Alice Attraverso Lo Specchio: si può, quasi, fare!

Alice-Attraverso-Lo specchio

Alice torna al cinema e nuovamente si ritrova ad affrontare una lunga battaglia contro il tempo. Questa volta però a dirigere Mia Wasikowska, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Johnny Depp e la new entry Sacha Baron Cohen non è più il visionario Tim Burton, ma il novello James Bobin. Alice Attraverso Lo Specchio arriva al cinema il 25 Maggio, riscatterà il suo tragico predecessore?

Questa è una storia “vecchia come il mondo”, ma non poche furono le persone (sottoscritta compresa) a uscire dal cinema terribilmente deluse, frastornate e scioccate dopo la visione di Alice In Wonderland del caro zio Tim nel 2010.

E lo shock arrivò proprio perché dietro la macchina da presa c’era un genio come Tim Burton, abilissimo nel muovere le fila di personaggi così in bilico tra realtà e fantasia, come il classico della letteratura di Lewis Carroll.

Sia per gli amanti del libro che per i fan del regista, Alice in Wonderland fu un disastro su tutti i fronti, a partire dalla sceneggiatura, proseguendo con gli effetti speciali, talmente posticci da far sembrare il classico stile grottesco di Burton una mera caricatura, per concludere con l’interpretazione stanca e forzata degli attori.

Il primo a uscire più martoriato di tutti fu proprio il Cappellaio Matto, interpretato da Johnny Depp, e la sua deliranza capace di segnare un picco altissimo di puro trash gratuito.

Alice In Wonderland, come poi si è visto, non è stato un caso isolato. L’accoppiata Burton – Walt Disney non è certo delle migliori; invece, non possiamo dire davvero lo stesso di James Bobin.

 

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Alice Attraverso Lo Specchio ha il vantaggio di essere il sequel di Alice In Wonderland, in quanto porta gli spettatori al cinema con un’aspettativa bassissima. A far leva su questo c’è anche la consapevolezza di non avere un regista importante o particolarmente conosciuto. Come fa a essere tutto questo un vantaggio?

Semplice, una pellicola con queste premesse può solo sorprendere e non deludere.

Questo è il caso di Alice Attraverso Lo Specchio? Si e no. Approfondiamo meglio!

Sono passati anni ormai dall’ultima fuga nel Paese delle Meraviglie di Alice (Mia Wasikowska) e, dopo la morte del padre, prosegue la sua carriera come Capitano solcando i mari di tutto il mondo.

Al suo ritorno una brutta sorpresa l’attende.

Al suo ritorno una brutta sorpresa l’attende: lasciare per sempre il mare e dedicarsi alla triste vita da impiegata, al fine di non perdere la casa della sua infanzia. Messa alle strette e dopo un feroce dibattito con la madre, Alice viene per magia riportata nel Paese delle Meraviglie.

Qui le cose non vanno meglio; infatti il Cappellaio Matto (Johnny Depp) sembra aver perso la sua allegria. Per riuscire a salvarlo, prima che la tristezza lo uccida, Alice deve arrivare fino al Regno del Tempo e tornare indietro nel passato per riuscire a riportare le cose al suo posto.

 

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Non si può cambiare il passato, ma dal passato potrai imparare.

James Bobin ci porta nel tipico mondo di Carroll, questa volta usando meno i dettagli più gotici dello stile di Burton, ma puntando comunque a un’eccentricità di colori e paesaggi.

Anche in questo caso, purtroppo, la pellicola non riesce a raggiungere lo sfarzo e la bellezza di quei mondi creati “semplicemente” con carta e penna, risultando ancora una volta superficiale e di pura apparenza.

Alice Attraverso Lo Specchio non soffre delle stesse terribili pecche che si possono riscontrare in Alice in Wonderland, ma al tempo stesso non risulta ancora essere un film di intrattenimento per tutti.

L’impressione che la narrazione dà subito è il suo essere rivolto a un pubblico molto giovane.

James Bobin, molto probabilmente, prende un target di riferimento, quello dell’infanzia, e costruisce un film destinato unicamente a loro. Sbagliato? No, però è inevitabile non riuscire nel creare un rapporto empatico che possa coinvolgere lo spettatore di ogni fascia: una caratteristica invece peculiare del libro.

 

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Alice Attraverso Lo Specchio è un film per bambini.

Un film capace di appassionare e forse anche insegnare qualcosa a un pubblico molto giovane. Fa soffermare su quelle che sono le conseguenze di ogni azione; il non poter cercare di cambiare il passato, ma il poter sicuramente imparare da esso; il rapporto generazionale e quello con i genitori.

Fondamentale è la tematica figli-genitori, ripresa sia nel mondo della realtà attraverso Alice e la madre e nel mondo delle meraviglie con il Cappellaio e la sua famiglia. Viene leggermente più approfondito il rapporto tra le due sorelle, quella Bianca (interpretata da Anne Hathaway) e quella Rossa (interpretata da Helena Bonham Carter), dando qualche informazione in più sul passato della seconda e sulle cause della sua cattiveria.

Un piccolo focus viene anche fatto sulla figura femminile, ancora una volta eroina della storia. L’Alice di Bobin non è, però, solo un’eroina. James Bobin riprende la guerriera rappresentata da Tim Burton, ma cerca di inserirla anche nel contesto storico in cui la donna lavoratrice e indipendente non aveva alcuna credibilità.

 

Alice Attraverso Lo Specchio

 

In questo film Alice non è solo una donna autonoma, ma è anche Capitano di una nave con un equipaggio di soli uomini.

In questo film Alice non è solo una donna autonoma, ma è anche Capitano di una nave con un equipaggio di soli uomini. È una donna capace di farsi valere e far valere i propri diritti, senza però scivolare nella retorica.

Molta più azione e molto più ritmo rispetto al primo film, per una narrazione tutto sommato semplice che procede senza intoppi. Il percorso di Alice sembra essere quasi costellato da vari livelli, come all’interno di un videogioco. Per ogni livello raggiunto, un nuovo punto di conoscenza e forza viene donato. La stessa scenografia, in particolar modo all’interno del regno del Tempo, ricordano moltissimo gli scenari del videogioco Alice Madness Returns, senza però spargimenti di sangue.

Se fosse stato pensato come videogioco probabilmente la pellicola di Bobin avrebbe riscosso molto più consenso.

 

 

 

Vecchi amici e nuovi “nemici”

Tornano gli attori e i personaggi della pellicola del 2010 di Burton e in prima linea troviamo l’immancabile Cappellaio Matto. Inutile dire che i vecchi problemi sono rimasti anche in questa pellicola.

Sembrava che quest’anno Depp si fosse finalmente liberato del maleficio del personaggio macchietta, ma purtroppo ritorna ancora una volta a vestire i panni di un personaggio talmente tanto estremo da risultare poco credibile anche in un mondo di finzione.

Un personaggio che non conquista, che manca totalmente di attrattiva e riduce a numero da circo la prestazione di un attore veramente bravo.
Alice Attraverso Lo Specchio

 

Anne Hathaway e Helana Bonham Carter tornano a vestire i panni, rispettivamente, della Regina Bianca e della Regina Rossa. La prima con il solito fare estremamente zuccherino e leggermente insopportabile mentre la seconda, nella sua apparente innata acidità, risulta essere la più convincente delle due.

La vera sorpresa di questo film e molto probabilmente ciò che più di tutto vale la visione di questo film, è il personaggio del Tempo, interpretato da un magistrale Sacha Baron Cohen.

Tempo è un personaggio molto accattivante e carismatico. Il migliore scritto tra questo e il precedente live action. Tempo ha una storia, una caratterizzazione convincente, un suo modo di parlare e agire.

A renderlo ancora più convincente c’è Sacha Baron Cohen con un volto nuovo per il camaleontico attore, sceneggiatore e produttore britannico che sa sempre sorprenderci.

Non manchiamo, ovviamente, di citare Mia Wasikowska nei panni dell’eroina Alice. Un’attrice che non sempre spicca per le sue doti interpretative. In questa pellicola si concede a qualche slancio in più, riuscendo finalmente a usare la mimica facciale. Niente di eccezionale. Un’Alice che, ancora una volta, si conferma essere sottotono rispetto al suo personaggio.

 

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Una pellicola destinata a un pubblico giovanissimo e che non sento di consigliare ai maggiori di dodici anni.

Tirando le somme, Alice Attraverso Lo Specchio è un film che arriva lì dove Alice In Wonderland non era arrivato, ma non riesce comunque a lasciare il segno. Una pellicola destinata a un pubblico giovanissimo e che non sento di consigliare ai maggiori di dodici anni.

Un’occasione nuovamente sprecata? In parte si, ma poteva andare molto peggio.

Alice Attraverso Lo Specchio vi aspetta al cinema dal 25 Maggio!

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