Nella sezione Biografilm Music, al Biografilm Festival 2017, è stato presentato il film documentario Rumble: The Indians Who Rocked The World, diretto dalla regista Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana.
Alla scoperta delle radici della musica contemporanea, direttamente dalle melodie e canzoni dei nativi d’America, Rumble: The Indians Who Rocked The World è un film documentario musicale che travolge e conquista, volto a illuminare lo spettatore con la stessa voce di chi quella musica l’ha vissuta e fatta.
A presentare il film al Biografilm Festival di Bologna, direttamente il suo regista Alfondo Maiorana, italiano d’origine e da sempre vissuto in Canada. Maiorana vanta della miglior scuola di cinema, studiando a contatto con i grandi maestri, come per esempio Francis Ford Coppola, distinguendosi in questi anni per documentari, cortometraggi e videoclip.
Studioso di musica fin dall’infanzia, Maiorana afferma di essere stato rapito fin dall’inizio di questo progetto, sviluppato assieme alla regista Catherine Bainbridge.
Ho deciso di realizzare questo film perché la musica ha da sempre rappresentato una parte fondamentale della mia vita. Quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di realizzare questo progetto, abbiamo pensato che era una cosa da fare assolutamente. Ne eravamo tutti convinti, ed è così che iniziato questo viaggio.
Maiorana fa compiere un viaggio allo spettatore alla scoperta della musica nativa americana e dell’influenza che questa ha avuto sui generi e sugli artisti contemporanei, come per esempio Iggy Pop o Jimi Hendrix. Un racconto musicale fatto di parole, esperienze e molteplici suggestioni.
All’inizio non associ il beat del rock o del blues alla musica nativa americana, non ci pensi, almeno fino a quando non continui ad approfondire fino ad arrivare alla musica del Mississipi e di New Orleans, ed è così che abbiamo scoperto la storia di questa musica.
Alfonso Maiorana, onorando le sue radici da italiano, ama il cinema italiano. Oltre ad essere cresciuto con i classici, ama scoprire nuovi generi, nuovi film e pensa che la sperimentazione sia molto importante.
Per me è un onore essere qui a Bologna con questo film, ma anche essere giurato, perché questo da la possibilità di guardare molti film. Fino a 15 anni fa, i Festival erano pieni di film italiani, negli ultimi anni invece ce ne sono sempre meno. E di questo mi dispiace davvero tanto, perché l’Italia è un Paese veramente talentuoso.
Qui di seguito potete vedere l’intervista completa ad Alfonso Maiorana: