Fall of Light è il nuovo gioco del team italiano RuneHeads che mescola un po’ dei Souls e un po’ di ICO per tratteggiare un originale action isometrico. Ecco la nostra recensione del titolo.

Un progetto davvero ambizioso quello del duo indipendente nostrano RuneHeads, che con Fall of Light ha creato un dungeon crawler che mescola le meccaniche tipiche dei souls-like (per chi non sapesse a cosa ci riferiamo con questo termine, si tratta di titoli che hanno richiami al gameplay della serie Dark Souls di Hidetaka Miyazaki) al concept del fantastico ICO di Fumito Ueda, mettendo il giocatore nei panni di due protagonisti le cui azioni sono strettamente interconnesse ed arricchiscono l’offerta in termini di gameplay del titolo.

Gli sviluppatori saranno riusciti a mixare queste due anime apparentemente così diverse tra loro e a confezionare un titolo degno di nota? Per scoprirlo non vi resta che proseguire con la lettura della nostra recensione! Vi ricordiamo che Fall of Light sarà disponibile su Steam per PC e Mac a partire dal 28 settembre 2017.

 

 

La storia di Fall of Light ci porta in un mondo pieno di misteri, ove in principio c’era solo l’oscurità, uno straziante vuoto urlante, in cui le anime tormentate erano imprigionate e vagavano perse, senza una meta. Questo finché un giorno non arrivò la Luce, portatrice di prosperità, calore e ordine. Essa donò ben tredici ere rigogliose per gli esseri umani, ma come spesso accade l’oscurità non era stata debellata, e rimaneva in paziente attesa. Lo Stregone Pain stava infatti tramando, di nascosto da tutti, terribili e malvagie intenzioni per sovvertire l’ordine creato dalla Luce.

Si narra di un’enorme battaglia che investì tutto il mondo e da cui, purtroppo, lo stregone è uscito vincitore facendo ripiombare il mondo nelle tenebre, e così la quattordicesima era degli uomini è diventata la prima nuova era dell’oscurità. Qui muoveremo i nostri passi nei panni di Nyx e di sua figlia Aether, dopo un’introduzione dai toni davvero dark fantasy che richiama parecchio lo stile della serie Souls di From Software.

 

Per una decade intera la battaglia ha dilaniato il mondo conosciuto. Fino a quando le Tenebre non hanno infettato ogni cosa. Ora, tutto sta lentamente morendo, giorno dopo giorno.

– La Caduta della Luce 1 – 1. Zuhr

 

 

 

 

Lo scopo che muoverà le azioni del nostro protagonista sarà ovviamente quello di portare in salvo Aether dalle tenebre.

Dopo l’introduzione ci ritroviamo subito nei panni del protagonista, Nyx, un vecchio guerriero, un sopravvissuto avvolto nel suo mantello bianco, e iniziamo la nostra avventura insieme a sua figlia Aether, una bambina indaco il cui corpo emette una luce flebile. Lo scopo che muoverà le azioni del nostro protagonista sarà ovviamente quello di portare in salvo Aether dalle tenebre che si sono ormai impossessate del mondo rendendolo sempre più pericoloso e inospitale, facendosi strada attraverso contorti corridoi sotterranei, per sconfiggere gli emissari delle Tenebre nei loro antichi templi. Pur sembrando in prima battuta il più classico e abusato setting per un dungeon crawler dark fantasy, il comparto narrativo di Fall of Light ha molto più di quel che appare in superficie.

La narrazione è caratterizzata ovviamente dall’ermetismo tipico dei suols-like, per cui non vi dovrete aspettare sequenze filmate esplicative quanto piuttosto una trama ambientale e di atmosfera. Il titolo riserva ben più di una sorpresa per chi deciderà di esplorare in modo un po’ più approfondito le varie aree, oltre a svilupparsi anche su un doppio binario narrativo di cui non vi diremo nulla ond’evitare spoiler di sorta, ma che arricchisce parecchio la storia.

 

 

Dal punto di vista del gameplay Fall of Light può davvero fare la voce grossa perché riesce in pieno a mescolare le dinamiche dei due concept videoludici a cui si ispira.

Dal punto di vista del gameplay Fall of Light può davvero fare la voce grossa perché riesce in pieno a mescolare le dinamiche dei due concept videoludici a cui si ispira creando una formula del tutto originale e fresca. Le dinamiche si articolano fondamentalmente in fasi di combattimento e fasi di esplorazione. Le prime hanno ovviamente un ruolo preponderante e il combat system ricalca quello tipico dei Souls, potrete infatti parare e schivare i colpi in piedi o con dei roll e sferrare attacchi leggeri o pesanti. Non sono presenti incantesimi né magie, il combattimento si esplica tutto nel melee. Avrete però a disposizione dieci classi di armi che spaziano da corto a lungo raggio e che cambieranno sensibilmente le dinamiche di combattimento in cui ci sono venti diverse posizioni, tra cui impugnatura a due mani o dual wielding.

Le fasi di combattimento rappresentano il cuore del gioco, perché oltre ai nemici che vi ritroverete ad affrontare nelle varie aree ci saranno anche i boss del mondo sotterraneo con cui dovrete vedervela. Una scelta particolare che chi vi scrive ha apprezzato è stata quella di non mostrare statistiche di armi e quant’altro, lasciando al giocatore il dover capire “alla vecchia maniera” quale strategia si adatti meglio ai vari combattimenti. Il gioco offre quindi un buon livello di sfida, accessibile però grazie ad un combat system tattico in cui il giusto tempismo è fondamentale.

A smorzare però queste dinamiche interviene la componente in stile ICO di cui parlavamo in apertura, mai troppo invadente e che si basa sulla necessaria interdipendenza di Nyx e Aether. La collaborazione tra i due sarà fondamentale per avanzare nell’avventura e per risolvere i molteplici enigmi di gioco. All’inizio potrà risultare un po’ frustrante il dover fare attenzione affinché la piccola non venga catturata dalle ombre, in quanto se ciò accadesse  dovrete per forza andare alla ricerca della gabbia in cui è stata imprigionata per salvarla. Questo fattore potrebbe far alterare più di un giocatore, soprattutto in aree complesse e caratterizzate da checkpoint non molto ravvicinati tra loro, ma una volta padroneggiate le dinamiche il problema sarà decisamente superato.

 

 

Infine qualche parola sul comparto tecnico e artistico di Fall of Light: siamo di fronte ad un gioco con visuale isometrica che artisticamente ricorda giochi come Monument Valley e The Witness ma riesce a creare un proprio mondo con delle atmosfere cupe e tenebrose a cui si alternano i colori vivi e accesi delle aree toccate dalla luce. Questo insieme ad una colonna sonora coerente e piuttosto ispirata conferisce al titolo un’identità precisa che lo rende molto godibile sia a livello grafico che sonoro. Il motore grafico utilizzato è Unity per cui non ci si può aspettare dettagli in stile Unreal Engine, e visto lo spirito del gioco non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno in fin dei conti.

Tirando le somme, visto anche un rapporto qualità prezzo davvero ottimo per un titolo che può regalare tranquillamente anche una decina di ore di gioco intense, non possiamo non consigliare l’acquisto di Fall of Light a tutti gli amanti dei souls-like oltre che a tutti coloro che cercano un dungeon crawler originale e con un buon grado di sfida.

 

80
Fall of Light
Recensione di Francesco Ventrella
ME GUSTA
  • Un mix ben riuscito tra due generi
  • Gameplay solido e appagante
FAIL
  • Più fasi simili ai souls che ICO
  • Si poteva fare meglio sull'IA dei nemici