DC non potranno non apprezzare.

Oltre alle numerose location della campagna, tra cui figurano ad esempio l’Arkham Asylum, Themyscira e Oa, LEGO DC Super-Villains mette a disposizione anche una sorta di open world condensato, dove poter affrontare sfide e missioni secondarie tra i grattacieli di Gotham e Metropolis. La caratterizzazione degli ambienti e del nutrito character appare una delle conquiste più virtuose da parte di Tt Games negli ultimi anni.

 

 

 

 

Una formula che invecchia

Non ci stancheremo mai di dirlo: la formula videoludica LEGO ha una necessità impellente di svecchiarsi. Nonostante 15 anni di evoluzione, nuovi franchise coinvolti e una sempre maggiore popolarità tra i più piccoli, Tt Games ha sempre scelto di continuare per la sua strada, senza curarsi troppo di innovare radicalmente i propri prodotti.

Torna quindi anche in LEGO DC Super-Villains il binomio action/puzzle, come sempre scandito da ritmi di gioco rilassati e mai tartassanti, grazie pure alla totale assenza di un game over. L’azione si presenta ancora una volta con connotati beat’em up appena abbozzati, concretizzandosi in un sistema di combattimento che, per quanto ricco di animazioni stupende e variegate, non riesce ad andare oltre monotonia e frustrazione, a causa di hitbox inesistenti e poteri trascurabili.

Le fasi puzzle seguono a ruota, supportate questa volta da un level design stranamente più stratificato ed ispirato, sempre stracolmo di trovate piuttosto simpatiche. Per quanto concerne il resto viene invece riproposto il solito – vecchissimo – sistema di associazioni intuitive, aiutato inoltre dall’utilizzo di colori diversi per poteri diversi; a materiali dorati corrisponde il calore, all’argentato l’esplosivo e così via.

 

 

Accanto alla base ludica si sviluppa poi un comparto tecnico abbastanza discutibile, ricco di glitch e bug, di cui alcuni di importanza critica. Durante il nostro giocato siamo stati costretti ad interrompere e riavviare la partita per tre volte, senza contare un crash del gioco che ha finito per corrompere i dati di salvataggio (ripristinati poi fortunatamente da un backup). Il dettaglio e l’illuminazione dei fondali non fanno infine gridare al miracolo e un inefficiente filtro anti-aliasing non aiuta nel coprire alcune evidenti pecche grafiche.

Per ultimo, il comparto sonoro fa il suo dovere e offre un accompagnamento musicale decisamente coerente con le immagini a schermo, senza risparmiarsi per esempio delle note jazz all’interno dell’Iceberg Lounge. Il doppiaggio italiano risulta buono, ma non ottimo, con alcune voci sottotono – come quella di Harley Quinn – rispetto al resto dei comprimari; la controparte inglese si piazza ovviamente su un altro pianeta, vantando la performance addirittura di Mark Hamill nel suo consolidato ruolo del Joker.

78
LEGO DC Super-Villains
Recensione di Simone Di Gregorio
ME GUSTA
  • Narrativa ispirata e coinvolgente
  • Grandissima cura nella caratterizzazione di location e personaggi
  • Level design più stratificato della norma
  • Super editor del villain personalizzabile
FAIL
  • Il villain personalizzabile è inserito a forza nella narrativa
  • La formula videoludica LEGO incomincia ad essere tremendamente vecchia
  • Doppiaggio italiano non ottimo
  • Codice poco pulito e comparto tecnico abbastanza mediocre