Il sistema Autopilot di una Tesla Model S non è riuscito a riconoscere ed evitare un TIR di colore bianco che stava impegnando la carreggiata in senso contrario, entrando in collisione ad alta velocità con il mezzo e causando la morte del passeggero, l’ex Navy Seal Joshua Brown.

Joshua Brown era un utilizzatore entusiasta della sua Tesla e in particolare della modalità Autopilot, tanto da arrivare a pubblicare video su strada retweetati anche dallo stesso Elon Musk.

 

 

Preliminary reports indicate the vehicle crash occurred when a tractor-trailer made a left turn in front of the Tesla at an intersection on a non-controlled access highway

NTHSA

 

La National Highway Traffic Safety Administration (ente di sicurezza stradale americana) ha già aperto un’indagine sull’accaduto, e secondo alcune ipotesi i sensori delle Tesla potrebbero essere stati tratti in inganno da qualche riflesso o abbaglio per via della giornata particolarmente assolata e del colore (bianco) del mezzo.

L’Autopilot è un prodotto in fase di beta pubblica.

La società americana ha espresso le sue condoglianze alla famiglia Brown in un lungo post sul loro blog, ma sottolinea che questa è la prima fatalità su oltre 130 milioni di miglia percorse in autoguida, che l’Autopilot è un prodotto in fase di beta pubblica e che il pilota è avvisato di tenere comunque sempre le mani sul volante perché potrebbe essere necessario subentrare al sistema in qualsiasi momento.

 

Autopilot is getting better all the time, but it is not perfect and still requires the driver to remain alert.

 

Per quanto la posizione cautelativa della Tesla sia comprensibile, è comunque molto grave che un sistema di guida assistita (che dovrebbe aiutare il pilota umano quando sbaglia, si distrae o non riconosce un ostacolo) fallisca in questo modo causando danni ai viaggiatori.

 

 

È forse troppo presto per impiegare questi dispositivi su strada?