Fa il suo esordio al cinema oggi LIFE – Non Oltrepassare Il Limite, thriller fantascientifico del cileno Daniel Espinosa con protagonisti Ryan Reynolds, Jake Gyllenhaal e Rebecca Ferguson. Una gustosa pellicola sci-fi capace di coinvolgere e sorprendere dall’inizio alla fine.

Daniel Espinosa dopo una prova magistrale con il thriller Child 44, torna nuovamente a mettere le mani in pasta nel genere, questa volta però scegliendo per LIFE – Non Oltrepassare Il Limite, una location molto più suggestiva come lo spazio.

Ambientato unicamente all’interno di una stazione spaziale, LIFE – Non Oltrepassare Il Limite è la storia di un gruppo di astronauti e scienziati che si ritrovano a un passo da una grande scoperta per l’umanità.

Il compito di questi cinque personaggi scelti è quello di recuperare dei dati, potenzialmente organici, raccolti e inviati da Marte, per studiarli in un laboratorio adeguatamente attrezzato.

La stazione dentro alla quale si trovano è infatti un grande laboratorio che gira attorno alla terra e consente di fare le dovute ricerche su possibili forme di vita extraterrestre, senza mettere a rischio la Terra.

Ognuno dei passeggeri ha un compito ben preciso e il tutto punta alla salvaguardia sia degli esseri umani che delle nuove specie.

La prima parte di LIFE – Non Oltrepassare Il Limite gira attorno alla cellula trovata su Marte e al suo sviluppo, a tal punto da essere considerato quasi un membro dell’equipaggio, in particolar modo dal Dott. Hugh Derry (Ariyone Bakare), l’unico al quale è consentito osservare e sperimentare in prima persona i progressi di crescita e cognitivi dell’organismo alieno.

 

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

 

 

Una storia ordinaria per uno sviluppo straordinario

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite parte da basi molto semplici e che sicuramente fanno affidamento su una storia cinematografica fantascientifica piuttosto salda traendo spunto da capisaldi come il franchise Alien di Ridley Scott.

Daniel Espinosa sa esattamente come rendere originale e molto innovativo un film dall’aspetto banale e che sembra non voler raccontare nulla di nuovo.

LIFE, nella sua semplicità, riesce ad approfondire alcuni aspetti di quelle tematiche tanto conosciute e care al cinema di genere con un’ottica differente, rendendo il racconto molto più avvincente e coinvolgente.

Il “limite” al quale il film fa riferimento non è semplicemente quello che potremmo ritrovare in qualsiasi film di sopravvivenza umana contro la razza aliena. Il punto di vista qui è totalmente capovolto.

Espinosa ci porta a prendere confidenza con l’organismo in questione, a tal punto da dargli un nome, da umanizzarlo come se fosse un animale domestico. Ci lascia entrare nel suo tipo di vita, nelle condizioni ambientali che gli permettono di vivere e sopravvivere, esattamente come un essere umano.

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

 

L’organismo non incute mai vero timore nello spettatore.

L’organismo non incute mai vero timore nello spettatore. L’angoscia, l’elemento disturbante alla base del genere thriller, viene generato dall’atmosfere, da una scrittura drammaturgica molto ben studiata e organizzata che, con dei semplici plot twist e climax posizionati al momento giusto nel posto giusto, immergono lo spettatore in un mondo di curiosità e asfissiante mistero.

 

Nella sua seconda parte, il film si sdoppia tra quella che è la sopravvivenza dell’organismo in questione e quella dell’equipaggio, il tutto ambientato all’interno di una scatola mortale, per entrambe le fazioni, ovvero il laboratorio.

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite è sì un film sci-fi, che prende anche largamente spunto, soprattutto per la struttura claustrofobica del film, da pellicole magistrali con Gravity, ed esattamente come nel caso di Alfonso Cuarón, Espinosa decide di ambientare il tutto unicamente in un unico spazio, dove costringe totalmente i personaggi e con loro anche lo spettatore.

Ecco come un film di grande intrattenimento usa a suo vantaggio le basi del “dramma da camera”, ponendo i personaggi in uno stato di maggiore tensione, destinato a crescere fino ad arrivare allo scoppio totale dei nervi che, ovviamente, coincide con differenti agenti drammatici del film.

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

 

 

Una visione dello spazio differente dal solito

Espinosa ci mette in una condizione di angoscia, in cui vaghiamo nel vuoto, impossibilitati a chiedere aiuto al mondo esterno, ponendoci poi in un vicolo cieco, scoprendo carte, ben più vicine alla realtà di quanto si possa pensare.

Il discorso tematico portato avanti da LIFE – Non Oltrepassare Il Limite, va ben oltre quelli che sono i confini della realtà, e ci porta prima di tutto in un confronto con la diversità e di come, questa diversità, non sia poi così lontana dalla nostra condizione, dall’istinto naturale umano della sopravvivenza e della difesa; in secondo luogo accenna un discorso, sebbene sfiorandolo appena, molto politico e piuttosto contrastante con quelle che le situazioni attuali dell’America.

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

Russia, Cina, America e Inghilterra, solo alcune delle Nazioni che lavorano fianco a fianco, unite per un unico obiettivo e concordi di essere pronte a tutto, a qualsiasi tipo di sacrificio, pur di salvaguardare un bene più grande.

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite sotto questo punto di vista è sicuramente un film molto anti-americano e che lo fa con estrema tranquillità, rendendo la situazione in generale fluida e veritiera, senza farla sembrare una forzatura per esprimere il pensiero politico del regista o della produzione.

 

Un pellicola di grande impatto visivo ed emotivo, che va ben oltre il survival movie, e si spinge ad approfondire tematiche già viste sotto un’ottica innovativa e avvincente.

 

Un secondo aspetto sorprendente all’interno di una pellicola come LIFE – Non Oltrepassare Il Limite, la quale non si è appoggiata su una grande pubblicità, un grande marketing, ma che addirittura ha dato l’impressione, dal poco materiale reperibile in rete, di essere un film di serie B, è la sua regia e tecnica curata e dettagliata.

Il film è scorrevole, si basa su un dinamismo attentissimo, con un ritmo serrato ma che sa armonizzarsi benissimo con le situazioni, esasperando i momenti di più alta tensione, e portando quindi lo spettatore al massimo del coinvolgimento emotivo.

Daniel Espinosa sorprende fin dal primo secondo introducendo la sua pellicola attraverso un piano sequenza che entra fluido nello schermo. Non una forzatura e nemmeno un esercizio di stile. Espinosa ci porta a lievitare assieme ai suoi protagonisti, in una carrellata digitale – ma dall’incredibile impatto visivo e reale – che esplora gran parte della stazione spaziale.

 

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

 

Ogni personaggio è impegnato in una mansione e dall’interno andiamo verso l’esterno

Ogni personaggio è impegnato in una mansione e dall’interno andiamo verso l’esterno, attraverso un’incredibile totale che ci porta ad osservare lo spazio, per poi farci scivolare nuovamente all’interno della base.

Cinque minuti di grandissimo cinema, per un film che nel suo piccolo sa come farsi valere, mettendosi appena qualche gradino sotto i grandi classici di genere, e che supera gran parte dei blockbuster usciti negli ultimi anni.

 

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite sa esattamente come tenere ben salda l’attenzione dello spettatore, spaventandolo e coinvolgendolo, attraverso una sceneggiatura dosata di elementi drammaturgici.

 

Una pellicola che non lascia un minuto di tregua, perdendo un po’ di tensione sul finale, sacrificata unicamente per l’aspetto più thriller, che porta lo spettatore a investigare sulla vicenda proposta dal regista.

 

Ottima la performance da parte di tutti gli attori, dove in primis si distingue ancora una volta Jake Gyllenhaal

Ottima la performance da parte di tutti gli attori, dove in primis si distingue ancora una volta Jake Gyllenhaal in un ruolo che, fino alla fine, riesce a liberarsi dallo stereotipo più borderline al quale sembra essere condannato l’attore negli ultimi anni. Uno sviluppo molto interessante, che si riflette anche sugli altri personaggi.

Il compito di Ryan Reynolds è quello di abbassare la tensione attraverso un personaggio – che non può fare a meno di strizzare l’occhio al suo già cult Deadpool – che sembra voler prendere tutto sottogamba, pur dimostrando di essere estremamente qualificato per la missione.

 

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

 

I personaggi sono sviluppati come una sorte di famiglia.

I personaggi sono sviluppati come una sorte di famiglia, e in tutte le famiglie si possono evidenziare, a lungo andare, le debolezze di uno e i punti di forza dell’altro. Ciò che può accomunare e unire, e anche quello che può inevitabilmente dividere. Ognuno dei personaggi sarà cruciale per la sopravvivenza, o meno, degli altri, mostrandosi più o meno compassionevoli nei confronti della creatura extraterrestre.

Quella che vediamo è una lotta alla sopravvivenza ad armi pari. Uno scontro giocato più sul lato umano e che si distacca drasticamente da qualsiasi altro film sugli alieni visto fino a questo momento, eccezion fatta per Arrival.

Altro grande punto di forza del film è una CGI pulita e non esagerata, partendo dal design dell’organismo extraterrestre, diverso dal solito e molto più affascinante e particolare dei soliti alieni.

 

LIFE - Non Oltrepassare Il Limite

 

Espinosa gioca moltissimo anche sul finale, non potendo escludere un doppio effetto a sorpresa. Due sono le ipotesi, entrambe validissime, entrambe emotivamente forti. Un doppio effetto giocato su entrambe le tematiche, umane e politiche, trattate nel film.

 

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite è una pellicola ha come obiettivo primario quello di intrattenere, divertire e far emozionare

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite è una pellicola ha come obiettivo primario quello di intrattenere, divertire e far emozionare. Obiettivo arrivato e superato magistralmente da Espinosa, ma che si spinge anche oltre verso una riflessione sulla diversità, sulla sopravvivere e sugli istinti naturali di qualsiasi essere vivente, al di fuori della propria specie d’appartenenza.

Il finale lascia valide possibilità di proseguimento, chiudendo delle porte e aprendone altre, ma non dispiacerebbe vedere per una volta una pellicola così ben riuscita nell’ambito dell’intrattenimento attenersi a un cerchio chiuso e unico.

 

Anteprima Live: LIFE – Non oltrepassare il limite

LIFE – Non oltrepassare il limite: commento dopo l'anteprima con Gabriella#LifeILFILM

Posted by Lega Nerd on Tuesday, March 21, 2017

 

LIFE – Non Oltrepassare Il Limite è al cinema dal 23 Marzo.