I mostri sono tornati e sono più spaventosamente divertenti che mai! Il lungometraggio di animazione di Genny Tartakovsky, Hotel Transylvania, targato Sony Pictures e già conquistatore del record di miglior apertura cinematografica di tutti i tempi nel mese di Settembre negli USA, si rinnova per un seguito ancora più divertente e originale del primo.

Hotel Transylvania 2 è un mix tra paradosso e ironia, semplice, unico e irresistibile.

Hotel Transylvania 2 è un mix tra paradosso e ironia, semplice, unico e irresistibile. Il giusto compromesso per accontentare sia i genitori che i bambini, e ovviamente tutte le altre fasce d’età. La famiglia del conte Drak si allarga, aprendo ufficialmente le porte del suo terrificante Hotel anche agli esseri umani. I personaggi amati già dal primo capitolo, Frankestein, Wayne il lupo mannaro, Griffin l’uomo invisibile, Murray la Mummia, la dolce e ribelle Mavis e l’imbranato Johnny, tornano in tutta la loro forza, riconfermando l’originalità e la freschezza del franchise Hotel Transylvania.

Mostro, umano, unicorno, cosa importa? Siamo tutti uguali.

Questa frase, che racchiude molta più profondità di quanto si possa immaginare da un cartone animato, sarà il tema cardine dell’intero secondo episodio di quella che sembra ormai una vera e propria saga.

 

 

La storia

Ora che l’Hotel Transylvania è avviato al meglio alla convivenza mostri-umani, il suo nuovo mood sembra aver contagiato davvero tutti, morti, non morti e mortali, grazie al look dell’essere umano Johnny. Anche Drak, sebbene ancora un po’ restio ad adeguarsi a questo cambiamento e alla tecnologia che il genero cerca di inculcargli in tutti i modi, prova a fare del suo meglio, soprattutto per amore della sua piccola bambina Mavis. Ciò che però, realmente anima ogni suo respiro da secolare non morto, è l’arrivo del piccolo Dennis una rossiccia peste allegra e spigliata, figlio della centoventicinquenne Mavis e di Johnny. Eppure, arrivato a quasi cinque anni, Dennis non sembra mostrare alcun segno evidente di mostruosità. I mostri del bambino sono rappresentati da pupazzi pelosi mangiatori di torte, mentre il mostro di Frankestain o la Mummia o l’Uomo Lupo sono per lui gli adorati zii di sempre, per i quali impossibile è aver paura. Drak, dall’altro canto, sebbene voglia comunque bene al piccolo nipote tardivo, non può davvero digerire questa situazione e, allarmato, farà di tutto per insegnare a Dennis ad essere un vero mostro coi fiocchi e a fargli spuntare le tanto agognate zanne. Mavis, invece, ormai entrata nei panni della madre apprensiva, mettendosi quasi nei panni del ruolo interpretato dal padre nel primo Hotel Transylvania, per quanto ami il suo mondo d’origine di gorgonzurla e teste di mummia, comincia a nutrire qualche dubbio sul fatto che, forse, la Transilvania non è il luogo migliore per crescere un bambino umano.

Mostro o umano? Questo è il problema!

Per Drak la risposta è una sola, ed ha intenzione di rendere Dennisovich un vero e proprio vampiro, degno di portare avanti la stirpe dei Dracula, soprattutto prima che nonno Vlad si accorga della mescolanza di sangue tra quello vampiresco e quello umano.
Eh si, perché Drak non deve fare i conti solo con sua figlia che non vuole troppe pressioni addosso, ma deve farli anche con suo padre.

 

Hotel-Transylvania-2

 

Hotel Transylvania 2 riunisce sotto lo stesso tetto quattro generazioni differenti, mettendole a confronto di fronte alla stessa problematica: proteggere la propria famiglia. Metodi e modi di pensiero differenti, eppure chi lo dice che quello più old school sia il migliore?!

Una Modern Family in salsa dark, dove la mescolanza di culture mostruose e generazioni differenti si fa portavoce della realtà delle famiglie di oggi.

Padri e figli. Genitori e nonni. Tradizione e novità. Binomi che si alternano continuamente all’interno del lungometraggio animato, portate avanti da situazioni sempre più estreme e divertenti, ma che lasciano dietro di sé il profondo rapporto di intimità che c’è tra queste figure. Una famiglia variopinta, animata dagli impulsi più strambi ma, al tempo stesso, riconoscibile in qualsiasi famiglia di adesso. Una “Modern Family” in salsa dark, dove la mescolanza di culture mostruose e generazioni differenti si fa portavoce della realtà delle famiglie di oggi.

Drak lascia lo status di padre apprensivo del primo Hotel Transylvania, diventando il simbolo di quei genitori che si ritrovano a dover lasciar crescere i propri figli, guidandoli nella via dell’essere a loro volta genitori, ma sostenendoli sempre e comunque nelle loro scelte. Nonni apprensivi, eroi dei propri nipoti, ma comunque un gradino più in basso nei confronti dei veri genitori.

Dracula sarà anche un mostro di fama mondiale, ma in fondo è un buon padre di famiglia

 

Il duo Robert Smigel e Adam Sandler torna all’attacco regalando una sana commedia semplice e allegra, un prodotto di ottimo intrattenimento che soddisfa anche i fanatici del genere animato. Ancora una volta i mostri classici del genere horror tornano sul grande schermo, reinterpretati in chiave ironica e addolcita, ma mantenendo sempre e comunque un nucleo emozionale molto alto, ed evocativo nei confronti dei personaggi tracciati.

Drak non vuole abbandonare la sua indole di mostro, eppure deve far i conti con la realtà che i mostri sono delle “star” e al di fuori dei film vengono venerati e non allontanati.

Drak non vuole abbandonare la sua indole di mostro, eppure deve far i conti con la realtà che i mostri sono delle “star” e al di fuori dei film vengono venerati e non allontanati. Mostri stanchi di spaventare, con una gran voglia di rilassarsi e staccare dalla solita routine, un po’ come qualsiasi essere umano. Lupi mannari con cucciolate abnormi di figli e vampiri in versione nonno. I problemi del fare il genitore, della responsabilità che ciò comporta e la necessità, in un secondo tempo, di lasciar andare, un po’ come avevamo già visto nel primo capitolo. In questo caso Drak non solo deve ormai lasciare la sua piccola Mavis alla sua vita, ma deve anche essere in grado di saper fare il nonno, viziando ma anche accettando che non è lui a dover fare le regole per il suo piccolo Dennisovich. Ironia della sorte, sarà Drak stesso a dover fare i conti con la sua figura paterna e riuscire, a tutti costi, a far accettare al caro e vecchio Vlad il nuovo mix di sangue.

 

lol

 

Potere ai piccoli!

Potere ai piccoli! Ma, soprattutto, potere agli ibridi e ai tardivi, e in questo, Hotel Transylvania 2 è maestro. Come in tutte le cose, situazioni e momenti della vita, ognuno ha il proprio tempo per approcciarsi ai cambiamenti. Il proprio tempo per essere ciò che deve essere, oltre le pressioni e le aspettative di chi ci sta intorno. E, soprattutto, Hotel Transylvania 2 impartisce l’insegnamento più grande che chiunque, dai grandi ai piccoli, dovrebbe imparare:

accettare il prossimo così com’è!

 

Citazioni cinematografiche ai grandi classici dell’orrore, dal Dracula di Francis Ford Coppola al Fantasma dell’Opera

Hotel Transylvania 2 segna il ritorno dei passati attori prestanti la loro voce ai mostri principali del film, da Adam Sandler nei panni di Drak, Selena Gomez in quelli di Mavis, Steve Buscemi in Wayne, rinnovandosi quest’anno con una grandissima entrata, omaggio della commedia americana, Mel Brooks. Il lavoro sul doppiaggio non lascia perplessità, mostrando ancora una volta la complessità del lavoro sui personaggi, non solo dal punto di vista animato. Anche in Italia però cerchiamo di non essere da meno, e come Conte Drak si riconferma l’amato comico Claudio Bisio e per Mavis Cristiana Capotondi, mentre tra le novità ci affidiamo anche noi sempre un’icona della comicità, questa volta italiana, con Paolo Villaggio per Vlad. Citazioni cinematografiche ai grandi classici dell’orrore, dal Dracula di Francis Ford Coppola al Fantasma dell’Opera, e piccole chicche qui e lì, fanno di Hotel Transylvania 2 un film piacevole e di ottima fattura. Tartakovsky sa il fatto suo, e ancora una volta ce lo dimostra, lavorando moltissimo con il reparto grafico e donando al film una continuità e precisione infinita.

Sesso o etnia non ha importanza.

Sesso o etnia non ha importanza. Gli esseri umani sono uguali nonostante diverse le sfumature, mostruosi o meno che siano. La piccola lezione impartita dai nostri amati personaggi dell’orrore è molto più efficace di qualsiasi lungometraggio seriamente impegnato su tematiche di questo tipo.

 

Vampiro is better, ma possiamo anche accettare un umano nella nostra famiglia, no?!

 

Hotel Transylvania 2 è uscito nelle sale italiane lo scorso 8 Ottobre.