I vaccini non causano l’autismo. I farmaci e gli antibiotici hanno un fattore di rischio più alto dei vaccini. Sui presunti “danni da vaccino” non è mai arrivata alle autorità competenti nessuna documentazione ufficiale e dettagliata.

Sono solo alcune delle affermazioni (molto dirette) che tre luminari della medicina italiana e internazionale hanno fatto durante un incontro in Versilia, al quale mi sono fiondato “armato” di taccuino e videocamera.

Si tratta di Rino Rappuoli, eccellenza italiana in campo biotecnologico e membro italiano della Royal Society of London for Improving Natural Knowledge (di cui hanno fatto parte anche Carlo Rubbia e Rita Levi-Montalcini); Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria e Direttore Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, e infine Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.

Tra i tanti argomenti sviscerati, sicuramente il più interessante è stato l’attacco frontale a chi fa disinformazione sul tema del vaccino.

“Ci sono laureati in medicina” dice Villani “Che mi rifiuto di chiamare medici, i quali per fini di lucro, senza mai aver lavorato per strutture ed enti pubblici, mettono in dubbio il vaccino o gli danno delle colpe che non ha”

E giù di dimostrazioni, numeri e fatti alla mano, che la vaccinazione non causa gravi danni e se ci sono rischi si tratta di casi-limite, uno su due milioni.

Un professionista rispettabile può produrre riconoscimenti e soprattutto cartelle cliniche a chi deve verificare (Istituto superiore di Sanità, Società italiana di Pediatria, per dirne due), cosa finora mai accaduta – spesso andando a speculare sul dolore di persone che non hanno strumenti per capire dove sta la verità dei fatti.

 

vaccino roberto burioni

Preferiamo che i vaccini siano un lussuoso diritto o un costoso privilegio?

Perché questo è il rischio di una ipotetica “erosione” del diritto alla vaccinazione di tutti, indistintamente: che si torni a un tempo in cui, per una serie di effetti, possa farlo solo chi può permetterselo economicamente.

Vogliamo uno scenario di questo tipo, davvero?

 

 

 

Vaccini, bufale e verità:
parla Roberto Burioni, medico

Lapidario, battagliero, a volte perentorio: è Roberto Burioni, che da tempo si batte anche sui social network (in particolare Facebook) per contrastare le bufale e la disinformazione sui vaccini.

“La Scienza non è democratica” (o forse lo è moltissimo)

Ha fatto molto discutere la sua uscita recente “La Scienza non è democratica” con la quale ha annunciato che avrebbe cancellato tutti i commenti di “persone ignoranti” sulla sua pagina, perché su certi argomenti si parla solo dopo essersi ampiamente (si parla di anni) formati e informati.

Questo ha scatenato un dibattito su quali siano i toni e i modi migliori che la scienza deve adottare per farsi ascoltare anche da qui ha pregiudizi, dubbi e poca informazione a disposizione.

Su questo e altri temi ho colto l’occasione per intervistarlo per Big Babbo, il blog che ho aperto dopo la nascita di mia figlia (che al momento in cui scrivo ha un mese e mezzo e si avvicina alla data del primo vaccino)

Cinque domande, cinque risposte precise:

 

 

Un saluto a tutti e ricordate:

Di biologicamente certo ci sono solo due cose: che si nasce e si muore.