Sin da bambini ci hanno insegnato che i girasoli si spostano seguendo il moto apparente del Sole nel cielo durante il giorno. D’altro canto un fiore che si chiama “girasole” cos’altro poteva fare? In realtà solo le giovani piante si muovono durante la giornata e ora sappiamo anche perché.

Il fatto che i girasoli si spostino durante il giorno mostrando il proprio fiore in direzione della nostra stella è un fatto abbastanza noto, quasi scontato. Non solo il nome lo rende ovvio, ma anche molte poesie e canzoni si basano su questo curioso comportamento chiamato, scientificamente, eliotropismo. Nella realtà solo le giovani piante seguono il moto del Sole, gli adulti sono perennemente girati verso Est.

Una recente ricerca pubblicata su Science ha rivelato come il movimento sia regolato da un ciclo circadiano che porta le giovani piante a seguire il moto del Sole durante il giorno concludendo la giornata in direzione Ovest.

Nella realtà solo le giovani piante seguono il moto del Sole, gli adulti sono perennemente girati verso Est.

Durante la notte il movimento non si arresta, ma riporta il fiore verso Est in attesa che il Sole sorga il giorno successivo.
Questo movimento è dovuto alla crescita asimmetrica dello stelo della pianta che si allunga solamente da un lato durante il giorno, provocando la curvatura del gambo in direzione Ovest. Si tratta di cellule motorie in grado di elongarsi in funzione del variare dell’irraggiamento solare.

 

 

Nell’esperimento di Science alcuni giovani girasoli sono stati immobilizzati di modo che il fiore fosse nelle direzione sbagliata quando il Sole sarebbe sorto. Il risultato è stato che la crescita di queste piante è stata minore del 10% rispetto a quelle libere di muoversi.

Ma gli esemplari adulti? Perché non si muovono?

Lo stesso studio ha approfondito il motivo dell’arrestarsi del movimento una volta terminata la fase dello sviluppo. Il fiore in direzione Est risulta ricevere più calore che quello nella direzione opposta. In questo modo è più facile attrarre gli insetti impollinatori e assicurasi una efficace riproduzione. Le piante esposte ad Est hanno mostrato un numero di impollinatori cinque volte superiore di quelle forzatamente orientate a Ovest.