Se dico “amicizia fuori dall’ordinario”, se aggiungo ragazzini che incontrano alieni, mostri, robot… cosa ti viene in mente? In primis, probabilmente, gli anni Ottanta, periodo d’oro di opere con questo canovaccio. E poi, quali titoli specifici di film?
Ci torneremo tra un attimo.
Il pretesto per parlare di uno dei generi più seminali della storia del cinema – l’amicizia tra soggetti radicalmente diversi – è quello dell’uscita di quello che si propone essere come la declinazione di questi modelli in salsa contemporanea.
Fin dal titolo A-X-L: un’amicizia extraordinaria unisce con disinvolto compiacimento il tema dell’amicizia, dell’extra-qualcosa, e del carattere fuori dall’ordinario.
Arriva in fatti anche nelle sale italiane con M2 Pictures un’avventura fantascientifica con al centro un giovane biker e un cane robot – guarda caso figlio di una tecnologia militare.
La loro amicizia creerà non pochi sconvolgimenti nelle rispettive vite (anche se una è artificiale!)
Partiamo dalle basi.
Come tradizione vuole, Miles (Alex Neustaedter), ragazzo dalla vita difficile appassionato di acrobazie con la sua bici, si imbatte in incredibile “oggetto meraviglioso”, un cane-robot militare di nome A-X-L.
Ora, il cucciolone dovrebbe essere un vero e proprio incubo: intelligenza artificiale avanzatissima, ferocia meccanica, denti d’acciaio, armi di ogni tipo e caratterino suscettibile.
Il fatto è che, come in tutte le favole che si rispettino, il “cuore di cane” ha il sopravvento e in poco tempo quello che farebbe prendere un infarto anche a Terminator si dimostra col ragazzo un giuggiolone atomico.
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A loro si unisce anche la bella e peperina Sara (Becky G), che farà innamorare il giovane…
Yeee, sorrisi, risate, acrobazie, finché i cari vecchi militari bastardissimi senza scrupoli decidono che è il momento di far tornare a casa tecno-Lassie con ogni mezzo, visto che le crocchette di metallo non funzionano.
Quello che racconta anche il trailer, su cui ho un pochino ricamato, è la classica struttura che poi ha la necessità di convincere e coinvolgere gli spettatori più giovani e le loro famiglie.
Perché, diciamocelo, la vera differenza in questo caso la fa la capacità di scrittura e la capacità di suscitare emozioni.
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Noi “vecchietti” ci rispecchiamo nel passato e rischiamo di essere fin troppo sgamati, ma bambini e ragazzi devono poter trovare il senso di innocenza, amicizia e coinvolgimento che da quarant’anni a questa parte ci fa battere il cuore.
Dunque vedremo come se l’è cavata il creatore di A-X-L, dato che il film è scritto e diretto dall’esordiente Oliver Daly, che ha “ampliato” il suo stesso cortometraggio dal titolo “Miles”, finanziato con una campagna Kickstarter del 2014.
Il corto non è passato inosservata a quella vecchia volpe di David S. Goyer (dietro a progetti come Blade, Batman Begins e Krypton) che ha deciso di fare da produttore con la sua Phantom Four, tirando dentro anche la Lakeshore Entertainment.
Prepariamoci dunque a rivivere il caro vecchio mood delle avventure per famiglie stile Amblin (sempre sia lodata) con una ovvia sterzata moderna nei toni e nei ritmi.
Robocani nella storia
Il rapporto con un cane meccanico non è raro nella cultura pop, a partire da un classico che ha svezzato le prime generazioni nerd italiane: parlo di Kyashan (Casshern), il ragazzo meccanico.
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Anime di culto in cui il giovane Tetsuya si sacrificava, diventando un cyborg per combattere contro i robot nati per sbaglio dalla mente di suo padre.
Il fedele Flender è il suo cane meccanico: in origine il suo nome è Lucky, ed è un cane vero, ma viene ferito a morte durante un primo scontro con i cattivi.
Riportato in vita con il cervello in un corpo scintillante, è un alleato prezioso del protagonista: in battaglia si trasforma in un jet, un’automobile, un sottomarino e altri mezzi utili al suo padrone.
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Arriva dalla televisione uno dei più carini e longevi cagnetti (in realtà sono più di uno) della cultura nerd: il franchise è quello del leggendario Doctor Who, e la data di nascita è il 1977.
K9 ha avuto tanto successo, soprattutto nel pubblico dei ragazzini, da diventare protagonista in ben tre spin-off della serie maggiore del Dottore: K-9 and Company (1981), The Sarah Jane Adventures (2007–2011) e K9 (2009–2010).
K9 è un cane robot che entra in contatto e viaggia per la prima volta con il quarto dottore (Tom Baker) e si dimostra utilissimo grazie alla sua prontezza, intelligenza e al laser che spara dal naso.
Dopodiché rimane con una delle companion del Dottore, Sarah Jane Smith, e con lei vive nuove avventure raccontate dalla serie spin-off.
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Una veloce menzione anche per quei Tranformers che assumono forma di can(id)i quando non sono antropomorfi.
Immagino siano i migliori amici di loro stessi: Weirdwolf, Carnivac, e Sixshot.
Non molto amichevoli, invece, i piccoli ma letali cani robot dell’episodio “Metalhead” della quarta serie di Black Mirror.
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Vengono chiamati “dogs”, ma sono delle vere e proprie mini-macchine da guerra assassine, che ricordano una cane vagamente per le loro zampe.
Il loro design è stato ispirato da un progetto realmente esistente dalla Boston Dynamics, conosciuto con il nome di “BigDog”: inquietante, vero?
Chiudiamo la rassegna di memorabili robottini quadrupedi con un tocco d’autore: come dimenticare il (naturalmente) cane robot nevrotico di Woody Allen, nel suo film fantascientifico “Il Dormiglione”?
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Si chiama Rags, è un cane robot che parla con voce umana, e non è poi così simpatico, però meritava una menzione.
Completiamo la carrellata passando in rassegna qualche film da ripassare per il genere “amicizia meccanica fuori dagli schemi”
Corto Circuito
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Johnny Five e i suoi input sempre nel cuore! Il primo film è adorabile benchè ormai irrimediabilmente datato, una piccola perla ingenua e molto poco fantascientifica.
Utilissimo se volete giocare a paintball, la sua amicizia con l’ecologa Ally Sheedy rimane memorabile, soprattutto negli scambi in cui il robot le fa capire di essere vivo… e volerci rimanere, a dispetto dei suoi creatori e dell’esercito americano!
Navigator
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Max è la summa dell’elemento “extra”: alieno e robotico, in quanto intelligenza artificiale che comanda un’astronave.
Questo non gli impedisce di essere saccente e sarcastico, ma si farà in quattro per dare una mano a un piccolo bambino finito in un paradosso fantascientifico.
Guida Galattica Per Autostoppisti
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Con un amico come Marvin, l’androide paranoico, chi ha bisogno di un terapista? Basta ascoltare come si sente per capire che la tua vita non è poi così male.
Ok, diciamo che se riesci a non sprofondare nella depressione grazie alle sue perle di saggezza nichiliste, potrebbe essere il compagno di viaggio ideale, soprattutto se nella tua missione devi convincere dei computer a non suicidarsi (true story)
Il Gigante di Ferro
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Se sei un bambino di 9 anni e riesci a parlare tanto da farti ascoltare da un gigante alto 20 metri, sei a cavallo: il robottone gentile e sentimentale che deve capire come mangiare per soprvvivere può essere un amico favoloso.
Un po’ smemorato ma utilissimo se devi affrontare qualche carro armato, il Gigante è al tempo stesso simbolo di diversità, amicizia, potenza, sacrificio.
A-X-L: un’amicizia extraordinaria arriva nei cinema italiani il prossimo 11 ottobre.