Un pollice può davvero fare la differenza. I più maliziosi evitino di fare quel sorrisetto fetente, non sto parlando di nulla di sconcio. Semplicemente quando si ha a che fare con delle piattaforme mobile o comunque con dell’informatica da trasporto a volta una variazione, seppur minima, fa la differenza.

Ho avuto modo, complice il fatto che un amico mi ha comprato il T100 e che MediaWorld per un giorno ha fatto uno sconto del 20% su tutti i computer, di aggiornare al T200 per meno di 150€

 

Considerazioni

Qualcuno si chiederà se sia il caso di acquistare una macchina che è stata presentata a Settembre dello scorso anno.

Qualcuno si chiederà se sia il caso di acquistare, nel 2015, una macchina che è stata presentata a Settembre dello scorso anno. Questa cosa certamente ha un senso dato che, nel frattempo Asus ha presentato sia il T90 Chi sia il T100 Chi.

Non so  a voi ma a me questi due modelli non piacciono per nulla. OK contenere spessore e peso ma ritengo che la scelta della dock Bluetooth sia pessima (è un’altra cosa da caricare). In più il T90 Chi è davvero piccolo mentre il T100 Chi costa una cifra così alta da far propendere, senza manco pensarci due volte, sul Surface 3.

 

 

A confronto con il T100

Molto meno famoso del modello T100, il T200 è stato presentato l’anno scorso e si trova disponibile dallo scorso autunno. “Disponibile” è una parola grossa dato che l’unico negozio che sembra averlo avuto a catalogo in maniera non random sia Amazon. Ovunque si trovava solo il fratello più piccolino.

In termini di mero denaro la differenza tra i due modelli oscilla tra i 60 e il 100€. In termini relativi significa che il T200 costa il 20/25% in più del fratellino più piccolo.

Cosa si porta a casa per questa cifra? Sostanzialmente una macchina totalmente differente e che, posso dirlo, è quasi perfetta, eliminando in toto quasi tutti i difetti che ha il T100.

 

 

Nonostante abbia adorato il T100 ci sono state delle cose che non mi sono mai piaciute, e, in particolare:

  • L’aspetto “cheap”: la finitura lucida del T100 era non solo un modo per averlo costantemente pieno di ditate ma è anche molto delicata. Si riempie di graffi se non si ha l’accortezza di riporlo per bene appena non lo si usa
  • I 2 GB di RAM: Windows 8.1 funziona bene con 2 GB ma 4 non sarebbero stati per nulla male
  • La tastiera: Ottima corsa dei tasti, certamente non ha l’aspetto di una tastiera economica, ma la spaziatura dei tasti non aiuta a lavorarci per molto tempo. In più ho scoperto mio malgrado che molti dei nuovi T100 (quelli usciti nel 2015) hanno si un processore più veloce dei modelli vecchi, ma hanno la porta USB 2.0 sulla tastiera al posto della più rapida USB 3.0 che equipaggiava i primi modelli.
  • La mancanza di una porta Ethernet.
  • Caricatore microUSB: Comodo da una parte , pessimo per il fatto che limitava la connettività e, inoltre, impiegava una vita a ricaricare il Tablet.
Il T200 è rifinito in maniera decisamente migliore.

Il T200 è rifinito in maniera decisamente migliore. Il retro del tablet è blu opaco (il grigio/marrone del T100 non è propriamente bello) e il disegno a cerchi concentrici è in rilievo, permettendo una presa più salda e sicura.

 

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I pulsanti hanno la stessa disposizione del T100 (compreso il tasto Windows posto sulla cornice sinistra sotto il rocker del volume, una scelta tanto scomoda quanto incomprensibile), ma almeno sono molto più sensibili e quindi si capisce se li hai premuti oppure no.

A livello di porte il tablet dispone, sul lato sinistro, di un connettore microUSB 2.0, di uno MicroHDMI, dello slot MicroSD, del jack per cuffie/microfono e del connettore separato per l’alimentatore. E’ disponibile sia un fotocamera interna da 2 Mpx sia, udite udite, una esterna da 5 Mpx da usarsi per degli scatti di emergenza (la qualità dell’ottica è davvero molto bassa).

La tastiera fa la differenza. Incorpora al proprio interno un Hub USB 3.0 e, collegati a quest’ultimo, una porta full size USB 3.0, una USB 2.0, un adattatore Ethernet (purtroppo limitato a 100 Mbit) e, udite udite, un adattatore SATA III.

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Svitando una vite sul fondo della tastiera si accede ad un vano dove poter installare un HD aggiuntivo.

Si perché svitando una vite sul fondo della tastiera si accede ad un vano dove poter installare un HD aggiuntivo. Il disco deve essere necessariamente da 7 mm ( non da 9 come quelli di molti portatili) ma è una bella comodità. Nel mio vi ho alloggiato un SSD da 256 Gbyte.

La tastiera è ben spaziata e consente una digitazione veloce e senza problemi. Il tocco, purtroppo è decisamente economico e non è esente da flessioni. Il sistema di aggancio al tablet, meccanico e non magnetico come nelle ultime tendenze, è sicuro e meno ingombrante che sul T100.

Il T200 non è leggero. Il tablet pesa 780 grammi e la tastiera, con un SSD aggiuntivo ne aggiunge altri 800. Il che fa poco più di 1,5 Kg. Il T200 è una macchina da 11.6″, al contrario del T100 che è un 10″. E questo fa la differenza.

Dove il T100 è un ottimo Tablet con Windows 8.1 e con la possibilità di dotarsi di tastiera, il T200 è invece un subnotebook con la possibilità di trasformarsi in un tablet.

Cambia davvero la filosofia di lavoro. Il T200 è un notebook replacement in mobilità e non vi fa rimpiangere di girare con una macchina più piccola.

Certo anche il T200 non è esente da difetti. Il primo è il disco eMMC da 32 GB che è davvero ridicolo. Nonostante la possibilità di aggiungere il disco nella tastiera rimane una scelta assurda. Inoltre 12 GB sono riservati per la partizione di ripristino e quindi lo spazio utente è davvero pochissimo.

Meglio acquistare subito sia un MicroSD (per trasferire su di essa raccolte e programmi in modo da non rimanere “castrati” quando viaggiate con il solo tablet) sia un Thumb-Drive USB. Creerete quindi un disco di rispristino, con le utility di Windows 8.1 e sul quale copierete anche la partizione di ripristino. Dopodichè cancellerete la stessa e allargherete il disco C: in modo da riguadagnare spazio

 

Ho installato sul T200 Windows 10, build 10130.

Ho installato sul T200 Windows 10, build 10130. Funziona tutto senza alcun driver aggiuntivo. Unica pecca il sistema non commuta ora in automatico in Tablet mode se si stacca la tastiera. Speriamo che la funzione sia aggiunta al più presto (in teoria con la build 10158). Windows 10 inoltre supera il problema della gestione dello spazio su disco dato che è possibile settare dove installare le Appp, dove mettere musica, documenti, immagini e altro, esattamente come si può fare ora su Windows Phone.

Aggiornamento: Il giorno 8/7/2015 è uscito un nuovo BIOS da parte di Asus che permette il cambio in automatico tra la modalità desktop e quella Tablet abilitando, di fatto, il sistema Continuum esattamente come accade con i Surface e Surface Pro

 

Il secondo è il display. La qualità dello schermo IPS è davvero alta, così come i colori e l’angolo di visione ma purtroppo la risoluzione è sempre HD e non Full HD come avrei sperato.

 

Caratteristiche

Non andate a guardare il sito Asus.

Non andate a guardare il sito Asus. Il modello del T200 TA che si trova in giro è il CP018H. Questo comprende un processore Atom Bay Trail Z7395 (ovvero il più potente dei processori della serie Z37**).

È un SOC con CPU quad core reale, a 64 bit, con estensioni VT, frequenza operativa a 1,59 Ghz e di burst a 2,39 Ghz, 2 Mb di cache, chip grafico Intel HD 4000 con 4 Execution Unit e supporto fino a 4 GB di RAM.

 

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La RAM disponibile ammonta appunto a 4 GB e quindi permette di sfruttare il multitasking e magari tenersi anche una macchina virtuale accesa nel caso sia necessario. Completano le caratteristiche una scheda Wi-Fi che supporta 802.11 a/b/g/n e Bluetooth 4.0.

La batteria è da 38 W. Possiamo dire fin da ora che non ha la durata di quella del T100. I test di funzionamento hanno dimostrato una durata tra le 6 e le 7 ore, notevole ma nella media con la concorrenza.

 

Come va

Va bene, non si può dire altro.

Bene, non si può dire altro. Certo non è un Atom X5 o X7 della serie Cherry Trail, ma i benchmark hanno dimostrato che la differenza di velocità tra questo piccolo mostro e i suoi fratelli più recenti non è poi così marcata.

Nell’uso di tutti i giorni non si notano impuntamenti o rallentamenti. Certo non è il computer da usare per fare rendering o montaggio video, ma con le comuni suite da ufficio e i programmi di uso quotidiano non ci sono problemi di sorta.

Anche sulla parte giochi non funziona male. Certo sto parlando dei giochi che si trovano sull’App Store, come Asphalt 8 o Halo non di titoli impegnativi che richiedano schede grafiche di livello medio alto. Però se si vuole rilassarsi con qualche titolo da casual gamer sul treno o in altra sede risponde bene.

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Vista la pessima scelta di dotare la macchina di un eMMC interno da soli 32 Gb conviene comunque avere sempre inserita una MicroSD capiente in modo da poter sfruttare il tablet anche quando si gira senza la dock (che incorpora il disco SSD).

Io ho optato per una MicroSD da 64 Gb e per un SSD da 256 della Crucial.

Così carrozzato il T200TA funziona egregiamente come desktop replacement, almeno per quello che riguarda il lavoro di ufficio. Dentro ai datacenter è comodissimo. Disponendo di due porte USB e della Ethernet nel Dock si può lavorare tra gli angusti spazi degli armadi rack e potersi collegare ai vari switch sia con la rete sia con un adattatore seriale a occupare una delle porte.

 

Conclusioni

Se volete placare la scimmia dell’#incautoacquisto e giustificarvi perché “vi serve per lavoro” il T200 è la macchina perfetta. Certo un Surface 3 è più figo e ha il digitizer con la penna, ma il costo è ben più del doppio se si include la cover con tastiera e la penna in alluminio.

In tutti gli altri casi questa macchinetta è un bel sistema per tutti coloro che hanno bisogno di un sistema di scorta che li segua dalla spiaggia all’ufficio.