OC Reunion riesce in un’unica giornata a far scontrare diversi tra i migliori Overclocker italiani e del mondo a suon d’azoto e MHz: ecco il nostro report dell’evento.
Sabato 29 aprile siamo stati invitati a partecipare presso la Pizzaria Ciccì Coccò di Offanengo all’Italian OC Reunion, primo vero evento italiano dedicato all’overclock.
Simone Costa, Alessandro Tallarini e Marco Mori sono le menti dietro al progetto in collaborazione con Avexir, AVM, OCZ Gaming e Thermaltake.
L’overclock in Italia non è conosciuto e praticato come all’estero ma, grazie ad eventi come quello a cui abbiamo partecipato, potrebbe presto divenire una disciplina a tutti gli effetti sia per appassionati che non.
Per chi non lo sapesse, l’overclock è una pratica con la quale si spingono oltre la frequenza operativa nominale le componenti principali di un sistema: CPU, GPU e RAM.
Ci sono inoltre tre categorie principali che distinguono l’overclock: aria, acqua e sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Ad ogni categoria possono essere attribuiti parametri prestazionali diversi che, grazie all’abbassamento della temperatura d’esercizio, aumentano il margine di overclock che l’utente può raggiungere con i singoli componenti.
Ad aria poi esistono vari sistemi di dissipazione del calore, più o meno buoni che, garantiscono buone frequenze d’esercizio mantengono discretamente a bada il calore sviluppato da processori, schede video, RAM e chipset.
I PC muniti d’impianto di raffreddamento a liquido sono invece una via di mezzo tra i metodi convenzionali e quelli estremi che garantiscono prestazioni sopra la media.
Di norma con un sistema a liquido possono essere raggiunti anche i 5 GHz con i processori, per lo più Intel, mentre con le schede video è possibile massimizzare le frequenze operative.
Utilizzando sistemi di raffreddamento non convenzionali si raggiungono temperature sotto lo zero che permettono di overcloccare oltre i limiti qualsiasi componente.
In queste condizioni però, sono da considerare molti fattori.
Il processore o le scheda video vengono portate a temperature fuori specifica, in questi casi si potrebbe incorrere in freeze del sistema dovuti al freddo eccessivo. Per questo motivo è sempre necessario coibentare in modo adeguato la scheda madre in uso e in certi casi, riscaldare con una fiamma il tolotto per tornare alla normalità.
Esistono diverse tecniche di coibentazione, dall’uso della gomma pane alla plastica spray per evitare che, se l’azoto dovesse cadere inavvertitamente su componenti sensibili della scheda madre, come i mofset, non faccia danni permanenti.
Inoltre non tutti i processori salgono di frequenza allo stesso modo, diciamo che, un po’ di fortuna è sempre ben accetta. Un processore viene ritenuto fortunato se sale più o meno rispetto ad altri della stessa fascia richiedendo un voltaggio più basso degli altri mantenendo le medesime frequenze.
L’uso di cascade, phase e azoto liquido cade invece nella fascia estrema dell’overclocking, prettamente riservata ai professionisti. Professionisti che all’OC Reunion non sono mancati, tra cui l’inarrestabile Roberto Sannino, al momento numero uno nel bel paese e tra i primi dieci overclocker professionisti al mondo.
Con rsannino erano presenti anche altri esponenti della scena italiana tra cui: xmec, sandalo, dinovespa, griff, andrix85, hackeronzo e zannema che hanno contribuito attivamente per rendere la giornata indimenticabile.
L’evento è stato trasmetto in live per l’intera giornata grazie ad AVM che con i prodotti Fritz!box ha reso possibile lo streaming. Presente in loco per AVM, Enrico Cicculli che ha esposto ai presenti le ultime novità di Fritz!box che ad oggi è un punto di riferimento per il net-working e non solo.
All’evento erano presenti anche vari stand dove poter discutere apertamente con i rappresentanti delle aziende che hanno reso possibile l’Italian OC Reunion come la sopra citata AVM, anche Avexir con le proprie memorie ad alte prestazioni, OCZ Gaming presente con vari prodotti pensati appositamente per i Gamer più esigenti e Thermaltake che ha messo a disposizione un PC custom di fascia alta con il quale poter fare testare i propri prodotti al pubblico.
Durante la giornata i vari overclocker hanno fatto fumare i loro tolotti gareggiando in varie discipline per puro diletto.
In particolare, Roberto ha superato uno dei propri record raggiungendo 10548,32 punti sul benchmark Unigine Heaven.
Parlando con Roberto abbiamo scoperto che presto dovrà partire per Taipei, essendosi classificato tra i migliori per poter partecipare ad un evento esclusivo organizzato da G.Skill, conosciuta prevalentemente per le proprie memorie ad altre prestazioni, nella quale dovrà gareggiare contro altri overclocker da tutto il mondo per cercare di vincere un premio di 10.000 dollari messo in paio dall’azienda Taiwanese.
Era dunque lecito chiedere a Roberto cosa si aspettasse da questa nuova avventura.
Roberto: Sinceramente non mi aspetto nulla, per me ho già vinto. Poter andare lì e gareggiare a questi livelli è già una vittoria e poi, ovviamente, se dovessi vincere sarebbe il massimo ma tengo basse le aspettative in modo da concentrarmi e dare il massimo possibile.
R: Sono davvero felice di potervi partecipare. È un modo molto intimo ed interessante per poterci vedere tutti e scambiare pareri e idee sulla nostra passione. In Italia non ci sono eventi di questo tipo, quindi non potevo mancare. Spero che col tempo l’evento possa crescere di anno in anno e diventare una tappa fissa.
L’Italian OC Reunion è l’evento che in italia manca e di cui si sentiva la mancanza, l’evento che tutti gli appassionati di overclocking stavano aspettando e che dovrebbe essere il chiodo fisso per tutti gli overclocker italiani.
Simone Costa, Alessandro Tallarini e Marco Mori hanno lavorato duramente per rendere l’evento realtà. Speriamo che con tempo, dedizione e grazie all’appoggio di grandi sponsor come AVM, Avexir, OCZ e Thermaltake possano avere la possibilità di farlo crescere ulteriormente.