Dopo essere divenuto il più piccolo dei supereroi, aver sconfitto il malvagio Calabrone ed aver aiutato Captain America in Germania, Scott Lang è pronto a diventare nuovamente Ant-Man e a lavorare insieme ad Hope van Dyne – nei panni di Wasp – e ad Hank Pym per riportare la casa Janet, dispersa nel mondo quantico da ormai trent’anni. Arriva finalmente nei cinema Ant-Man and the Wasp.
Se fino al 2015 Ant-Man rientrava in quell’elenco di personaggi dei fumetti noti ai soli appassionati, grazie all’omonimo film scritto da Edgar Wright, Joe Cornish, Adam McKay e Paul Rudd – anche protagonista della pellicola – e diretto da Peyton Reed, il più piccolo dei supereroi Marvel oggi non ha certo bisogno di presentazioni.
Nella pellicola lui dedicata assistiamo alle origini del supereroe, o meglio a come il primo Ant-Man Hank Pym, geniale scienziato ideatore della particelle Pym in grado di variare la grandezze del suo corpo, non potendo più assumere la sua identità segreta scelga come suo erede l’ex galeotto Scott Lang. Affidando i suoi poteri alla persona che ritiene più idonea, i due cercheranno di fermare Darren Cross, ex pupillo di Pym, ormai vicino a replicare la scoperta del suo mentore e pronto a venderla come arma.
Dopo un primo convincente capitolo, a distanza di tre anni dal film che lo vede protagonista, il dodicesimo del Marvel Cinematic Universe e l’ultimo della fase due, Scott Lang è pronto a tornare in azione per una nuova avvincente, adrenalinica e divertente avventura.
Preparatevi quindi ad una nuova avventura con protagonista il piccolo-grande supereroe, che questa volta sarà nuovamente affiancato da Hope Van Dyne (Evangeline Lilly), nei panni della pungente Wasp, e dal geniale e scorbutico Hank Pym (Michael Douglas).
Dopo un primo convincente capitolo Scott Lang è pronto a tornare in azione per una nuova avvincente, adrenalinica e divertente avventura in Ant-Man and the Wasp.
Scontata la pena che lo aveva tenuto in carcere a causa di un furto, Scott Lang è nuovamente in debito con la giustizia. L’ex ingegnere elettronico è agli arresti domiciliari per aver preso parte alla guerra civile tra supereroi, culminata con lo scontro tra le due fazioni all’aeroporto di Lipsia, ed aver quindi contravvenuto agli accordi di Sokovia. Sono ormai passati due anni dallo scontro tra Cap ed Iron Man e Scott ha quasi finito di scontare la pena. Ma si sa, i guai arrivano quando meno ce lo si aspetti.
Nonostante la libertà sia ormai a portata di mano, inizia per Scott una nuova avventura, che ovviamente ha a che fare con i suoi vecchi soci Hope van Dyne ed Hank Pym, con i quali non ha ancora chiarito quanto accaduto in Germania. Sarà proprio il senso di colpa a portarlo a divenire ancora una volta Ant-Man.
Ma questa volta Scott non sarà da solo, infatti al suo fianco scende finalmente in campo – dopo averlo annunciato nella scena extra del primo capitolo – Hope, la quale indossa la moderna versione del costume di Wasp, identità assunta precedentemente dalla madre, scomparsa nel mondo quantico.
Proprio Janet van Dyne è il collegamento tra le due pellicole. Non a caso infatti Ant-Man and the Wasp inizia con un flashback che ci riporta a casa della coppia di eroi pronti a partire per un “viaggio di lavoro” improvviso e costretti a lasciare la piccola Hope. Un viaggio che stravolgerà la vita dei te componenti della famiglia van Dyne-Pym, con tutte le conseguenze viste nel primo Ant-Man.
Un ricordo del passato doloroso ma che grazie al coraggio di Scott ha riacceso in Hank Pym speranza. Perché se il suo successore nei panni di Ant-Man è riuscito ad andare e tornare dal mondo quantico, c’è una speranza che Janet sia ancora viva e possa essere salvata.
La connessione tra Scott, Hope, Hank e Janet è più profonda e bizzarra di quanto si possa immaginare.
Una connessione quello tra i quattro personaggi che si scoprirà essere più profondo (e bizzarro) di quanto si possa immaginare e che li porterà ad una frenetica corsa contro il tempo, del quale ovviamente saranno a corto. Perché non solo i salvataggi richiedono velocità di esecuzione per evitare eventuali complicazioni o peggio l’impossibilità di effettuarlo, ma anche perché il nostro eroe ha le ore contate prima che l’FBI scopra che ha lasciato a casa un sostituto particolare.
Il film è una vera e propria corsa contro il tempo.
Ant-Man e the Wasp è una vera e propria corsa contro il tempo, che ovviamente non è mai abbastanza. Dopo il flashback dell’ultima missione di Hank e Janet e dopo averci presentato Scott in versione padre (e criminale) modello che gioca con la figlia, entriamo nel vivo della vicenda grazie ad uno strano sogno.
Una storia che prenderà il via con il ritorno in scena dei latitanti ex amici del secondo Ant-Man che lo trascineranno di forza fuori di casa, essendo l’unico collegamento con Janet e quindi chiave fondamentale per ritrovarla.
Inizia così per il supereroe una nuova adrenalinica, emozionante e divertente avventura che tra rimpicciolimenti ed ingrandimenti lo porterà ad affrontare un temibile fantasma e una spietata banda di criminali, i quali puntano entrambi allo stesso obiettivo ma con scopi completamente opposti.
Una pellicola in cui il passato, e precisamente gli errori commessi, tornano a tormentare i protagonisti e chi gli è accanto, letteralmente come spettri vendicatori. In Ant-Man and the Wasp assistiamo quindi alla furia che investirà Scott e soci, perché si sa, la vendetta è un piatto che va gustato freddo e perché è ormai giunto il momento dell’espiazione dei propri peccati.
Un film di vendetta, rivincita e redenzione in cui i vari personaggi in scena faranno di tutto per raggiungere i propri scopi. Una pellicola che riprende la struttura narrativa del suo predecessore, con Scott che vorrebbe tenersi lontano dai guai ma che inevitabilmente ne sarà il motore e fattore principale. Un’avventura in cui la famiglia sarà ancora al centro della narrazione ma che vedrà il focus spostarsi da Hank a Janet.
Ant-Man and the Wasp riprende la struttura narrativa del suo predecessore..
Proprio la missione di salvataggio della scienziata ed eroina dispersa nel mondo quantico sarà la missione di Ant-Man e Wasp, impegnati insieme ad Hank Pym nel fabbricare una complessa struttura in grado di poter entrare nel mondo quantico e poterla così portare a casa.
Un compito quello dei due eroi tutt’altro che facile, anche perché ovviamente incontreranno non pochi ostacoli sul loro cammino. Quella di Ant-Man andthe Wasp è letteralmente un road movie, in cui gli eroi sfrecciano per le strade di San Francisco dando vita ad inseguimenti mozzafiato con repentini cambi di dimensione e distruzione a più non posso.
Vengono raddoppiatti eroi, villain, azione e divertimento.
Un prodotto che raddoppia eroi, villain, azione e divertimento dando vita ad un film capace di intrattenere e divertire per tutta la sua durata e che ha nei personaggi sia principali che secondari il suo punto di forza, ben caratterizzati ed interpretati da un cast più che all’altezza. In cui non mancheranno scienza e tecnologia e che vedrà ancora una volta la contrapposizione tra la perfetta Hope/Wasp e il casinista Scott/Ant-Man, che avrà a che fare con una nuova tuta che gli causerà non pochi problemi.
Purtroppo il problema risulta essere ancora il villain, o meglio i villain. Come nel precedente film i nemici presenti mancano di quel carisma e di quella cattiveria necessaria a renderli veramente interessanti e temibili. È innegabile che di Thanos ce ne sia uno solo e che portare sullo schermo un nemico meno interessante del Calabrone fosse difficile, ma nonostante le buone prove di Walton Goggins e di Hannah John-Kamen, i loro personaggi risultano privi della cattiveria necessaria.
Se il gangster di Goggins, per quanto tenti di essere malvagio è più un estroso miliardario che si diverte a trafficare, il “fantasma” della John-Kamen è il più classico dei personaggi rabbiosi e frustrati, incapaci di riuscire a ragionare lucidamente a causa del grande dolore fisico e psicologico che provano e che agiscono quindi guidati semplicemente d’impulso e guidati dall’istinto di sopravvivenza.
I loro personaggi per quanto abbiano un background solido e con motivazioni che hanno un loro perché, non sono la missione principale dei due eroi, quindi più che dei veri e propri antagonisti sono semplicemente degli ostali da superare che gli si parano davanti nel difficile compito che devono portare a termine. Si ha la sensazione che siano stati inseriti semplicemente per dare un po’ di pepe alla storia, la quale altrimenti sarebbe stata una banale e noiosa ricerca scientifica. Purtroppo risentono molto del fatto che il fil rouge di Ant-Man e the Wasp è il salvataggio di Janet con la conseguenza che tutto il resto viene messo in secondo piano. Ed è un peccato.
Il film riesce in pieno ad intrattenere e divertire, una vera e propria action comedy incapace di prendersi troppo sul serio.
Nonostante ciò, come già detto, il film riesce in pieno nel suo intento di intrattenere e divertire, anche perché incapace di prendersi troppo sul serio, dando allo spettatore una vera e propria action comedy il cui intento è anche quello di fare da contraltare alla serietà e alla disperazione portati da Infinity War. Come sempre non alzatevi prima della fine dei titoli di coda, vi attendono due scene extra.
Ant-Man e the Wasp sarà al cinema dal 14 agosto.