Vi è mai capitato di iniziare un nuovo libro e restarne talmente tanto rapiti da iniziare a compiere un viaggio tra le sue pagine? Incastrati tra le sue parole, le sue frasi. Scorrere fino a rendersi conto di viaggiare tra le sfumature di personaggi, situazioni, luoghi. Vivere vite differenti, avventure fantastiche, amori impossibili.
E quante città, continenti e mondi immaginari avete girato grazie a quel libro? Molti, no!? Se così non fosse, vi consiglio di prendere una valigia. Anzi no, prendete un libro, apritelo e iniziate a costruire il vostro viaggio.
A chi non piace viaggiare? Se ne avessimo la possibilità, potremmo vivere continuamente con una valigia in mano e girare per terre lontane e vicine, alla scoperta di nuove culture, paesaggi e persone da incrociare.
In realtà, visto che tutto questo non è così facile, basterebbe davvero solo aprire un libro per rendersi conto di quanti chilometri e tradizioni e nuove persone si sono incontrate nell’arco della propria vita.
I libri sono dei mondi paralleli al nostro. Una finestra perennemente aperta su una realtà fantastica e pronta a farci evadere dalla routine di ogni giorno.
Ogni autore, tra le sue parole, ci permette di scoprire città conosciute e sconosciute. Ce ne da sfumature diverse, dettagli, profumi e sensazioni molteplici. È una scoperta continua, la quale non smette mai di evolversi e trascinarci sempre di più in questa magia fatta di narrazione.
Il 90% dei romanzi parla di una destinazione. Gli autori, senza neanche rendersene conto, scrivono delle vere e proprie guide di viaggio, ricche di suggestioni e bellezza. Raccolte preziose di esperienze, luoghi da visitare, posti da vedere in cui perdersi nei profumi e nei colori. Dal fantasy al thriller, dallo storico al romanzo di formazione, ogni romanzo racchiude in sé delle piccole perle per ogni viaggiatore.
Un viaggio fisico e mentale, ma anche a spasso nel tempo. Dall’età vittoriana ai nostri giorni, dal medioevo e alla rivoluzione industriale. Scivolare tra inferno e paradiso, andare oltre mille leghe sotto i mari, o perdersi nei meandri di oscure foreste dominate da demoni e riscattate da intere legioni di elfi, uomini e nani.
Un libro può andare ben oltre la nostra stessa fantasia, e la sua magia più profonda risiede nella sua immensa capacità di portarci con lui in questi infiniti viaggi che possiamo ripetere ogni volta che ne abbia più voglia, concedendoci il piacere di scoprire un dettaglio che, nella prima lettura, ci era sfuggito.
Possiamo considerare il libro come un aereo pronto a portarci ovunque noi vogliamo, basta scegliere la meta. Al tempo stesso, è anche un ottimo mentore che spinge a viaggiare, a ricercare, a tuffarsi in mondi e culture diverse.
Magari, il vostro primo viaggio lo avete fatto proprio perché spronati da un libro. Sant’Agostino diceva:
il libro è come il mondo, chi non viaggia ha letto solo una pagina.
Proviamo a scivolare nei suggestivi luoghi di alcuni dei romanzi più belli, tra passato e presente, della letteratura internazionale, e vediamo se qualcuno di questi potrà essere la vostra nuova lettura e la meta per il prossimo viaggio da fare.
Gabriel Garcia Márquez
Cent’anni di solitudine
In quella Macondo dimenticata perfino dagli uccelli, dove la polvere e il caldo si erano fatti così tenaci che si faceva fatica a respirare, reclusi dalla solitudine e dall’amore e dalla solitudine dell’amore in una casa dove era quasi impossibile dormire per il baccano delle formiche rosse, Aureliano e Amaranta Ursula erano gli unici esseri felici, e i più felici sulla terra.
Scritto nel 1967, Cent’anni di solitudine narra di Macondo, città che prende la sua origine dalla città natale di questo grandissimo scrittore, Aracataca in Colombia.
Marquez, assieme alla famiglia Buendia, porta il lettore in un viaggio sospeso tra folklore, leggenda e realtà. Un misticismo unico racchiuso in ogni parola di Marquez, capace di far provare le stesse sensazioni, dal dolore al piacere, da un sapore a un odore, dei suoi protagonisti ai suoi lettori. Un viaggio letterario che chiama a fare un viaggio fisico e spirituale.
Pier Paolo Pasolini
L’odore dell’India
Sono le prime ore della mia presenza in India, e io non so dominare la bestia assetata chiusa dentro di me, come in una gabbia. Persuado Moravia a fare almeno due passi fuori dall’albergo, e respirare un po’ d’aria della prima notte indiana.
1961. Tre amici. Pasolini, Morante e Moravia. L’India. Le fortissime sensazioni di quel viaggio spingono Pasolini nella scrittura di questo romanzo che, come in tutti i suoi scritti, trasuda di quella carnalità tipica delle parole di questo grande autore.
Il costante confronto, contrasto, tra la bellezza e gli odori di una terra mistica e le sue condizioni sociali. Pasolini rimane incantato da questa visione, scioccato e turbato, a tal punto da trasmettere tutto questo alla perfezione. Concede al suo lettore la sensazione di trovarsi proprio lì, accanto a lui, e ammirare quelle meraviglie dalle sembianze ultraterrene.
Carlos Ruiz Zafòn
L’ombra del vento
Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano i primi giorni dell’estate del 1945 e noi passeggiavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido.
È uno degli autori contemporanei più apprezzati al mondo. Carlos Ruiz Zafòn con il suo L’ombra del vento, non ha fatto solo innamorare milioni di lettori, ma ha anche dato una nuova vita alla sua bella Barcellona.
Attraverso Daniel viviamo un’avventura magica, quasi un favola, dalle molteplici sfumature. Sono i colori caldi di Barcellona quelli che si vivono, i suoi sapori agrodolci, le sue passioni accaldate e febbrili. Un viaggio a 360° in un mondo che va dalla città ai libri, dai segreti di una vita al passaggio verso l’età adulta. Passeggiando per Barcellona è davvero impossibile non cercare di ritrovare i luoghi di Daniel, di quella città a metà degli anni quaranta.
J.D. Salinger
Il giovane Holden
Io abito a New York, e pensavo al laghetto di Central Park, vicino a Central Park South. Chi sa se quando arrivavo a casa l’avrei trovato gelato, mi domandavo, e se era gelato, dove andavano le anitre?
Scritto nel 1951, Il Giovane Holden è un romanzo di formazione immortale. Una scoperta dell’identità umana e dell’essere umano. Profondo, toccante e al tempo stesso ricco di un realismo all’interno del quale, qualsiasi adolescente, e non solo, potrebbe ritrovarsi.
Salinger fa compiere un giro in una New York espressionista popolata di personaggi improbabili quanto simbolici. Luoghi dentro ai quali è facile ritrovarsi, e che al tempo stesso diventano carichi di quell’emozioni che si sono provante dedicandosi alla lettura della parole di Salinger.
La signora Dalloway – Virgina Woolf
Avrebbero potuto star lontani anche cent’anni, lei e Peter; lei non gli aveva scritto neppure una lettera, e le lettere di lui non erano un granché; ma poi d’improvviso pensava, se fosse qui con me adesso, che direbbe? Certi paesaggi, certe giornate glielo riportavano alla mente, ma con calma ora, senza l’antica amarezza – il che forse era la ricompensa del suo voler bene alla gente; e si ritrovavo insieme nel bel mezzo di St. James Park, in una bella mattinata, proprio come adesso.
Il famoso flusso di coscienza viene fortemente adoperato in questo romanzo del 1925 di Virginia Woolf che, appunto, usa il dialogo interiore della protagonista per descrivere il paesaggio che la circonda. Clarissa Dalloway diventa i nostri occhi, le nostre mani, il nostro udito, olfatto e gusto.
Visitiamo con lei la Londra racchiusa nell’immaginario collettivo. Quella nebulosa e grigia. La Londra divisa tra vie elegantissime e sobborghi. La Londra del St James’s Park e di Bond Street.
Questa è la Londra che vediamo dagli occhi di Clarissa, in una sola mattinata, mentre è intenta a ricercare dei fiori per una festa destinata a un finale amaro.
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Ci sono luoghi, invece, che ripercorrono le origini di alcuni degli autori più amati. Stradine, librerie, caffetterie, sparse per il mondo, ancora oggi luogo di culto per gli amanti dei libri.
Dove potreste andare se siete dei viaggiatori provetti, o semplicemente se state pensando a un viaggio, e vi ritenete anche dei bookholic incalliti?
Messico
Città del Messico
Andiamo sulle orme del meraviglioso Gabriel Garcia Márquez, autore tristemente scomparso due anni fa, e nei luoghi che ha vissuto fin dagli anni sessanta. Terra che ha dato i natali ad alcuni dei suoi più grandi capolavori.
Luogo assolutamente da visitare è la café libreria El Pendulo, nel caratteristico quartiere Polanco. Immensi scaffali di libri con piante tropicali di ogni tipo decorano le pareti del locale, dove ci si può fermare per mangiare, ascoltare musica live o, semplicemente, leggere un libro.
Francia
Parigi
Se amate Parigi, le atmosfere trasmesse da Flaubert a Victor Hugo, fino alle pietre antiche su cui ha camminato Umberto Eco nel suo periodo di scrittura de Il nome della Rosa, un luogo che non si può non vedere è la famosa Shakespeare&Company. La libreria sorge in Rue de la Bûcherie 37, uno degli angoli più suggestivi della Rive Gauce. Venne creata nel 1951 dall’americano George Whitman, sull’esempio dell’omonima libreria del 1919 fondata dal Sylvia Beach su Rue Odéon. Questi luoghi sono diventati punto di ritrovo di moltissimi poeti e scrittori, da Hemingway a Fitzgerald, da Paul Valéry a Jean Prévost.
Ogni angolo di Parigi, se esplorata bene, nasconde un pezzo di letteratura e tracce dei grandi uomini di cultura che sono passati di lì.
Irlanda
Dublino
Leggendo le pagine di James Joyce vi siete sentiti, almeno per una volta, un po’ uno dei personaggi di Gente di Dublino? Per ripetere l’esperienza, questa volta da veri dubliners, dovete dedicare assolutamente una visita all’incantevole città di Dublino, nominata dall’UNESCO come “Città della Letteratura”. Dublino, infatti, non ha dato il natale sono a James Joyce ma anche ad autori come George Bernard Shaw, Samuel Beckett, Oscar Wilde. Dublino ha offerto, e offre, moltissimi spunti letterari, come per esempio la Martello Tower di Sandycove, luogo in cui Joyce ha passato una settimana per scrivere il suo Ulysse. Chi ama i libri e la letteratura non può non amare Dublino!
Giappone
Tokyo
La letteratura giapponese è ricca di suggestioni, che viaggiano nel tempo attraverso i fantasmi degli avi, tradizioni, presente e cultura pop. Da dopo il XIX la letteratura giapponese riesce a trovare una propria libertà, al di fuori della forte influenza dell’Epoca Edo che l’aveva contaminata fino a quel momento.
Differenti sono i periodi e le tematiche di questi, dalla rappresentazione della donna alla guerra, arrivando alla figura più frenetica e nostalgica rappresenta nei libri di autori contemporanei come Murakami. Un luogo molto interessante in Giappone è il Book and Bed, un hotel dedicato a tutti i lettori che mette a disposizione oltre 1.700 titoli in giapponese e inglese. Una vera e propria oasi di tranquillità e pace, fuori dai neon di Tokyo.
Inghilterra
Londra
Londra è un vero focolaio di scrittori e amanti della lettura. Terra di generazione di autori differenti, da William Shakespeare a Charles Dickens, da Jane Austen a Virginia Woolf, da Julian Barnes a Ian McEwan, fino ad arrivare alla più amata dei giovani J.K. Rowling. La scelta è tra le più vaste e bisognerebbe dedicare un vero tour esclusivamente per i luoghi più suggestivi per scrittori e lettori.
Per una vera esperienza da scrittori e farvi ispirare, a Camden c’è il The Garden Squares of Bloomsbury, un luogo magico dove moltissimi aspiranti scrittori investono il loro tempo immersi nel verde. È stato luogo di ritrovo, pace e raccolta di idee per autori come TS Eliot, Mary Shelley e Virginia Woolf.
Se leggendo vi vien fame, molto suggestivo è il Pillars of Hercules, pub risalente al 1910. La sua struttura nasce però nel 1730, ed era una taverna chiamata A Tale of Two Cities. Se prima questo pub era frequentato da Dickens, adesso non è difficile trovare autori come McEwan e Barnes.
Potremmo continuare a elencare luoghi e libri per ore. Ognuna di queste pagine elencate è un viaggio che custodisce in sé, a prescindere che sia da anni o da secoli, destinato a essere compiuto ogni qual volta che il nostro sguardo incontrare quelle parole.
E, forse, i titoli e le città raccontante finora, hanno già mossa qualcosa nella vostra mente. State già progettando il prossimo viaggio o, almeno, la prossima lettura?
Dai, avanti. Dedichiamoci un momento. Rilassiamo la mente. Apriamo un libro ed iniziamo a viaggiare. E se invece volete viaggiare per davvero allora potrebbe interessarvi il concorso #viaggiointesta, iscrivetevi e potreste vincere un viaggio da sogno!