Era il 1984 quando il mercato dei giocattoli e la TV venivano invasi dai Transformers, robot antropomorfi in grado di cambiare aspetto. In occasione di Lucca Comics & Games 2016 abbiamo intervistato il disegnatore dei fumetti Guido Guidi ed il concept artist Emiliano Santalucia.

I Transformers sono una linea di giocattoli che vedono protagonisti robot capaci di cambiare aspetto ed assumere oltre alla forma antropomorfa tipica degli androidi, anche la forma di mezzi di trasporto, come macchine, camion, aerei e via dicendo.

A partire dagli anni ’80 le action figure della Hasbro si sono diffuse in tutto il mondo anche grazie ai numerosi adattamenti nei vari media – come fumetti, cartoni animati, film e videogiochi – che hanno fatto di tali robot delle vere e proprie icone di quegli anni.

Con il passare del tempo la fama dei Transformers non è mai venuta meno, anche grazie ai film diretti da Michael Bay, i quali a prescindere dal loro valore hanno avuto il merito di riportare Optimus Prime (o come chiamato nella versione italiana del cartone Commander) e soci nuovamente sotto i riflettori.

Sin dalla loro nascita i Transformers sono tra i giocattoli più amati da grandi e piccini e le loro avventure continuano anche sui fumetti. Proprio per quanto riguarda tale aspetto il disegnatore Guido Guidi ricopre un ruolo importante. L’artista infatti è noto per aver disegnato la serie a fumetti Transformers: Armada ed altre serie riguardanti i robot in grado di cambiare aspetto.

Altro nome importante legato al mondo dei robot Hasbro è il concept artist Emiliano Stantalucia, autore della linea di giocattoli riguardanti Decepticon e Autobot.

In occasione dell’edizione 2016 di Lucca Comics & Games li abbiamo incontrati e ci siamo fatti raccontare del loro rapporto con i Transfomers e molto di più.

 

 

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