Nella locanda di Hearthstone al Lucca Comics & Games 2017 abbiamo intervistato Nicola Saviori, giovane artista italiano attualmente al lavoro sul celebre cardgame di Blizzard.
Nel corso dell’edizione 2017 del Lucca Comics & Games appena conclusa abbiamo avuto modo di raccontarvi più volte la grande presenza di Blizzard in fiera, con diverse attività in vari stand di Piazza Santa Maria, dove era presente insieme ad Activision.
Proprio sopra le mura della pizza sorgeva la locanda di Hearthstone in cui tutti gli appassionati del gioco di carte di Blizzard presenti alla fiera toscana hanno potuto incontrarsi e sfidarsi. Al suo interno però c’era anche Nicola Saviori, disegnatore poco più che trentenne a cui si devono diverse carte di Hearthstone e che abbiamo potuto intervistare. Nato nato a Iseo, in provincia di Brescia, ma trapiantato a Firenze per completare gli studi artistici, ha lavorato come disegnatore freelance ma è poi riuscito a coronare il sogno di collaborare direttamente con Blizzard Entertainment. Di seguito l’intervista:
D: Qual’è il tuo background artistico e come sei arrivato a lavorare per Blizzard?
R: Terminata la scuola superiore mi sono trasferito a Firenze dove ho frequentato la Scuola internazionale di Comics e ho studiato fumetto, illustrazione e animazione. Sono partito dal fumetto e ho lavorato anche in Francia, solo in un secondo momento mi sono avvicinato al lavoro di artista per i videogiochi, collaborando con la casa di produzione Ankama Games per la linea grafica del loro gioco Krosmaster Arena, ma anche con Riot Games su League of Legends e, ovviamente, con Blizzard Entertainment. Ci sono arrivato perchè era il mio grande desiderio e ho fatto in modo di arrivarci, affinando il mio stile sui canoni artistici dei loro giochi e proponendomi più e più volte finché non ce l’ho fatta. Adoro i loro giochi.
Quindi è un po’ un sogno che si avvera per un appassionato dei giochi Blizzard, quali sono i tuoi preferiti e cosa ti colpisce maggiormente?
Assolutamente. Ho sempre amato lo stile artistico con cui Blizzard è stata in grado di caratterizzare sia un’immaginario Fantasy che uno Sci-Fi, rispettivamente con Warcraft e Starcraft, saghe che ho amato in ogni capitolo. Ha abbandonato i canoni classici dei generi con le anatomie perfette e ha osato introducendo anche figure grottesche. Non saprei dirti un gioco che mi piace più di altri, apprezzo moltissimo anche i più nuovi come Hearthstone e Overwatch. L’unico su cui purtroppo non ho potuto spendere il tempo che avrei voluto per via del lavoro è World of Warcraft, ma gli Orchi sono in assoluto i miei personaggi preferiti!
Visto che hai lavorato in entrambi trovi che per un giovane artista oggi, in Italia, sia più facile emergere nell’ambito fumettistico o videoludico?
Non c’è purtroppo una “strada più semplice” da seguire, e in ogni caso credo che cambi da persona a persona in base anche agli obiettivi che uno ha. Per quella che è stata la mia esperienza posso dire che forse c’è più fermento in ambito videoludico al momento, per gli artisti bravi e con voglia di fare ci sono più possibilità di farsi notare rispetto al mondo del fumetto che sicuramente risulta ancora un po’ più chiuso.
La tua carriera però inizia dal fumetto, e visto che questa edizione del Lucca Comics & Games si intitola Heroes non posso non chiederti, se dovessi disegnare un supereroe, su quale ricadrebbe la tua scelta?
Senza ombra di dubbio Batman è il supereroe che un giorno vorrei disegnare.