Esce oggi al cinema La Mummia, uno dei reboot più attesi di questi 2017 che darà vita al tanto discusso Dark Universe. Il film, diretto da Alex Kurtzman, vanta come protagonista Tom Cruise accompagnato da Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Jake Johnson, Courtney B. Vance e Russell Crowe nei panni del Dott. Henry Jekyll.

Dopo la delusione subita con Dracula Untold tre anni fa, Universal Pictures non abbandona di certo il suo progetto di dare vita al Dark Universe, riportando sullo schermo i mostri sacri che, tra il 1923 e il 1956 hanno dato vita ai Mostri Universal, e punta il tutto per tutto su La Mummia.

Il film, diretto da Alex Kurtzman, si presenta fin dall’inizio come una nuova rappresentazione e interpretazione del mito degli “dei e mostri”. Infatti, già a differenza della prima pellicola sulla Mummia di Stephen Sommers del 1999, che appoggiava le basi della sua trama sulla primissima pellicola del 1932 diretta da Karl Freud e con interprete nella parte di Imhotep l’attore Boris Karloff (divenuto successivamente anche il volto del Mostro di Frankenstein), il film di Kurtzman non ha come protagonista un sacerdote millenario con lo scopo di riportare in vita la sua amata perduta, ma una principessa assetata di potere legata da un patto di sangue con il dio Seth.

 

La Mummia
È fondamentale per questa pellicola, e molto probabilmente per tutti i titoli che seguiranno questo nuovo franchise, tenere a mente la parola reinterpretazione, perché il Dark Universe vuole essere esattamente questo.

 

Il Dark Universe punta più sull’avventura e sull’azione, inserendo elementi di comicità che possano portare lo spettatore verso un tipo di fidelizzazione differente da quella horror.

Come già spiegato dalla stessa Universal Pictures, nel comunicato di qualche settimane fa, lo scopo del Dark Universe è quello di riportare in vita i mostri sacri facenti parte dell’immaginario collettivo e di quello letterario, divenuti delle vere e proprie star del cinema anni ’20/’50, ma sotto un’interpretazione diversa.

Se i Mostri Universal avevano una chiave di lettura più horror, avendo anche l’opportunità di giocare con dell’atmosfere e suggestioni molto più semplici da realizzare per un pubblico ben timoroso della parola “paura” e “mostro” al cinema e nella realtà, il Dark Universe punta più sull’avventura e sull’azione, inserendo elementi di comicità che possano portare lo spettatore verso un tipo di fidelizzazione differente da quella horror.

 

 

La Mummia

 

 

E sotto questo punto di vista, La Mummia ha molto da spartire con La Mummia di Sommers, presentandosi addirittura con un inizio che ricorda molto Indiana Jones e i predatori dell’Arca Perduta, nella dinamica che vede Cruise e Jake Johnson perdere quasi la vita in uno scontro a fuoco, in Mesopotamia, dopo aver tentato di rubare qualcosa di prezioso per poterlo rivendere al mercato nero, e scoprire una misteriosa tomba egizia che cambierà il destino di tutti.

Come detto precedentemente, La Mummia è l’inizio ufficiale del Dark Universe; infatti, è proprio con questo film che viene scoperto al pubblico il logo ufficiale del Dark Universe, accompagnato dalla musica ad hoc composta dal Premio Oscar Danny Elfaman. E prima di entrare nel vivo dell’azione, Kurtzman si concede un piccolo prologo, accompagnato dalla voce narrante di Russell Crowe, all’interno del film appartenente a uno dei grandi miti della letteratura, ma che non hai mai trovato interpretazione cinematografica nell’universo de I Mostri Universal, ovvero il Dottor Jekyll.

 

La Mummia

 

Il prologo, ambientato nei sotterranei britannici, non molto lontani da Londra, dove è stata ritrovata una cripta contenente moltissimi sepolcri di crociati, ha il solo compito di introdurre la storia della principessa Ahmanet (Sofia Boutella) e il collegamento tra l’Egitto e quel luogo. Kurtzamn non vuole svelare troppo, né sulla storia né tanto meno sul Dark Universe, ma semina quel tanto che basta per ottenere una tanto semplice, quanto coinvolgente, trama thriller. Piccoli dettagli ed easter egg vengono seminati nel film, creando sicuramente una buona aspettativa da parte dello spettatore per il futuro del Dark Universe.

Successivamente l’azione di sposta in Mesopotomia, dove conosciamo il poco onesto Nick Morton (Tom Cruise), il sergente Vail (Jake Johnson) e la bella archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis). Nick e Vail, dopo aver infranto una serie di codici e aver mancato di rispetto alla divisa, scoprono una misteriosa tomba egizia. La tomba, oltre ad essere fin troppo lontana dall’Egitto, ha una conformazione particolare, facendole assumere sempre di più l’aspetto di una vera e propria prigione, destinata a conservare qualcosa di antico e malvagio. Ovviamente, sbruffone e curioso, sarà proprio Nick a risvegliare il potente male contenuto all’interno della tomba, condannando in primis se stesso ma anche l’intera umanità.

Lo svolgimento de La Mummia, da dopo il prologo a fino alla fine del film, sicuramente assume immediatamente i chiari caratteri di una trama semplice. Una storia che non vuole far leva su intrecci complicati o svolte sorprendenti, ma preferisce utilizzare elementi banali ma efficaci. Strutture già consolidate che hanno come unico e vero scopo quello di intrattenere, divertire e far appassionare lo spettatore.

E, nella sua semplicità, La Mummia ci riesce.

 

 

La Mummia

 

 

Nessuno si aspettava una vero capolavoro e, come inizio del Dark Universe, Universal avrebbe potuto puntare a qualcosa di molto più promettente, ma considerando le premesse del precedente Dracula Untold e il tipo di titoli che faranno parte di questo nuovo Cinematic Universe, la scelta della Universal Pictures non è così male come potrebbe sembrare.

La Mummia, nella sua trama banalotta, situazioni forzate e dimenticanze di sceneggiatura che, spesso, creano delle incongruenze tra le relazioni dei personaggi, nella scelta di una colonna sonora già sentita e che si basa sui suoni tipici che introducono le atmosfere di determinate sequenze, può fare affidamento su un impianto scenografico suggestivo e una buona interazione tra gli attori.

Coreografie action ben studiate dove il regista, con i suoi movimenti di macchina, riesce a rendere partecipe lo spettatore di tutto, senza creare quel fastidioso effetto confusione dove non si comprende nemmeno in quale zone dello spazio filmico ambientale siano disposti i personaggi.

Il tutto viene diretto con un gusto retrò, puntando su un effetto più grezzo, quasi anni ’90, cercando di puntare ancora di più sull’umorismo che non si rivela, quindi, solo dall’interazioni dei personaggi, ma anche attraverso l’immagine.

 

La Mummia

 

Il punto forte de La Mummia sono proprio gli scambi di battute tra i personaggi.

Il punto forte de La Mummia sono proprio gli scambi di battute tra i personaggi. Sempre strizzando leggermente l’occhio a film di Sommers, si punta moltissimo all’umorismo del protagonista maschile, spesso in netto contrasto con i due personaggi femminili della Boutella e della Wallis. Divertente, giostrata da un’ottima alchimia tra gli attori, l’interazione tra Cruise e Johnson, ottime spalle l’uno dell’altro che sullo schermo, inaspettatamente, riescono davvero bene.

Negli ultimi anni abbiamo visto Tom Cruise protagonista di quasi sole pellicole action, e in questo caso La Mummia entra perfettamente nella filmografia dell’attore, ma riesce a riportare in vita anche quella verve più ironica e sarcastica, accompagnata da quell’irrefrenabile egocentrismo capace di rendere i personaggi dell’attore amabili e detestabili al tempo stesso.

Nel ruolo un po’ scanzonato del finto mascalzone dall’animo più cavalleresco, Cruise ci sta comunque bene, sebbene nel risvolto finale le scelte adoperate dal regista e dagli sceneggiatori stonino non poco sia col personaggio e con la costruzione delineata fino ad un attimo prima.

 

 

La Mummia

 

 

Meno convincente, non certo per interpretazione ma quanto per il ruolo, è Russell Crowe.

Meno convincente, non certo per interpretazione ma quanto per il ruolo, è Russell Crowe. Difficile parlare di questo personaggio senza scivolare nello spoiler. Sicuramente a Crowe è stato affidato un personaggio molto particolare ed affascinante. Uno dei pochi esclusi dall’universo Mostri Universal e che fa il suo debutto proprio con il Dark Universe, presentandosi come il filo conduttore tra tutti i film.

Infatti, Henry Jekyll è la mente a capo della Prodigium, una misteriosa multinazionale che ha l’obiettivo di sindacare, studiare e distruggere il male in qualsiasi sua forma.  Debutto molto interessante per la parte di Jekyll, ma che forse, nel tempo, avrà bisogno di un maggior approfondimento e sviluppo estetico del personaggio nella sua doppia identità. Pur sposando perfettamente l’idea di un Dark Universe che punti più all’avventura ed action piuttosto che sull’horror, su certi elementi riguardanti i mostri sacri è difficile chiudere un occhio.

Scenicamente parlando, a voler far un paragone tra la nascita del MonsterVerse e del Dark Universe, La Mummia non vanta della stessa efficacia di effetti e d’immagine, padroni assoluti della pellicola Kong: Skull Island, ma ha sicuramente uno studio più convincente, paradossalmente meno forzato e stereotipato, dei personaggi.

Sofia Boutella, sebbene con poco dialogo, ha saputo tirare fuori elementi interessanti, rendendosi comunque una mummia a tratti inquietante e a tratti seducente. Annabelle Wallis spicca poco, il suo personaggio è molto ingenuo e dai comportamenti piuttosto prevedibili, ma sicuramente molto più apprezzabile del ruolo forzatamente (e inutilmente) femminista di Brie Larson in Kong.

 

La Mummia
Nel complesso La Mummia sa fare esattamente il suo dovere in quanto blockbuster: intrattenere.

Semplice e classico popcorn movie, dalla perfetta durata che sa divertire, coinvolgere e anche un po’ incuriosire per quanto riguarda il futuro.

Le premesse, quindi, per il Dark Universe ci sono, grezze ma ci sono. La sfida più grossa, ora come ora, è quella di svilupparle, dare una sostanza molto più originale e interessante ai nuovi titoli, magari più approfondita, sempre giocando nell’ambito del blockbuster.

E staremo a vedere come si comporterà nel 2019 Bill Condon con La Moglie di Frankenstein.

 

 

La Mummia sarà nelle nostre sale cinematografiche dall’8 Giugno.