È il sogno a scegliere il sognatore e non il contrario. Il nuovo fantasy di Laini Taylor, Il sognatore, sta conquistando i lettori grazie a un mondo di luci e ombre.

Lazlo Strange è un orfano cresciuto letteralmente fra i libri nella biblioteca di Zochma dove lavora come bibliotecario. È appassionato di storie e miti e colleziona informazioni su una città che un tempo aveva un nome ma di cui ora rimane solo la parola Pianto. Il suo più grande sogno è di andare in questo posto caduto nell’oblio ma di cui si sono sempre narrate cose fantastiche.

Un giorno si presenta l’occasione di rendere concreto il suo sogno di andare nella città invisibile, come la chiama lui. In città si presenta lo Sterminatore di Dei, l’uomo che ha liberato Pianto dai dei tiranni, in cerca di uomini e donne per ricostruire la città. Inizia così la più grande avventura di Lazlo Strange.

Lazlo non sarebbe potuto appartenere alla biblioteca più sinceramente se fosse stato un libro. Nei giorni seguenti – e poi i mesi e gli anni, mentre diventava un uomo – raramente lo si vide senza un libro aperto davanti al viso.

Leggeva mentre camminava. Leggeva mentre mangiava. Gli altri bibliotecari sospettavano che leggesse anche nel sonno, oppure che non dormisse affatto.

Nelle occasioni in cui alzava davvero gli occhi dalla pagina, sembrava sempre che si svegliasse da un sogno. Strange il Sognatore, lo chiamavano.

Nel cielo di Pianto è rimasta la fortezza degli dei in cui dimorano dei ragazzi dalla pelle blu: la feccia degli dei, i bambini sopravvissuti al massacro. Una di questi è Sarai, la dea degli incubi, chiamata così per il particolare dono di introdursi nei sogni e scatenare le peggiori paure del sognatore.

Il romanzo si snoda fra questi due punti di vista che sembrano lontani e incompatibili. Laini Taylor ha uno stile molto raffinato ed evocativo che riesce a immergere il lettore nella storia già dalle prime pagine. La storia, tuttavia, non è fatta solo di creature fantastiche e magia, ma ha un lato molto cupo e terrificante.

Gli dei di Pianto hanno reso schiavi i suoi abitanti per tanti anni. Rapiti, stuprati e tormentati, ancora oggi, a quindici anni dalla liberazione, non riescono a superare la paura e l’odio nei confronti degli dei.

Durante il secondo Sabba della dodicesima Luna, nella città di Pianto, dal cielo cadde una ragazza. La sua pelle era blu e il suo sangue era rosso. Sì schiantò sopra un cancello di ferro, che per l’impatto si deformò […]

La ragazza ebbe un breve sussulto mentre il suo fantasma si liberava e dai suoi lunghi capelli piovevano boccioli di un rosso fiammante. In seguito, avrebbero detto che non erano affatto boccioli, ma cuori di colibrì. […]

Avrebbero detto che era arrivato uno sciame di falene che, frenetiche, avevano tentato di sollevarla e portarla via. E questo era vero, ma solo questo.

 

I sogni rivestono un ruolo chiave nella storia e spesso il confine fra immaginazione e realtà si fa estremamente sottile. Sono un rifugio per Lazlo che ha avuto una vita tutt’altro che rosea, una sorta di vendetta per i figli degli dei ma anche un luogo per scoprire qualcosa di nuovo.

Fra la violenza e l’orrore sbocciano però anche i primi, teneri amori. Il sognatore è un romanzo completo e ricco di dettagli che immergono il lettore nel mondo creato dall’autrice, ma è fatto anche di avventura ed emozione.

Il sognatore è un fantasy che vi farà sognare a occhi aperti.