Non è la prima volta che, negli ultimi anni, uno studio cerca di confermare o smentire la relazione tra l’uso del cellulare e l’insorgenza di alcuni tumori. Un nuovo studio del governo degli Stati Uniti aggiunge nuovi elementi che, se letti superficialmente, potrebbero creare non poco allarmismo.
Il risultati del nuovo studio statunitense sono piuttosto netti:
l’esposizione alle radiazioni del cellulare portano all’insorgenza di cancro nei ratti maschi.
Questa frase potrebbe far rabbrividire gli uomini all’ascolto, ma prima di saltare a conclusioni affrettate ci sono alcune precisazioni da fare. Nonostante lo studio sia piuttosto completo, i ricercatori lo ritengono ben lontano dall’essere conclusivo sulla questione.
Alcuni punti rimangono oscuri:
- Perchè solo i ratti maschi sembrano essere suscettibili agli effetti nocivi dei cellulari?
- E quale meccanismo biologico dovrebbe provocare l’insorgenza del cancro?
Domande a cui non esiste ancora una risposta e che lasciano scettici alcuni revisori dello studio che per ora è pubblicato su bioRxiv come bozza. Non tutti i tumori, però, possono essere collegati all’uso del cellulare. I ricercatori del National Toxicology Program (NTP) hanno trovato una correlazione solamente per un tipo di glioma e un tumore cardiaco e questo esponendo 90 ratti ad una dose di radiazioni vicina ai limiti di legge per 9 ore al giorno per 2 anni. Altri gruppi simili di roditori sono stati esposti a quantità ben superiori, mentre un gruppo è stato tenuto come controllo e non esposto a nulla.
Un dato curioso che emerge dallo studio è che mentre per il tumore cardiaco si rileva una correlazione dose-dipendente (i ratti più esposti hanno una probabilità maggiore di ammalarsi), per il glioma l’insorgenza è indipendente dall’intensità delle radiazioni. Questo risultato è piuttosto strano e getta ancora più dubbi sulla effettiva correlazione tra la malattia e i cellulari.
Non mancano, infatti, i ricercatori scettici che evidenziano il basso numero di esemplari studiato e la presenza di molte incongruenze con altri studi già pubblicati.
Inutile precisare che studi di questo tipo possono creare parecchio allarmismo nella popolazione, data l’altissima uso di cellulari nella nostra società, tuttavia studi epidemiologici sull’uomo non hanno, ad oggi, mostrato alcun aumento nello sviluppo di tumori. Attualmente la correlazione tra cellulari e cancro è considerata limitata, ma è prevedibile che questo studio rilancerà l’interesse sulla questione permettendo a nuovi progetti di ricerca di nascere e produrre nuovi risultati. Diversi studi epidemiologici sono in corso in tutto il mondo nel tentativo di correlare l’uso del cellulare con l’insorgenza di particolari tipi di tumori. Attualmente tali studi sono ancora in corso e i risultati non sono stati pubblicati.
Nell’attesa niente panico.
Uno studio sui ratti non può essere esteso così facilmente all’uomo e sopratutto considerata la differente risposta in base al sesso sicuramente bisognerà attendere nuovi elementi prima di avere una risposta definitiva. Se proprio si vuole usare il principio di precauzione basta evitare di fare quotidianamente lunghe chiamate, tuttavia, come per tanti atri aspetti della nostra vita, bisogna fare un bilancio rischio-beneficio.
- Via Science