Dal 18 al 26 Novembre si svolgerà nella bellissima e mistica città di Torino il 34 Torino Film Festival, appuntamento annuale con i migliori titoli del cinema indipendente e di genere.

Tra grande cultura, tradizione e occultismo, Torino è anche la culla del grande cinema, non solo perché nucleo in cui sorge il bellissimo Museo Nazionale del Cinema, tra i più visitati al mondo, ma anche perché ospita un bellissimo festival la cui parola chiave è: scoperta.

Il Torino Film Festival cerca di porre la sua lente di ingrandimento sopratutto sul cinema indipendente e di genere.

Nato nel 1982 come Festival Internazionale Cinema Giovani e fondato da Gianni Rondolino, Ansano Giannarelli e Gianni Vattimo, il Torino Film Festival cerca di porre la sua lente di ingrandimento sopratutto sul cinema indipendente e di genere.

Oggi 9 Novembre, a meno di dieci giorni dall’inizio del Festival, il direttore artistico Emanuela Martini presenta il programma di questa trentaquattresima edizione.

Tra i film più attesi troviamo di sicuri i già annunciati Sully di Clint Eastwood con protagonista Tom Hanks, il film d’apertura Between Us di Rafael Palacio Illingworth con Olivia Thirlby e Ben Feldman, e come film di chiusura Free Fire, thriller prodotto da Martin Scorsese diretto da Ben Wheatley e con Brie Larson, Cillian Murphy e Armie Hammer, ma anche Free State of Jones con Matthew McCounaghey di Gary Ross

La giuria del concorso internazionale Torino34 sarà presieduta da Ed Lachman, pluricandidato all’Oscar direttore della fotografia, con Don McKellar, Mariette Rissenbeek, Adrian Sitaru, Hadas Yaron.

Immancabile e felicemente prevedibile l’omaggio al poliedrico artista David Bowie, scomparso lo scorso 10 Gennaio 2016, protagonista nel manifesto di questo 34° Torino Film Festival, in un frame di Absolute Beginners diretto da Julien Temple.

Non manca l’omaggio anche a Michael Cimino, come già fatto sia da Venezia che da Roma.

Genere, tendenze, stili diversi. C’è una forte rappresentanza dell’America Latina che, sappiamo, è un cinema che negli ultimi anni funziona moltissimo.

I film in concorso tendono, come tradizione del Torino Film Festival, porre l’attenzione sulle opere prime, seconde e terze, mentre Festa Mobile è una selezione di anteprime che hanno già visto alcuni Festival e che, sicuramente, sono aperti, verso un pubblico più amplio.

Non manca neanche quest’anno la bellissima sezione After Hours, dedicata al cinema horror di genere, e di cui fanno parte due nomi che spiccano subito all’occhio, ovvero Sion Sono e Kevin Smith. All’interno della sezione  non mancano gli omaggi, come per esempio La Maschera del Demonio di Mario Bava. 

Oltre 4000 film visionati tra corti, medio e lungometraggi. 46 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 25 anteprime internazionali, 8 anteprime europee, 73 anteprime italiane.

Guest director di quest’anno Gabriele Salvatores, il quale presenta la sezione Cinque Pezzi Facili dedicata a cinque film che hanno cambiato la vita del regista e lo hanno portato al mestiere del cineasta: Jules et Jim di François Truffaut, Blow-Up di Michelangelo Antonioni, If… di Lindsay Anderson, Alice’s Restaurant di Arthur Penn e The Strawberry Statement di Stuart Hagmann.

Assieme a Salvatores ci saranno anche due incontri nel corso dei giorni del Torino Film Festival:

  • Gabriele Salvatores “Il cinema e la poetica del territorio”
  • Gabriele Salvatore ed Ezio Bosso “Cinema e Musica”

Il Torino Film Festival si contraddistingue anche per la lunga sezione di documentari e cortometraggi, i quali sperimentano moltissimo sia per tematiche che per genere, cercando sempre di porre il più possibile l’attenzione su autori giovani e freschi.

Qui di seguito il programma completo delle sezioni principali che seguiremo:

 

Concorso

  • Avant les rues di Chloé Leriche
  • Christine di Antonio Campos
  • Los Decentes di Lukas Valenta Rinner
  • Les Derniers Parisiens di Hamè Bourokba e Ekoué Labitey
  • I Figli della notte di Andrea De Sica
  • Jesus di Fernando Guzzoni
  • The Donor di Qiwu Zang
  • Lady Macbeth di William Oldroyd
  • Las Lindas di Melisa Liebenthal
  • Maquinaria Panamericana di Joaquìn del Paso
  • La Mécanique de l’ombre di Thomas Kruithof
  • Porto di Gabe Klinger
  • Turn Left Turn Right di Doug Seok
  • Wind di Tamara Drakulic
  • We are the tide di Sebastian Hilger

 

 

Festa Mobile

  • Wind di Saw Tiong Guan (Gran premio Torino)
  • Pot of Call di Philip Yung
  • Absolutely Fabulous: The Movie di Mandie Fletcher
  • L’avenir di  Mia Hansen-Love
  • Between Us di Rafael Palacio Illingworth
  • Bleed fot this di Ben Younger
  • L’economie du couple di Joachim Lafosse
  • Elle di Paul Verhoeven
  • Clash di Mohamed Diab
  • La Felicità Umana di Maurizio Zaccaro
  • Les Fils de Jeans di Philipe Lioret
  • The Fixer di Adrian Sitaru
  • Free Fire di Ben Wheatley
  • Free State of Jones di Gary Ross con Matthew McCounaghey
  • A Lullalby to the sorrowful mystery di Lav Diaz
  • The Happiest Day in The Life of Olli Maki di Juho Kuosmanen
  • Illegitimate di Adrian Sitaru
  • Kate Plays Christine di Robert Greene
  • Old Stone di Johnny Ma
  • La lingua dei furfanti di Elisabetta Sgarbi
  • Live Cargo di Logan Sandler
  • La Loi de la Jungle di Antonin Peretjako
  • Ma’ Rosa di Brillante Mendoza
  • Marie et les Naufragés di Sébastien Betbeder
  • Mercenaire di Sacha Wolff
  • Morris from America di Chad Hartigan
  • Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa
  • Nome di Battaglia Donna di Daniele Segre
  • Personal Affairs di Maha Haj
  • A Quiet Passion di Terence Davies
  • Psycho Raman di Anurag Kashyap
  • Rester Vertical di Alain Guiraudie
  • Roberto Bolle. L’arte della Danza di Francesca Pedroni
  • Romeo and Juliet di Kenneth Branagh
  • Slam – Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli
  • Death in Sarajevo di Danis Tanovic
  • Sono Guido e non guido di Alessandro Maria Buonomo
  • Sully di Clint Eastwood
  • Suntan di Angrys Papadimitropoulos
  • Le Voyage au Groenland di Sébastien Betbeder
  • War on Everyone di John Michael McDonagh
  • Wexford Plaza di Joyce Wong
  • Gipo, Lo zingaro di barriera di Alessandro Castelletto
  • Sadie di Craig Goodwill
  • Z di Costa-Gravas (Premio Maria Adriana Prolo)

 

After Hours

  • #Screamers di Dean Matthew Ronalds
  • The Alchemist Cookbook di Joel Potrykus
  • Animal Politico di Tiao
  • Antiporno di Sion Sono
  • The Arbalest di Adam Pinney
  • Chi mi ha incontrato, non mi ha visto di Bruno Bigoni
  • The Waling di Hong-Jin Na
  • Lavander di Ed Gas-Donnelly
  • The Love Witch di Anna Biller
  • King Cobra di Justin Kelly
  • La Maschera del Demonio di Mario Bava
  • Operation Avalanche di Matt Johnson
  • Pyromaniac di Erik Skjoldbjaerg
  • Sadako V Kayako di Koji Shirashi
  • Safe Neighborhood di Chris Peckover
  • Sam wash ere di Christophe Deroo
  • The Trasfiguration di Michael O’Shea
  • Yoga Hosers di Kevin Smith

 

 

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