Dopo anni passati tra voci, rumors, conferme e smentite riguardo un Ghostbusters 3, la Sony ha optato per un nuovo film tutto al femminile. A dirigere il tutto l’americano Paul Feig che ha presentato il film a Roma.
Il 28 luglio 2016 sarà una data che tutti i fan del franchise dei Ghostbusters non dimenticheranno. In quel giorno infatti arriverà nei cinema di tutto il mondo il reboot/remake del film cult del 1984 diretto da Ivan Reitman e con protagonisti Bill Murray, Dan Aykroyd, il compianto Harold Ramis e Ernie Hudson.
Oggi, lunedì 27 giugno, il film con protagoniste Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones è stato presentato alla stampa (ma per leggere la nostra recensione dovrete aspettare il 28 luglio, siamo purtroppo sotto embargo) in una bella anteprima a Roma.
A fine proiezione ho potuto incontrare il regista Paul Feig, il quale in un elegante abito e con molta disponibilità e gentilezza ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.
Sono un fan del Ghostbusters originale e quando Ivan Reitman mi ha chiamato per coinvolgermi nel progetto oltre a una grande gioia sapevo di avere di fronte una grande sfida. Il primo film funziona molto bene grazie al cast che è molto divertente e quindi noi abbiamo cercato di fare lo stesso.
Effettivamente si. Abbiamo dato vita ad una storia di persone che credono nei fantasmi ma proprio per questo vengono emarginate. Abbiamo cercando di rendere omaggio al film Ghostbusters ma con originalità.
All’epoca frequentavo la scuola di cinema ed avevo visto solo un trailer prima di andarlo a vedere al cinema. È stato incredibile scoprire quanto fosse divertente e che avesse effetti speciali davvero fantastici.
Abbiamo deciso di raccontare la storia di outsiders, di persone sminuite da chi gli sta intorno. Sono un gruppo di persone emarginate, in cui nessuno crede ma che riescono a salvare New York. Questo sono le storie che mi riesce meglio raccontare, è una storia di amicizia.
Per me Dan è un eroe della comicità. Sapevo che Bill Murray non voleva prendere parte ad un eventuale terzo Ghostbusters, ma quando Ivan Reitman mi ha chiamato e mi ha detto che Dan era uno dei produttori esecutivi sono stato molto contento della notizia. È stato molto presente, ci siamo sentiti spesso, è stato di grande aiuto.
Adoro lavorare con donne divertenti! Ce ne sono molte in giro e purtroppo molte di loro non hanno avuto modo di mettersi in mostra. Spesso nelle commedie i ruoli femminili sono al servizio di quelli maschili e spesso sono personaggi cattivi, eccessivi o pesanti. La commedia femminile non è solo per le donne, è per tutti, in fondo le persone divertenti lo sono a prescindere dal sesso.
Abbiamo chiesto a Rick di prendere parte al film in un cammeo ma ha rifiutato, e da fan la cosa mi ha intristito. Per quanto riguarda Harold lo conoscevo e poiché volevo dargli più spazio possibile nel film sono presenti i suoi due figlio presente nella scena del concerto e sua figlia che è presente quando viene inquadrata la caserma dei pompieri e tiene in braccio la figlia.
L’idea è stata della mia co-sceneggiatrice Katie Dippold la quale dopo la prima stesura ha avuto l’idea di coinvolgere il cast del film originale. Quando abbiamo proposto il cammeo a Bill gli è piaciuto anche se fino all’ultimo non sapevamo se si sarebbe presentato sul set. Per quanto riguarda Sygourney è stata subito entusiasta di prendere parte al film. Inizialmente il suo ruolo eradiverso poi in corso d’opera abbiamo deciso di cambiarlo e lei si è divertita molto a giocare con l’accento tedesco.
In fase di scrittura non avevo nessuno di particolare in mente, anche se quando poi nel mentre qualche nome ti viene immancabilmente in mente. L’idea di base è stata dare via a quattro caratteri diversi che fossero al servizio del film. Poi una volta scelto le attrici abbiamo cucito su di loro le protagoniste.
C’è stata una vera e propria campagna anti Ghostbusters da persone che erano contro il progetto da sempre, le quali hanno sollecitato altre persone. Di sicuro ci sono persone a cui non è piaciuto e ovviamente lo accetto, fa parte del gioco. Il primo trailer era un primo squardo su qualcosa di nuovo e quando lo abbiamo mostrato al pubblico al cinema è piaciuto. Io comunque vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda non credo ci sia rischio di cliché. Sono ancora troppo pochi i ruoli di qualità che prevedono protagoniste femminili, si dovrebbe puntare di più alla parità.
Non posso parlare per la Sony ma spero che la supporti, sono che Ivan Reitman lo fa. I gruppi di fan di Ghostbusters sono fantastici, non solo diffondono l’amore per il franchise ma sono sempre disponibili per fiere, ad iniziative di beneficienza e molto altro.
E poi con me non sono mai stati scortesi, ovvio a qualcuno non può non piacere tale progetto ma da loro mai una parola offensiva. Per quanto riguarda i fan film: continuate a farli!