Vera rivelazione del 2015, questa serie TV di USA Network per una volta mostra gli hacker in maniera tecnicamente credibile e li unisce ad una storia attuale con colpi di scena che non ti aspetti.

Era inevitabile che il movimento di Anonymous tanto famoso ed attivo fino a pochi anni fa venisse ripreso in una qualche maniera dal cinema o dalle produzioni televisive. Ho pregato che ne uscisse un buon prodotto, unito magari alle strane avventure che LulzSec e Anon ci hanno regalato.

Dopo tanta attesa, quando mi aspettavo di vedere un film dedicato al tradimento di Sabu, ecco arrivare come un fulmine a ciel sereno questa nuova serie TV di cui si è appena conclusa la prima stagione di dieci episodi: Mr. Robot.

Un drama-thriller creato da Sam Esmail destinato a fare scuola (spero) su come mostrare gli hacker a video, con un realismo e una attinenza alla contemporaneità davvero perfetti, senza inutili ricostruzioni a video di virus cattivi animati e “muri di fuoco” da infrangere.

Mr. Robot è la gioia dei nerd di internet, un sospiro di sollievo dopo decenni di finta merda mostrata a schermo.

Ma Mr.Robot non è semplicemente una storia di hacker. Certo, il protagonista e il suo gruppo sono il prototipo di hacking group moderno, magari troppo stereotipato da un punto di vista estetico (pensate al bello, il ciccione, la figa, etc, ma in chiave moderna) ma assolutamente godibile per quanto riguarda il gaso generale (cioè, si ritrovano in una vecchia sala giochi abbandonata, rendiamoci conto)

 

 

Altra sorpresa incredibile è Rami Malek, l’attore che interpreta Elliot, il protagonista della serie, che sfoggia una recitazione da Grammy/Oscar/Campionedelmondo: non voglio spoilerare inutilmente come ho visto in altre anteprime e recensioni online su questa bella serie rivelandovi la sua particolarissima personalità.

Mi sono goduto Mr. Robot anche perché non avevo letto niente online e non sapevo cosa aspettarmi e non avevo letto i soliti spoiler velati

Mi sono goduto Mr. Robot anche perché non avevo letto niente online e non sapevo cosa aspettarmi e non avevo letto i soliti spoiler velati. È ovvio che se mi scrivi (esempio che non c’entra con Mr.Robot) che il regista si ispira al “Sesto Senso” mi aspetto che il protagonista sia morto. Se poi scopro che è così allora vengo a tirarti giù il sito, brutta merda.

Comunque sia, Elliot lavora per una società che si occupa di sicurezza online, la “AllSafe”, il cui maggior cliente è la più grande corporation mondiale, tale, “Evil Corp”.

L’obbiettivo di Elliot e i suoi amici hacker è di rendere illeggibili tutti i dati della Evil Corp (e tutti i vari backup sparsi per il mondo) riuscendo così ad “azzerare la società moderna”, cancellando debiti e crediti economici, mettendo un punto alla storia e facendo “ripartire il sistema”.

 

fsociety

 

Il gruppo di Elliot si chiama “Fsociety” e comunica attraverso video anonimi in cui uno speaker lancia il suo messaggio nascosto da una maschera.

Il gruppo di Elliot si chiama “Fsociety” e comunica attraverso video anonimi in cui uno speaker lancia il suo messaggio nascosto da una maschera… il tutto, inutile dirlo, è la copia esatta del metodo di comunicazione di Anonymous.

Altra sorpresa insieme a Malek è anche Christian Slater che funziona alla grandissima, nerd degli anni novanta, proprietario di uno di quei negozietti di informatica strepitosi di fine secolo, con quell’odore di Pentium e X-Copy che farà luccicare gli occhi ai vanilla come me.

Non manca giustamente anche un tocco di turbofiga (Stephanie Corneliussen, Oh, My, God.) ed è presente tutta una pletora di comprimari che generalmente funzionano abbastanza bene e servono sia alla storia principale che alle varie side quest più o meno interessanti.

Dieci puntate super godibili, con un colpo di scena che non ti aspetti (soprattutto se non leggete altro, ve lo ripeto, mi raccomando) e tantissimi riferimenti che vi faranno godere dall’inizio alla fine.

Mr. Robot è per me la miglior serie dell’anno fino ad ora, ve la consiglio assolutamente, correte a guardarla. Ora. Popcorn Time!

 

 

Vi dico solo che la seconda stagione è stata confermata ancora prima della messa in onda ufficiale della prima, dopo che era stato fatto vedere il pilot su una selezione di servizi VOD.

E finalmente anche io potrò venire in “cosplay” a Lucca quest’anno, considerando che Elliot si veste come mi vesto di solito d’inverno. LOAL.