Il 6 ottobre arriva al cinema Mine, film di genere nato dalla mente dei giovani ed emergenti Fabio Guaglione e Fabio Resinaro. Un thriller estremo, una storia sulla vita e sulle conseguenze delle proprie scelte. Un film di coraggio e cambiamento, ne abbiamo discusso con i registi in un’intervista video.

Fabio Guaglione e Fabio Resinaro fanno della loro passione una missione e usano il genere per poter raccontare una storia, quella del soldato Mike Stvenes.

Durante una missione fallita, Mike (Armie Hammer), in rientro verso il campo base con l’amico  Tommy Madison (Tom Cullen), si ritrova su una distesa di mine. Ogni passo falso può costare la vita di entrambi i soldati, e sarà proprio un passo di troppo a mettere Mike in una situazione irreversibile.

Ogni venti minuti qualcuno nel mondo mette un piede su una mina. Le mine possono rimanere attive fino a cinquant’anni. L’esplosione avviene appena il peso si solleva dalla mina, determinando una sensibile variazione di pressione sulla stessa. Una volta che il peso attiva la mina, non c’è modo di disinnescarla.

Mine racconta di come un passo falso possa cambiarti per sempre la vita. Narra la difficoltà di prendere alcune scelte e il fare i conti con il proprio passato, con la propria natura.

Mine porta lo spettatore dentro la testa del suo protagonista, in bilico tra la vita e la morte, tra realtà e illusione.

 

mine

 

Una storia ansiogena, ambientata nelle lunghe distese del deserto. Una storia di coraggio, non solo del suo protagonista, ma soprattutto dei suoi registi che si sono lanciati in una sfida superando i confini nazionali, e trovando in una co-produzione estera la possibilità di realizzare un sogno.

Questa storia nasce da questo tipo di esperienza. Diverse volte siamo rimasti bloccati, ma in qualche modo siamo riusciti ad andare avanti. E spesso le situazioni più complesse e drammatiche hanno sempre portato qualcosa di meglio.

Racconta Fabio Resinaro nel trovarsi di fronte a una produzione internazionale ma, comunque sia, indipendente e che gli ha posti di fronte a un’enorme sfida e responsabilità.

E Mine è un film che porta a fare riflessione come questo. Un film che non si pone unicamente come film di genere ma come metafora dell’esistenza stessa in cui ognuna, declinando il contesto in situazione diverse, ci si può ritrovare.

Ci siamo mossi in direzione che sulla carta potevano sembrare folli, ma noi sentivamo di doverle fare e si sono rivelate giuste. Non bisogna mai stare fermi!

Continua Fabio Guaglione, nell’approfondire il discorso che lega i due registi alla realizzazione di questo film, sia dal punto di vista tecnico che da quello produttivo.

Il 28 Settembre si è tenuta a Roma l’anteprima stampa e la conferenza di Mine. In quest’occasione abbiamo incontrato i due registi e ci siamo fatti raccontare qualcosa di più sul loro film.

 

Ecco la video intervista completa:

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