Da più di anno è in discussione presso il Parlamento Europeo una proposta di riforma del copyright per rendere il diritto d’autore al passo coi tempi in cui i social network spadroneggiano, mettendo una tassa sugli snippet condivisi.

Tra i vari articoli della proposta spicca quello ribattezzato Link Tax, che andrebbe a colpire gli snippet (le preview con titolo, immagine e poche righe) dei contenuti condivisi.

Il motivo dietro la proposta è che i social network guadagnano dalla condivisione di contenuti altrui, senza dare nulla indietro.

L’articolo 11, la Link Tax appunto, vorrebbe fornire uno strumento agli editori che possa permettere di negoziare con Google News, Facebook e gli altri con lo scopo di ottenere il pagamento di una licenza per la condivisione dei propri contenuti.

Quello che non viene considerato, invece, è che grazie a quelle piattaforme un creatore di contenuto amplia (o almeno dovrebbe, vedi gli ultimi cambiamenti di Facebook) la propria audience e quindi anche le proprie possibilità di monetizzazione.

Julia Reda, europarlamentare del Partito Pirata, è la voce che più di tutte in quella sede si batte contro la proposta.

 

 

Un esempio delle conseguenze si è già visto in Spagna dove Google ha chiuso Google News dopo essersi rifiutato di pagare, portando ad un calo di traffico stimato tra il 6 e il 14%.

A farne le spese sono stati soprattutto i siti di notizie locali e quelli meno conosciuti.

Il timore è che questa proposta non porti un vero aiuto agli editori, ma anzi vada a danneggiarli.

Va tenuto conto inoltre dell’impatto che questo avrebbe sul diritto ad una informazione libera.

Il prossimo voto legato alla proposta sarà il 24 aprile, particolarmente importante perchè è dove verrà valutata la legalità della proposta.