Wieger Wamelink e il suo team sono riusciti a coltivare con successo nove piante edibili su terreni pressoché identici a quelli presenti su Marte e sulla Luna.
Spedire Curiosity su Marte è costato circa 700 milioni di dollari, il che significa, facendo il conto della serva, che inviare un pacchetto da 100 grammi sul Pianeta Rosso costa più o meno 18.000 dollari. Ne consegue che poter coltivare cibarie direttamente sui pianeti visitati risulterebbe molto più economico e sostenibile nei lunghi viaggi rispetto al portare il pranzo al sacco da casa.
Un team di ricercatori della Wageningen University (Paesi Bassi) hanno riprodotto fedelmente il terreno di Marte (da un vulcano hawaiano) e quello lunare (da un deserto in Arizona) basandosi sui campioni raccolti dalle recenti missioni spaziali robotiche, e sono riusciti a coltivare con successo nove specie di piante diverse.
L’esperimento non ha tenuto conto però di importanti parametri come i livelli di radiazioni e la scarsa umidità, e inoltre non è detto che le piante coltivate siano effettivamente consumabili senza ulteriori controlli (a causa dell’alto contenuto di metalli pesanti del suolo), ma i primi risultati sono incoraggianti.
E pensare che Philip K. Dick aveva previsto agricoltori su Marte già nel 1955…