Parigi, 1892. Distinti uomini con tuba e monocolo™ si recano in un piccolo teatro della capitale. La Belle Epoque è al suo massimo splendore e la gente perbene ha molti modi per divertirsi.

Come sedersi ad ammirare il più grande scoreggione della storia.

 

L’espressione “Belle Époque” (“l’epoca bella”, “i bei tempi”) nacque in Francia alla fine dell’Ottocento, scaturendo in parte dalla realtà storica e in parte da un sentimento di nostalgia. In quel periodo le invenzioni e progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con le epoche passate. I benefici di queste scoperte portarono a standard di vita notevoli. L’illuminazione elettrica, la radio, l’automobile, il cinema, la pastorizzazione, e altre comodità, tutte contribuirono ad un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo. L’espressione ebbe in seguito fortuna perché bene esprimeva la contrapposizione fra l’epoca precedente e l’epoca successiva alla prima guerra mondiale, cioè tra il periodo della libertà e il periodo della perdita della libertà. La Belle Époque indicava la vita brillante nelle grandi capitali europee, le numerose esperienze artistiche, soprattutto esprimeva l’idea che il nuovo secolo, il Novecento, sarebbe stata un’epoca di pace e di benessere.

Fonte Wikipedia

 

Se c’è una cosa che ho capito della Belle Epoque è che era molto diversa da come noi immaginiamo la Belle Epoque.

I signori che si arricciano il baffo e degustano brandy brindando al sovrano (cit.) che oggi associamo (giustamente) all’alta borghesia snob erano in realtà degli amanti del trash più pacchiano. Non a caso i freak show in quegli anni erano diffusissimi e paragonabili oggi a quello che è il Grande Fratello VIP.

E se parliamo di pacchianeria, ok i gemelli siamesi, i nani, i giganti ed i mezzibusto ma la scoreggia batte tutto!

 

Il termine popolare scorreggia (e varianti dialettali) deriva dall’espressione colloquiale appunto dell’atto di scorreggiare, con due ipotesi etimologiche: la prima quella di slacciare la correggia (dal latino corium=cuoio), antico nome della cintura dei pantaloni, per facilitare, appunto, la discesa dei gas intestinali; la seconda ipotesi è che il termine derivi dal greco kor-kor-y-ghe, un’antica onomatopea che indicava il gorgogliare, inteso sempre come rumore intestinale.

fonte Wikipedia

 

 

 

Il Petomane

 

Joseph Pujol nasce a Marsiglia nel 1857. All’età di tre anni la madre lo porta al mare e gli insegna ad immergersi trattenendo il respiro.

Quello che la madre non sapeva è che al proprio figlio avrebbe dovuto mettere un turacciolo nel deretano.

Quello che la madre non sapeva è che al proprio figlio avrebbe dovuto mettere un turacciolo nel deretano. Forse a causa della differenza di temperatura il piccolo Joseph aspirò un po’ di acqua di mare dal proprio ano.

Ora, non ho mai provato l’esperienza, ma non deve essere piacevole avere la parte finale dell’intestino pieno di acqua, per di più salata. La visita ospedaliera tranquillizzò comunque la famiglia ed il medico disse a Joseph che non c’era nulla di cui preoccuparsi ( “sono tutti ottimisti con il culo degli altri” [semicit] ).

Comunque il tempo passa e la vita della famiglia Pujol va avanti in tranquillità. Joseph comincia ad imparare il mestiere del panettiere che, in un modo o nell’altro, porterà avanti per tutta la sua vita.

Arrivato alla maggior età, Joseph, insieme a dei commilitoni della leva obbligatoria, comincia a vantarsi della sua abilità anale/sfinteriale.

Comincia così ad improvvisare in caserma piccoli ma roboanti spettacoli come l’aspirazione di acqua da una bacinella ed il successivo geyser.

Avete presente l’umorismo becero in “Fascisti su Marte” durante il lungo viaggio ipodermico sotto sale? Ecco, qualcosa di simile.

Il primo ad appassionarsi al numero è Pujol che, tornato a casa, si allena imparando a gestire la pressione intestinale come mai nessuno era riuscito a fare.

Impara anche ad aspirare aria oltre che acqua, in modo tale da poter scoreggiare a comando.

Impara anche ad aspirare aria oltre che acqua, in modo tale da poter scoreggiare a comando. Joseph si considera un vero artista del peto tanto da cominciare a bazzicare per i teatri marsigliesi mettendo in mostra tutto il proprio talento, ritagliandosi del tempo nelle sue giornate lavorative.

 

 

Le Pétomane.

Le Pétomane.

 

 

 

 

Arte, Arte e ancora Arte

 

In uno di questi teatri viene notato da un impresario che, con le pupille a forma di dollaro, nota il potenziale economico artistico delle sue capacità e gli consiglia la carriera nel fantastico e spensierato mondo dei freak show.

 

Joseph prende a cuore l’ipotesi e vuole entrare fragorosamente in questo mondo (non ho resistito, scusate) dalla porta principale.

Si presenta così al Moulin Rouge con un bagaglio artistico di tutto rispetto, affinato negli anni di gavetta marsigliese.

 

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Visto che ormai il numero del geyser era inflazionato e che le proprie capacità erano notevolmente cresciute, Joseph elaborò nuovi numeri:

  • fumata di sigaretta
  • spegnimento di candele a distanze variabili
  • riproduzione sonora di un temporale
  • riproduzione sonora di colpi di arma da fuoco

Si specializza inoltre nell’utilizzo di un’ocarina con la quale può suonare cose fantastiche tipo O’sole mio, la marsigliese ed altre melodie. Oltre la canzone di Epona in caso avesse bisogno di un cavallo.

 

Per chi non ha mai giocato a Zelda: L’ocarina è uno strumento a fiato italiano di forma ovoidale allungata generalmente costruito in terracotta; aerofoni del genere, genericamente noti anche come arghilofoni (quando costruiti in argilla), sono strumenti molto antichi e diffusi (con differenti fattezze) presso numerose civiltà arcaiche e ha un suono né troppo acuto, né troppo ottuso e forte.

fonte Wikipedia

 

Siamo nel 1894 e Joseph è una star internazionale, tanto che ai suoi spettacoli assistono sovrani europei come Edoardo VII o personaggi di spicco come Freud. Il petomane riesce anche ad arricchirsi discretamente visto che viene pagato circa 20.000 franchi a spettacolo dal “mulino rosso”. Per fare dei paragoni, la più famosa attrice francese dei tempi non andava oltre gli 8.000.

Gli spettacoli del petomane attirano gente da tutta la Francia ed oltre, non si fa altro che parlare dei magici peti di Joseph.

 

 

 

 

Il Declino

 

0Ma gli anni ruggenti (ops…) del Moulin Rouge erano destinati a finire.

Joseph partecipa infatti ad uno spettacolo al di fuori del famoso locale parigino. Anche se l’evento era a fini benefici Ziedler, il direttore del Moulin Rouge che aveva il diritto di esclusiva su di lui, venuto a conoscenza della faccenda lo licenzia in tronco.

Pujol crea così il proprio spettacolo itinerante, chiamato “Théâtre Pompadour” col quale gira la Francia fino allo scoppio (ops…) della prima guerra mondiale.

Dopo la grande guerra però perde fiducia nel genere umano e si ritira a vita privata a Marsiglia, tornando alla sua attività di panettiere e pasticciere abbandonando per sempre la tecnica del peto a comando.

Muore a quasi 90 anni consegnando alla storia la propria arte oltre che l’interrogativo su come abbia potuto sviluppare simili capacità.

La famiglia successivamente negherà a La Sorbona l’autorizzazione di studiare il cadavere del petomane, lasciando l’umanità priva di un sapere così importante.

Ma noi uomini perbene che ci arricciamo il baffo da hipster con il cerume continueremo ad amarlo:

Un brindisi del miglior brandy per Joseph! d’ora in poi quanto abuserò di castagne penserò sempre a te!

La Belle Epoque, oltre che al petomane, regalò al genere umano un gran numero di invenzioni come la prima lampadina, il cinema, la prima ferrovia, il primo volo e la prima catena di produzione. Ma tutti noi la ricorderemo solo per i peti a comando.

Incredibile ma vero,  il petomane nacque in via degli Incurabili a Marsiglia.